Di seguito sono elencate tutte le schede precompilate disponibili negli archivi di AimSafe.

All’interno di ogni scheda si trovano:

  • i rischi, con le relative misure di prevenzione e protezione (in accordo con quanto prescritto dall’art. 28 comma 2 lettera b D.Lgs. 81/2008) e la valutazione del rischio residuo;
  • i DPI da utilizzare;
  • la procedura di lavoro correlata che andrà a formare il fascicolo informativo per mansione;
  • le proposte di miglioramento finalizzate alla predisposizione del piano di miglioramento ex art. 28 comma 2 lettera c D.Lgs. 81/2008.
Tutte le schede sono modificabili, sia come master che una volta utilizzate per una valutazione, per permettere una personalizzazione completa dei documenti di valutazione dei rischi.

Le schede sono disponibili per tutti gli utenti dotati di abbonamento DVR.

Catalogo schede

  • ABBATTITORE
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per raffreddare velocemente i cibi per ottenere una durata maggiore.
  • Accoglienza in servizi per l'infanzia e adolescenza
    L'ingresso e la permanenza dei minori all'interno della struttura determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici;
    2. Contatto con superfici toccate dai minori e loro accompagnatori, in particolar modo maniglie, arredi, giocattoli ecc...;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario organizzare gli ingressi in struttura e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • Accoglienza in studio odontoiatrico dei pazienti
    L'ingresso e la permanenza nella sala d'attesa determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici;
    2. Contatto con superfici toccate dai pazienti, in particolar modo maniglie, arredi, tastiere dei bancomat ecc...;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all’area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • AFFETTATRICE ELETTRICA
    L’affettatrice è una macchina alimentata elettricamente e composta da due elementi: una base fissa ed un carrello a movimento orizzontale. Sul carrello vengono posizionati i prodotti da affettare e, mediante il movimento del carrello, si provvede al passaggio del prodotto a contatto con una lama circolare in rotazione. Lo spessore delle fette è definito dalla distanza tra la lama ed il piano di appoggio, regolabile mediante apposita manovella.
  • AFFETTATRICE MANUALE
    Macchina manuale utilizzata per tagliare prodotti alimentari a fette. Il taglio avviene per rotazione della lama e oscillazione sull'asse orizzontale del carrello su cui viene sistemato il prodotto da tagliare. I movimenti vengono determinati manualmente per rotazione di una manopola. Lo spessore del taglio viene regolato mediante manopola che permette di impostare anche uno spessore nullo, necessario per l'esecuzione in sicurezza di alcune operazioni tra cui la pulizia.
  • AFFIANCAMENTO DEGLI ISTRUTTORI
    Durante le attività formative in palestra, teatro e outdoor, sebbene le attività vengono gestite da personale esterno esperto, i lavoratori assistono il gruppo di utenti, occasionalmente, partecipando loro stessi alle attività. Queste attività rappresentano un potenziale rischio per la loro sicurezza e salute. Questa scheda riporta i rischi prevedibili per queste attività lasciando allo scambio di informazioni l'approfondimento sui rischi più specifici.
  • AFFILATRICE
    Macchina per l’affilatura dei profili realizzati su oggetti metallici. L’affilatura avviene mediante asportazione di uno strato sottile di materiale per mezzo di contatto con un disco in rotazione.
  • AGGRAFFATRICE AUTOMATICA
    Macchina automatica utilizzata l'aggraffaggio di cavi. I componenti vengono versati in appositi caricatori, dai quali defluiscono, uno alla volta, all'interno della macchina. L'operatore inserisce l'estremità del cavo nell'apposito alloggiamento e la macchina l'aggraffa.
  • AGGRAFFATRICE ELETTRICA DA BANCO
    Macchinario da banco alimentato elettricamente e utilizzato per aggraffare i terminali ai cavi di collegamento. L'operatore inserisce in una fessura l'estremità del cavo e il terminale e la macchina provvede alla aggraffatura automatica.
  • AGGRAFFATRICE ELETTRICA DI TERMINALI
    Macchinario da banco alimentato elettricamente e utilizzato per aggraffare i terminali ai cavi di collegamento. I terminali sono caricati in bobine e inseriti all'interno della macchina. L'operatore inserisce in una fessura l'estremità del cavo e la macchina provvede alla graffatura automatica.
  • ALESATRICE
    Macchinario dal funzionamento simile ad una fresa dove, però, è il pezzo a muoversi e non la punta. L’operatore provvede al cambio della punta a seconda della lavorazione da eseguire, quindi avvia il funzionamento. Periodicamente, il lavoratore provvede all’oliatura al fine di ridurre il rischio di riscaldamento per attrito e provocare la rottura della punta. Al termine della lavorazione, vengono rimossi i trucioli e si provvede alla pulizia con il getto d’aria compressa.
  • ALLOGGI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno dei locali realizzati all'interno di unità abitative.
  • AMBIENTE DI LAVORO: AREA RIPARAZIONE CARROZZE FERROVIARIE
    Le carrozze soggette a interventi di manutenzione vengono portate all'interno dell'area di competenza del servizio di riparazione per l'effettuazione delle attività necessarie. Le aree sono composte da spazi aperti e capannoni chiusi nei quali la carrozza può entrare attraverso portoni meccanizzati.
  • AMBIENTE DOMESTICO
    Si riportano di seguito i rischi correlati al lavoro a casa in occasione dello smart working. Si considerano luoghi domestici che rispettano le norme applicabili quali impianti a norma e condizioni della pavimentazione adeguate.
  • ANALISI BATTERIOLOGICHE
    La biologa analizza i liquidi biologici al fine di isolare eventuali agenti patogeni. La "semina" è manuale ed avviene all'interno di un macchinario protetto da cappa di aspirazione. Una volta effettuata la semina, la biologa procede con l'identificazione dell'agente biologico ed eventuale antibiogramma.
  • ANALISI DI LABORATORIO
    Le analisi vengono svolte, per lo più, con l’uso di appositi macchinari. A seconda delle analisi, possono essere impiegati o meno, reagenti chimici specifici.
  • ANALISI DI LABORATORIO
    Durante lo svolgimento delle analisi di laboratorio, gli addetti possono entrare in contatto con campioni biologici infetti o con agenti biologici utilizzati per le analisi stesse.
    Tipologia di esposizione: esposizione accidentale e deliberata
    Coltura: prevista per alcune tipologie di analisi.
    Manipolazione: prevista per i campioni biologici.
    Immagazzinamento: previsto per i campioni in ingresso e in uscita, in appositi armadi aspirati.
    Trasporto: i campioni vengono generalmente consegnati in laboratorio dai pazienti. Per alcuni campioni, invece, il trasporto viene effettuato da personale interno (fattorini) o da personale delle ditte che necessitano delle analisi.
    Eliminazione e trattamento dei rifiuti: l’azienda smaltisce i rifiuti biologici con l’utilizzo di appositi contenitori sia per i rifiuti liquidi che per i rifiuti solidi. Una volta alla settimana avviene il ritiro dei contenitori da parte di una ditta specializzata, previa chiusura dei contenitori da parte delle tecniche di laboratorio e dell’addetta pulizie. Per i campioni che necessitano di analisi istologiche, la conservazione è generalmente più lunga (circa un mese) e solo una volta trascorso questo periodo il campione viene smaltito con le modalità descritte precedentemente.
    Manutenzione e pulizia: gli strumenti e le apparecchiature presenti nel laboratorio analisi vengono periodicamente pulite dal personale di laboratorio con l’uso di detergenti e disinfettanti.
  • ANALISI DI STROFINAMENTO
    L'attività prevede lo strofinamento di campioni con l'uso di stracci o materiali eventualmente imbevuti con prodotti chimici quali benzina, alcool, detergenti, oli, acido per batterie al fine di verificarne la resistenza. Alternativamente, i campioni possono venire immersi nella sostanza e lasciati all'interno per un determinato tempo. L'intera attività si svolge sotto cappa.
  • ANALIZZATORE MULTIPARAMETRICO "CHORUS TRIO"
    Analizzatore multiparametrico random access per malattie infettive ed autoimmunità. L'operatore inserisce il siero da analizzare, precedentemente diluito, in una striscia di reattivi. Il macchinario preleva i tamponi da taniche e effettua automaticamente le analisi.
  • ANIMAZIONE
    L’animazione consiste in organizzare attività di intrattenimento. Per farlo, si predispone il materiale necessario, eventualmente con l’uso di carta e cartoncino; dopodiché si guidano le persone nello svolgimento dell’attività.
  • ANIMAZIONE IN DISCOTECA
    Il deejay si occupa di intrattenere i clienti riproducendo musica con l'utilizzo di attrezzature specifiche
  • Apertura dei cancelli elettrici
    Ogni qualvolta si verificasse, volontariamente o accidentalmente, l’interruzione dell’alimentazione elettrica, è necessario aprire manualmente i cancelli per permettere l’ingresso dei mezzi di soccorso o per permettere alle persone di abbandonare il perimetro dello stabilimento.
  • Apertura delle porte elettriche
    La presente procedura va attuata in tutti i casi in cui vi siano porte apribili con comando elettrico con apribili a spinta e la loro apertura risulti utili a facilitare l'esodo oppure l'ingresso dei soccorsi o di loro attrezzature.
  • Appaltatori/visitatori
    La presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dall’organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri, espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • Appaltatori/visitatori/tecnici/odv in cantiere nei quali si è subappaltatrice
    Se si opera in un cantiere edile in qualità di subappaltatrice il controllo degli accessi è demandato alla responsabilità della impresa affidataria. La presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dalla stessa e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. E' necessario informarsi circa la procedura di gestione di questi accessi e rispettare le indicazioni in essa contenute
  • APPARECCHIATURA ANALISI CHIMICO-CLINICA E TOSSICOLOGIA
    Apparecchiatura per le analisi chimico-cliniche e tossicologiche dei campioni ematici dei pazienti. I tecnici si occupano di disporre manualmente i campioni ematici ed i calibratori, immettendo poi i reagenti già presenti nel macchinario.
  • APPARECCHIATURA ANALISI URINE
    L'apparecchiatura di analisi delle urine consente di effettuare specifiche analisi su campioni inseriti in apposite provette. I reagenti vengono pescati dal macchinario da appositi flaconi sigillati e le provette vengono aperte manualmente dagli operatori ed inserite in appositi caroselli presenti nel macchinario.
  • APPARECCHIATURA COAGULAZIONE
    Apparecchiatura automatica per il dosaggio dei fattori della coagulazione del plasma. I campioni contenuti all'interno delle provette vengono caricati nella macchina dagli operatori. I reagenti vengono immessi dai tecnici senza contatto diretto con gli stessi, poiché prelevati in automatico dal macchinario.
  • APPARECCHIATURA EMATOLOGIA
    Apparecchiatura per il conteggio di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. L'apparecchiatura è completamente automatica, con un campionatore che preleva il sangue attraverso il tappo delle provette. I reagenti sono già pronti ed inseriti sigillati dagli operatori all'interno dell'apparecchiatura. Una volta terminati vengono sostituiti dall'operatore. Oltre alle operazioni di carico della macchina, gli operatori controllano la calibrazione e validano i risultati.
  • APPARECCHIATURA IMMUNOCHIMICA
    Il macchinario effettua analisi immunochimiche in automatico, attraverso un processo di analisi dei campioni inseriti all'interno di apposite card contenenti i reagenti. L'operatore preleva con una pipetta il campione ematico dalle provette e ne inserisce una piccola quantità all'interno della card, nell'apposito spazio, prima di inserire la card all'interno del macchinario. Anche le verifiche con i calibratori vengono svolte secondo la stessa modalità.
  • APPARECCHIATURA PER CDT, EMOGLOBINA GLICATA E QUADRI PROTEICI
    L'apparecchiatura consente di effettuare varie analisi su campioni di sangue e siero. All'interno delle provette viene inserito manualmente dall'operatore emolizzante o diluente. In seguito viene inserita la provetta nel macchinario che effettua le analisi in maniera automatica.
  • APPLICATRICE DI ORO A CALDO
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per applicare pellicole d'oro su semilavorati cartotecnici. Il macchinario ha un funzionamento simile ad una fustellatrice: si provvede al carico dei semilavorati stampati, carico delle fustelle e delle bobine di oro. Il macchinario preleva i diversi elementi e li assembla tagliandoli utilizzando le fustelle. I prodotti lavorati vengono scaricati in automatico.
  • Area break
    L’utilizzo e la permanenza nell’area break determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, pulsantiere e sportelli dei distributori automatici;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all’area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.;
  • Area fumatori
    L’utilizzo e la permanenza nell’area fumatori determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o emesso dagli occupanti;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, porta cenere;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all’area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • Area fumatori esterne
    L’utilizzo e la permanenza nell’area fumatori determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o emesso dagli occupanti;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, porta cenere;
    3. Assembramento presso le aree fumatori.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all’area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • AREA LAVAGGIO STOVIGLIE
    L'area lavaggio stoviglie è una zona delimitata rispetto al resto della cucina e adibita al lavaggio delle stoviglie che avviene, in parte manualmente presso i lavandini e in parte meccanicamente utilizzando le lavastovigli. Il locale presenta pavimento e pareti piastrellate con griglie di raccolta dell'acqua. All'interno possono essere presenti, oltre al lavandino e alla lavastoviglie, cassettiere, armadi e scaffali metallici per riporre quanto lavato.
  • AREA MAGAZZINO ESTERNO
    Alcuni punti vendita presentano magazzino in locali separati rispetto al punto vendita; in alcuni casi, sono semplicemente locali situati nel medesimo edificio, mentre in altre situazioni sono situati in altri edifici, sebbene a non più di 3-4 isolati dal punto vendita.
  • AREA VENDITA
    L'area vendita è composta da una serie di locali tra loro comunicanti per mezzo di varchi realizzati nelle pareti in muratura. Il pavimento è coperto da parquet a listelli e risulta orizzontale e omogeneo per l'intera superficie dell'area di vendita. Le pareti sono intonacate di colore bianco, mentre il soffitto è controsoffittato con pannelli bianchi inseriti una griglia metallica agganciata al soffitto in muratura del locale. L'accesso avviene attraverso una porta ad apertura elettrica installata in una delle vetrine. Al suo interno, il punto vendita è arredato mediante pareti espositive ed espositori a terra, questi ultimi, composti da carrelli su ruote. E' presente l'area case divisa dall'area vendite da un bancone su cui sono stati posizionati i registratori di cassa. Attraverso una porta si accede all'area magazzino.
  • AREE ESTERNE CIRCOSTANTI PER BREVI PERIODI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposte le persone nel transitare e stazionare nelle aree esterne, comunque all'interno della sede, a prescindere dalla specifica attività di lavoro svolta, per brevi periodi, generalmente per raggiungere il proprio veicolo all'ingresso o uscita dall'azienda.
  • AREE ESTERNE CITTADINE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposte le persone nel transitare e stazionare nelle aree cittadine.
  • AREE MERCATALI
    Le aree mercatali sono zone, situate all'interno delle aree cittadine, destinate allo stazionamento dei venditori ambulanti. Le aree sono, per lo più, realizzate in zone specificatamente destinate e separate rispetto al passaggio dei veicoli. In alcuni casi, le aree sono coperte da strutture fisse.
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi legati al transito e stazionamento all'interno delle aree mercatali, a prescindere dalla tipologia di attività lavorativa svolta i cui rischi sono riportati nelle schede collegate.
  • AREE NATURALI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposte le persone nel transitare e stazionare nelle aree naturali quali prati e boschi, a prescindere dalla specifica attività svolta.
  • ARMI DA FUOCO
    Armi da fuoco quali pistole e carabine vengono utilizzate per difesa personale e del territorio e per le attività di caccia selettiva.
  • ARRICCIA CARTA
    Macchina fissa alimentata elettricamente, utilizzata per arricciare una bobina di carta. La bobina viene inserita manualmente nell'apposito alloggiamento, ed acquisita dal macchinario che, facendola passare attraverso organi in movimento, ne permette l'arricciamento in modo tale da creare materiale da imballaggio per riempire scatole.
  • Ascensore
    L’uso degli ascensori determina alcuni rischi legati al contagio da contatto e, in presenza di più persone, anche per droplets e aerosol.
  • ASCIUGATRICE
    Macchinario utilizzato per l'asciugatura della biancheria. Questa, viene caricata nell'apposito cestello, accessibile mediante aperture del portello anteriore. Una volta caricata la biancheria, si provvede a caricare il detersivo e eventuali additivi, quindi si attiva il ciclo selezionato.
  • ASILO NIDO
    I lavoratori operano all'interno di locali adibiti ad attività educative. All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento in questi locali, a prescindere dalla tipologia di attività svolta.
  • ASPIRAPOLVERE
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per aspirare polvere e oggetti di ridotta dimensione.
  • ASPIRAPOLVERE CARRELLATA
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per aspirare polvere e oggetti di ridotta dimensione.
  • ASPIRATONER
    L'aspiratoner è uno strumento utilizzato per la manutenzione dei toner e l'aspirazione ed il filtraggio delle polveri sottili.
  • ASPIRATORE DI POLVERI CON LAMA D'ACQUA
    Attrezzatura impiegata per l'aspirazione dell'aria durante lo svolgimento di attività che determinano la dispersione in aria di polveri. L'aspirazione avviene attraverso un setto verticale per depressione realizzata mediante pompa alimentata elettricamente. Davanti al setto cade acqua atta ad abbattere ulteriormente la concentrazione di polvere. L'acqua viene ricircolata e periodicamente sostituita.
  • ASPIRATORE PER LIQUIDI
    L''aspiratore di secreti è un macchinario elettrico usato in ambito ospedaliero ed extraospedaliero per aspirare i liquidi corporei che potrebbero ostruire gli orifizi degli animali. Inoltre il macchinario viene utilizzato per rimuovere il sangue durante le operazioni in modo da permettere i medici di vedre chiaramente l' area di lavoro.
  • Assistenza ai clienti in negozio
    L’attività in negozio prevede una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti che accedono al punto vendita.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno del punto vendita;
    b) Contingentare l’ingresso al punto vendita tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno del punto vendita dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • Assistenza ai clienti in negozio di abbigliamento
    L’attività in negozio prevede una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti che accedono al punto vendita.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno del punto vendita;
    b) Contingentare l’ingresso al punto vendita tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno del punto vendita dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • Assistenza ai clienti nel centro estetico
    L’attività prevede l'accoglienza dei clienti nel centro, unitamente ad una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti che accedono al centro estetico.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno del punto vendita;
    b) Contingentare l’ingresso tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Accettare soltanto clienti prenotate per ridurre il numero di persone in sala di attesa;
    d) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    e) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno del centro dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • ASSISTENZA ALLE PERSONE
    L'attività di lavoro prevede diversi interventi di assistenza agli ospiti. In generale, le attività riguardano l'affiancamento degli stessi nelle attività quotidiane.
  • ASSISTENZA ANZIANI
    Vengono considerati i rischi correlabili a tutte le attività assistenziali legate all'assistenza agli ospiti.
  • ASSISTENZA INFERMIERISTICA DI LABORATORIO
    L'attività di lavoro prevede l'assistenza ai medici durante le attività diagnostiche svolte. L'assistenza prevede la preparazione della stanza e la messa a disposizione delle attrezzature e dei prodotti chimici necessari. E' prevista la disinfezione, sterilizzazione a freddo con prodotti chimici degli strumenti di lavoro e l'assistenza al medico; la medicazione a piatto di primo livello e l'aiuto nella raccolta dei campioni biologici e la conservazione fino al ritiro, oltre alla somministrazione di farmaci con punture o via orale su prescrizione medica. In presenza di soggetti medicati o con catetere, l'infermiere si occupa anche dell'assistenza nella radiologia.
  • Assistenza utenti in alloggio
    L’azienda organizza passaggi periodici all’interno degli alloggi degli utenti per monitorare il loro stato di salute, per attività educative, colloqui e per portare loro la spesa o pocket money.
  • ASSISTENZA VISITATORI
    I lavoratori si occupano dell'asistenza ai visitatori dei musei e delle mostre gestite dall'azienda. Le operazioni possono prevedere servizi di biglietteria e guida.
  • ATTIVITA' ALL'INTERNO DI SPAZI CONFINATI E PUNTI A DIFFICILE ACCESSO
    All'interno del luogo di lavoro sono presenti aree classificabili come spazi confinati e punti a difficile accesso. In questi casi, vi sono pericoli correlati sia ad eventuali condizioni ambientali (inquinamento, scarsa aerazione ecc.) sia alle difficoltà di soccorrere eventuali persone in difficoltà.
  • ATTIVITA' A TERRA IN MAGAZZINO
    Nello svolgimento dell'attività di lavoro, l'operatore può avere la necessità di operare a terra rispetto al mezzo. Le attività possono essere: prelievo di materiale, filmatura di un bancale, controllo di materiale a scaffale, preparazione dei bancali. Queste attività vengono svolte, quando possibile, all'interno di specifiche aree di lavoro ma, soprattutto per quanto riguarda il prelievo di colli dagli scaffali, questo può richiedere all'operatore di scendere dal mezzo.
  • ATTIVITA' CON PRESENZA DI GAS ESAUSTI DIESEL (AMBIENTE APERTO)
    Secondo gli studi metanalitici IARC le mansioni con "eccesso" di tumori polmonari e vescicali sono:
    - conducenti autotreni e autobus;
    - conducenti attrezzature di lavoro alimentate a diesel.
    I gas esausti del diesel vengono classificati come cancerogeni del gruppo 1.
  • ATTIVITA' DA ESTETISTA
    Durante lo svolgimento di questa attività vengono eseguiti i trattamenti di bellezza sulla persona, quali ad esempio manicure, pedicure e depilazione
  • Attività degli studenti all'interno dell'istituto
    L’attività degli studenti prevede di prendere parte alle lezioni frontali, l’uso attrezzature nei laboratori, fruizione degli spazi comuni. Queste attività potrebbero richiedere il contatto manuale con le attrezzature oltre alla fruizione di locali insieme ad altre persone, esponendo gli studenti al rischio di contagio.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) pulizia e sanificazione autonoma della propria postazione;
    b) rispetto delle distanze di sicurezza;
    c) regolamentazione della fruizione dei servizi igienici e degli spazi comuni.
  • ATTIVITA' DI CALL E CONTACT CENTER
    L'attività prevede il contatto telefonico con l'utente finale. L'operatore, tramite un sistema automatico, viene messo in contatto con l'utente per effettuare la propria attività di assistenza, promozionale o per altre attività previste. L'operatore indossa cuffie con microfono che gli permettono di parlare con l'utente finale e, intanto, utilizzare il personal computer per reperire i dati necessari.
  • Attività di estetista
    L'organizzazione del servizio, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
  • Attività di montaggio e smontaggio ponteggi
    L'attività generalmente consente di rispettare le distanze di sicurezza, tuttavia è necessario prendere alcune precauzioni per limitare la possibilità di diffusione del contagio
    a) Assegnare per quanto possibile, attrezzature ed utensili ad una sola persona, questo vale anche per i dispositivi tipo il retrattile che potevano essere utilizzate da più operatori;
    b) Provvedere alla pulizia e sanificazione dopo ogni cambio di utilizzatore;
    c) Rimodulare l'accesso contemporaneo al singolo impalcato al massimo di operatori che consentano il rispetto delle distanze di sicurezza.
    d) Ove possibile realizzare il ponteggio con scale e botole diversificate per la salita e la discesa dagli impalcati
    e) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Attività di parrucchiere
    L'organizzazione del servizio, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
  • ATTIVITA' DI SPORTELLO
    L'operatore opera presso uno sportello presso il quale si reca l'utenza per le attività previste. Questa condizioni di rapporto con l'utenza può determinare rischi specifici che vengono analizzati in questa scheda.
  • ATTIVITÀ DI VENDITA
    Nella presente scheda sono individuati e valutati i rischi legati al rapporto con il cliente.
  • ATTIVITA' DI VENDITA IN FARMACIA
    Attività di assistenza e vendita ai clienti della farmacia.
  • ATTIVITÀ DI VIGILANZA DEL TERRITORIO
    L'attività prevede il controllo del territorio al fine di individuare e combattere tempestivamente le eventuali infrazioni. Sono previsti interventi di controllo a campione di aree del territorio, oppure interventi a seguito di segnalazioni. In tutti i casi, i guardiaparco raggiungono l'area in oggetto e verificano le condizioni. In alcuni casi, come ad esempio sversamenti o rinvenimento di discariche abusive, l'addetto alla vigilanza segnala l'evento alle autorità competenti, mentre in caso di appattugliamento del territorio e rilevamento di infrazioni, l'agente blocca chi compie l'infrazione e emette la relativa contestazione.
  • ATTIVITÀ EDUCATIVE IN ASILO NIDO
    Le attività educative in asili nido prevedono la vigilanza dei bambini e l'organizzazione di attività di intrattenimento dei bambini.
  • ATTIVITÀ FISICA LEGGERA
    Gli utenti partecipano ad attività fisiche di tipo non agonistico.
  • ATTIVITA' FISIOTERAPICHE E RIABILITATIVE
    Gli operatori che lavorano all'interno dell'azienda si occupano di assistere i pazienti facendo svolgere loro esercizi fisici di riabilitazione oppure utilizzando macchinari specifici. Per questi ultimi, si rimanda ad apposite schede specifiche.
  • ATTIVITA' IN CASSA
    L'attività in cassa prevede il calcolo del costo complessivo della spesa fatta dal cliente. L'operazione prevede che gli oggetti acquistati vengano "letti" da appositi dispositivi che registrano la vendita e determinano l'importo complessivo.
  • Attività in cucina
    Le attività in cucina di preparazione espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici per presenza di altri operatori.
    Non si esclude anche un rischio di contagio indotto sul cliente dal preparatore.
  • ATTIVITA' IN CUCINA CON FUOCHI A GAS
    All’interno della cucina vengono svolte diverse attività di preparazione dei cibi.
    A seconda dei piatti da preparare, può essere necessario utilizzare coltelli ed altri attrezzi manuali, utensili elettrici quali mixer, robot ecc. In cucina, sono presenti anche fuochi per la cottura dei cibi in pentole e padelle, nonché forno e frigo.
    Periodicamente nel corso della giornata, si provvede alla pulizia del locale, dei piani e di tutti gli oggetti utilizzati per la preparazione dei cibi.
  • ATTIVITA' IN CUCINA CON PIASTRE ELETTRICHE
    All’interno della cucina vengono svolte diverse attività di preparazione dei cibi.
    A seconda dei piatti da preparare, può essere necessario utilizzare coltelli ed altri attrezzi manuali, utensili elettrici quali mixer, robot ecc. In cucina, sono presenti anche piastre alimentate elettricamente per la cottura dei cibi in pentole e padelle, nonché forno e frigo.
    Periodicamente nel corso della giornata, si provvede alla pulizia del locale, dei piani e di tutti gli oggetti utilizzati per la preparazione dei cibi.
  • ATTIVITA' IN DISPENSA
    La dispensa è l'area adibita allo stoccaggio delle materie prime per la realizzazione dei cibi. I lavoratori, all'interno di quest'area, provvedono alla sistemazione del materiale sugli scaffali e, al momento del bisogno, al prelievo per il trasporto in cucina.
  • ATTIVITÀ IN LABORATORIO DI CHIMICA
    All'interno del laboratorio di chimica vengono svolte attività sperimentali per permettere agli alunni di comprendere meglio alcuni elementi della didattica. Le attività vengono svolte impiegando ridottissime quantità di sostanze chimiche e usando attrezzature, per lo più manuali, presenti in laboratorio.
  • ATTIVITA' IN LABORATORIO GALENICO
    All'interno delle farmacie è presente laboratorio galenico nel quale vengono effettuate semplici preparazioni, principalmente miscelazione.
  • ATTIVITÀ IN LABORATORIO ODONTOTECNICO
    Chi svolge questa attività si occupa di contribuire alla produzione dei calchi in gesso e degli scheletrati necessari allo sviluppo delle protesi dentarie.
  • ATTIVITÀ IN LABORATORIO PER L'ANALISI DI QUALITÀ
    Le attività di laboratorio prevedono l'esecuzione di analisi chimiche a campione al fine di verificare la rispondenza dei prodotti agli standard richiesti. Le analisi vengono eseguite con l'uso di appositi agenti chimici, chiamati reagenti, e impiegando specifiche attrezzature di laboratori.
  • ATTIVITA' LABORATORIALE IN SCUOLA MATERNA
    Al fine di promuovere lo sviluppo di alcune caratteristiche dei bambini, vengono organizzate attività laboratoriali che prevedono la realizzazione di oggetti con semplici materiali di uso comune quali carta o cartone. Per assistere i bambini in questa fase, l'insegnante può essere chiamata a realizzare interventi di taglio o preparazione dei materiali.
    Possono essere svolte anche attività fisiche insieme agli utenti.
  • Attività odontoiatriche
    Il momento dalla visita odontoiatrica e delle operazioni da svolgere sul paziente espone il lavoratore a contatto diretto con i pazienti ed in particolare con le vie aeree superiori. La natura del servizio e la necessità che più lavoratori ne debbano usufruire rende necessarie misure organizzative atte a ridurre le possibilità di un eventuale contagio.
  • Attività presso gli alloggi
    L'attività prevede il sopralluogo presso gli alloggi esclusivamente se liberi. Le attività possono svolgersi singolarmente o insieme a potenziali utenti finali.
    I rischi sono legati al rapporto con altre persone e all'accesso in locali che possono, potenzialmente, essere contaminati.
  • Attività presso gli stabilimenti balneari
    Il servizio all'interno dello stabilimento balneare prevede una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno dello stabilimento;
    b) Contingentare l’ingresso allo stabilimento tenendo conto dei posti disponibili;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno dello stabilimento dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • ATTREZZAGGIO ASSEMBLATRICI
    L'operazione di attrezzaggio prevede la predisposizione della macchina prima del suo utilizzo. L'attrezzaggio riguarda in particolare:
    1) pulizia della macchina dove potrebbero essere rimasti dei pezzi oppure altri residui;
    2) smontaggio dei componenti interni ed esterni non necessari per la produzione da eseguire;
    3) installazione dei componenti necessari nella zona di stampaggio;
    4) collegamento delle alimentazioni di aria ed elettriche;
    5) posizionamento degli accessori esterni quali scivoli, nastri elevatori ecc.
  • ATTREZZAGGIO DI MACCHINE COMPLESSE
    I macchinari complessi, ovvero composte da diversi elementi, prima di poter essere utilizzate, devono essere preparate. La preparazione, a seconda della tipologia di macchina, potrebbe riguardare:
    1. guide e sistemi di manipolazione: per fare percorrere al materiale un determinato percorso, assumere diversi orientamenti e ottenere il prodotto finito;
    2. inserimento di accessori per la realizzazione di quanto necessario (etichettatura, applicazione di colla, finestratura ecc.).
  • ATTREZZAGGIO PRESSE A INIZIEZIONE
    L'operazione di attrezzaggio prevede la predisposizione della macchina prima del suo utilizzo. L'attrezzaggio riguarda in particolare:
    1) pulizia della macchina e delle condutture dove potrebbero essere rimasti dei residui di materiale;
    2) smontaggio dei componenti interni ed esterni non necessari per la produzione da eseguire;
    3) installazione dello stampo all'interno della zona di stampaggio;
    4) collegamento delle alimentazioni di aria ed elettriche;
    5) posizionamento degli accessori esterni alla pressa quali scivoli, nastri elevatori, rulliere, macine ecc.
    La movimentazione dei pezzi più gravosi avviene con l'uso di carriponte.
  • ATTREZZATURE ALIMENTATE ELETTRICAMENTE
    Per le attività di lavoro, vengono impiegate attrezzature alimentate elettricamente. Le attrezzature possono essere utensili portatili, che vengono collegati alla rete di alimentazione solo al momento del loro effettivo impiego, o macchinari che rimangono costantemente collegati alla rete.
  • ATTREZZATURE MANUALI
    Nello svolgimento dell'attività vengono utilizzati attrezzi manuali quali forbici, cutter, martelli, cacciaviti ecc.
  • ATTREZZATURE MANUALI DA UFFICIO
    Per le attività di ufficio, vengono utilizzati attrezzi manuali quali forbici e cutter.
  • ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI
    Il videoterminale è definito come: “schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato”. I rischi legati all’uso di attrezzature munite di videoterminali non è da intendersi legato esclusivamente all’uso dei videoterminali (monitor), ma da una serie di problematiche relative al tipo di lavoro eseguito da chi opera presso postazioni informatiche. I personal computer, così come le altre attrezzature collegate, quali stampanti, scanner ecc. vengono utilizzati per attività diverse.
  • ATTREZZATURE PER TRATTORE
    Trattasi di attrezzature complementari che vengono collegate meccanicamente al trattore per ottenere funzionalità aggiuntive. Gli accessori vengono agganciati mediante appositi sistemi al motocoltivatore quindi collegati al sistema di trasmissione del moto. Una volta agganciato l'accessorio, questo è generalmente comandabile dai comandi stessi del trattore.
  • ATTREZZI MANUALI DA CUCINA
    All'interno delle cucine vengono impiegati attrezzi manuali quali coltelli, mezzelune, batticarne ecc.
  • ATTREZZO PER IL MONTAGGIO N3 PNEUMATICO
    Carrelli manuali vengono utilizzati per trasportare il materiale all’interno delle aree di lavoro.
  • ATTREZZO PER MONTAGGIO N3
    Attrezzatura pneumatica che permette la rotazione del pezzo in assemblaggio per permettere l'inserimento dei diversi componenti.
  • ATTREZZO PER MONTAGGIO PREMIPACCHI N3
    Attrezzatura ad aria compressa, utilizzato per l'inserimento delle bobine. L'operatore posiziona il trasformatore sul banco, quindi inserisce le bobine e posiziona i cunei. Dopodiché, l'operatore avvia il macchinario che, ruotando i piani di appoggio dei cunei, provoca l'inserimento delle bobine.
  • AULE CORSI E AREE COMUNI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposti i lavoratori nello stazionare e transitare all'interno delle aree comuni e delle aule del centro di formazione. Non vengono considerati in questa i rischi legati alla specifica attività svolta dal singolo operatore in quanto considerati nella scheda specifica.
  • AUTOCARRO
    Veicolo utilizzato per il trasporto di materiale. E' composto da una cabina, all'interno della quale rimane il conducente ed eventuali passeggeri e da un cassone posteriore eventualmente con sponde ribaltabili.
  • AUTOCARRO BETONIERA
    Mezzo sul quale è montata una betoniera utilizzata per le miscelazione di malta, calcestruzzo o altri materiali edili.
  • AUTOGRU
    Veicolo sul quale è installato sistema di sollevamento a braccio telescopico e gancio collegato a sistema di funi. Il mezzo viene utilizzato per le attività di movimentazione del materiale.
    Raggiunto il sito in cui operare, il mezzo viene bloccato tramite la sistemazione di appositi dispositivi a discesa che impediscono il movimento accidentale del mezzo.
    Il carico viene movimentato solo dopo esser stato imbracato con l’uso di appositi dispositivi.
  • AUTOVEICOLI
    I lavoratori utilizzano autoveicoli aziendali per raggiungere le diverse sedi di lavoro o per svolgere attività lavorative quali commissioni, consegne, attività commerciali ecc. Gli autoveicoli possono essere di proprietà dell'azienda o è possibile che il singolo lavoratore utilizzi il proprio automezzo. Sebbene non previsto dalla normativa, si segnala che i rischi associati, possono presentarsi anche per coloro che usano l'autoveicolo per recarsi sul posto di lavoro.
  • AUTOVEICOLI DIESEL
    I lavoratori utilizzano autoveicoli aziendali per raggiungere le diverse sedi di lavoro o per svolgere attività lavorative quali commissioni, consegne, attività commerciali ecc. Gli autoveicoli possono essere di proprietà dell'azienda o è possibile che il singolo lavoratore utilizzi il proprio automezzo. Sebbene non previsto dalla normativa, si segnala che i rischi associati, possono presentarsi anche per coloro che usano l'autoveicolo per recarsi sul posto di lavoro.
  • AVVITATORE A BATTERIA
    Utensile a batteria utilizzato per avvitare dispositivi di blocco. L'avvitatura avviene per rotazione della punta comandata dalla pressione dell'apposito pulsante. E' possibile avvitare o svitare, impostando il verso di rotazione con un'apposita leva.
  • AVVITATORE ELETTRICO
    Utensile portatile impiegato per praticare fori, in particolare su pareti, o per avvitare / svitare. L'utensile è dotato di impugnatura posteriore e di pulsante con il quale viene avviato il movimento rotorio della punta; il verso di rotazione può essere impostato dall'operatore per mezzo di apposito comando. Sull'estremità dell'utensile è presente mandrino nel quale è possibile innestare la punta adatta al lavoro da compiere. La punta viene inserita nel mandrino e bloccata attraverso la chiusura di appositi dispositivi; per serrare la punta, si utilizza un apposito attrezzo, detto serra mandrino.
  • AVVITATORE PNEUMATICO
    Attrezzatura, collegata all'impianto dell'aria compressa, utilizzata per avvitare bulloni. Il bullone viene inserito nel buco filettato, quindi si impugna l'attrezzatura e si imbocca la testa del bullone; agendo sul pulsante, si avvia il moto rotatorio che determina l'avvitamento del bullone.
  • AVVITATRICE PNEUMATICA DA BANCO
    Utensile alimentato ad aria compressa utilizzato per avvitare viti. Lo strumento viene impugnato verticalmente e appoggiato sulla testa della vite, quindi, premendo sull'apposito pulsante, si avvia la rotazione della punta che determina l'avvitamento.
  • AVVOLGITRICE DI FILM PLASTICO
    Macchinario impiegato per avvolgere i bancali con film plastico al fine di ridurre il rischio di rovesciamento del materiale e per proteggerlo. L’operatore carica la pedana sulla piastra rotante alla base della macchina; quindi, preleva il lembo di film e lo lega ad un angolo della pedana. Dopodiché, viene avviato il ciclo di avvolgitura che prevede la rotazione della piastra su cui è poggiata la pedana e la contemporanea traslazione verticale del carrello porta bobina di film, determinando così l’avvolgitura del bancale con il film plastico. Al termine del processo, l’operatore taglia il film con un cutter. Al termine della bobina, si provvede alla sostituzione.
  • BAGNO TERMOSTATICO
    Attrezzatura fissa, alimentata elettricamente, utilizzata per riscaldare in maniera uniforme del materiale. Il sistema è composto da una vasca riempita di acqua e riscaldata: l'acqua garantisce, mediante un processo di convezione, un'uniformità di riscaldamento.
  • BANCO PER COLLAUDO
    Banco alimentato elettricamente e utilizzato per testare i prodotti. Il banco è dotato di prese elettriche, di misuratori e di regolatori. L'operatore posiziona sul banco, o nelle immediate vicinanze, il prodotto da collaudare, quindi lo collega al banco e inizia il processo di controllo agendo sulle manopole presenti.
  • BANCO SEGA
    Il banco sega è un macchinario impiegato per il taglio del legno. Il macchinario presenta ruota dentata che sporge dal piano di taglio. L'operatore attiva la rotazione della lama e avvicina la lastra di legno
  • BAR
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno delle aree del bar, sia gli spazi aperti ai clienti che le aree ad uso esclusivo degli addetti.
  • BATTIPALO
    Macchinario utilizzato per l'innesto di pali nel terreno. L'operazione avviene mediante spinta idraulica. Il macchinario è carrellato e viene posizionato manualmente sul punto previsto per l'innesto.
  • BECCO DI BUNSEN
    Il becco di Bunsen brucia un flusso continuo di gas senza rischio che la fiamma abbia un ritorno nel tubo e giunga fino alla bombola. Tipicamente il bruciatore usa gas naturale e/o domestico. Il becco di Bunsen è composto da uno zoccolo con il tubo da cui giunge il combustibile gassoso, che presenta all'estremità finale un beccuccio; l'apparecchio è formato anche da un tubo verticale, all'imboccatura del quale viene acceso il gas.
  • BEDANATRICE
    La bedanatrice è una macchina utensile che consente di realizzare incastri o scanalature di profondità e larghezza variabili, costituita di un piano lavoro mobile e di una o più coppie di bedani (utensili in acciai speciali) dalla forma simile ad uno scalpello collegati ad un albero motore oscillante. Il macchinario è alimentato elettricamente.
  • BETONIERA
    La betoniera è una macchina per l'edilizia avente la funzione di impastare e miscelare tra di loro i componenti della malta o del calcestruzzo. Prende il nome dalla parola francese beton.

    Può essere di tipo fisso per i grandi lavori di cantiere, mobile per i piccoli lavori, o montata su autocarro per il trasporto della miscela nel luogo di utilizzo.
  • Biglietterie e pagamento in cassa
    L’attività in biglietteria espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti che si recano presso la postazione per il pagamento e ritiro dei ticket. La stessa operazione, rappresenta un potenziale rischio per i clienti stessi in caso di formazione di assembramenti di persone.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno del punto vendita;
    b) Ridurre l’assembramento al punto vendita;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Proteggere il lavoratore in cassa;
    e) Pulizia e disinfezione degli strumenti per il pagamento elettronico.
  • BILANCERE
    Attrezzatura manuale che, mediante la rotazione di girante, provoca la discesa di un punzone utilizzato come pressa.
  • BILANCIA
    La bilancia è un'attrezzatura alimentata elettricamente e utilizzata per pesare i prodotti. Questi vengono posizionati sul piano e l'operatore legge direttamente il peso misurato.
  • BILANCIA ANALITICA
    Strumento di analisi finalizzato alla determinazione del peso di un determinato campione. L'attrezzatura è composta da un piano sul quale viene appoggiato il campione per determinarne il peso.
  • BILANCIA PER CONTENUTO DI UMIDITA'
    Strumento di analisi finalizzato alla determinazione dell'umidità di un materiale mediante misurazione del peso di un determinato campione prima e dopo il suo riscaldamento. L'attrezzatura è composta da una bilancia con un portello riscaldante superiore; il riscaldamento è ottenuto mediante lampade installate sul portello superiore.
  • BOBINATRICE ACCENDITORI
    Macchinario fisso alimentato elettricamente e utilizzato per formare bobina di piattine di rame per la realizzazione di accenditori. Il macchinario viene comandato dal fronte macchina dove alcuni organi in rotazione relativa provocano l'arrotolamento della piattina a formare la bobina. La piattina viene alimentata da un rocchetto posizionato all'interno della macchina accedendo dal retro della stessa e inserito nell'albero mediante sollevatore manuale; una volta inserito il rocchetto, il caricatore viene ruotato meccanicamente fino alla posizione orizzontale. L'operatore preleva l'estremità della piattina e la imbocca nell'apposito alloggiamento del macchinario. A seconda del passo della bobina che si intende ottenere, viene montato un particolare mandrino. Dopodiché, si riposizionano le protezioni interbloccate e si avvia il ciclo di lavorazione, al termine del quale l'operatore taglia l'estremità.
  • BOBINATRICE DI REGOLATORI
    Macchinario fisso alimentato elettricamente e utilizzato per formare bobina di piattine di rame per la realizzazione di regolatori. Il macchinario viene comandato dal fronte macchina dove alcuni organi in rotazione relativa provocano l'arrotolamento della piattina a formare la bobina. La piattina viene alimentata da un rocchetto. L'operatore preleva l'estremità della piattina e la imbocca nell'apposito alloggiamento del macchinario. A seconda del passo della bobina che si intende ottenere, viene montato un particolare mandrino. Dopodiché, si riposizionano le protezioni interbloccate e si avvia il ciclo di lavorazione, al termine del quale l'operatore taglia l'estremità. Nell'applicare la piattina viene anche inserita la resina epossidica che viene prelevata dal macchinario direttamente da alcuni bidoni.
  • BOBINATRICE PRIMARIO TRASFORMATORE PER ACCENDITORI
    Macchina alimentata elettricamente e utilizzata per creare l'avvolgimento primario delle bobine per il trasformatore degli accenditori. La macchina è composta da un banco sul quale sono montati i vari elementi della macchina, composta da un corpo laterale nel quale si trovano gli organi di generazione e trasmissione del moto. L'operatore aggancia i fili, prelevati in automatico da alcuni rocchetti posti posteriormente rispetto alla postazione di lavoro, e li fa attorniare alle bobine. La macchina, girando, determina l'applicazione degli avvolgimenti, fino alla fine del ciclo. Le attività accessorie possono essere interventi in caso di inceppamenti, da effettuarsi a macchina ferma, e la sostituzione dei rocchetti; nel caso specifico, il filo può anche essere prelevato direttamente dalla scatola.
  • BOLLITORE DA BANCO CUCINA
    Elettrodomestico utilizzato come sistema di cottura; l'uso avviene attraverso un'alimentazione che porta ad ebollizione l'acqua di cottura.
  • BORDO STRADA
    Alcune attività vengono svolte a bordo strada, sulle aiuole tra le carreggiate, a fianco delle vie e dei corsi o lungo il bordo. All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi legati al transito e stazionamento a bordo strada per lo svolgimento del proprio lavoro, a prescindere dalla tipologia di attività lavorativa svolta i cui rischi sono riportati nelle schede collegate.
  • BRACCIO DI MISURA
    Apparecchiatura alimentata elettricamente e utilizzata per misurare o scansionare materiali. Il prodotto viene sistemato su un supporto, quindi, manipolando l'estremità del braccio si va a scansionare la superficie o registrare punti specifici fino a comporre l'immagine digitale del prodotto.
  • BROMOGRAFO
    Macchinario per fotoincisione, alimentato elettricamente, utilizzato per imprimere grafiche o scritte su oggetti. Una volta creato il sottovuoto, la luce UV imprime le scritte e le grafiche sfruttando inoltre le proprietà chimiche di un bagno specifico.
  • BROSSURATRICE
    I fogli delle riviste stampate vengono caricate manualmente, ogni pagina in un suo scomparto, sulla macchina che li prende e li fa scorrere su un nastro che permette di unire con il corretto ordine. Quindi a loro volta vengono legati per mezzo di una punzonatura.
  • CACCIAVITE ELETTRICO ALIMENTATO A CAVO
    Utensile alimentato elettricamente ed utilizzato per avvitare prodotti minuti. Lo strumento ha dimensioni ridotte e viene maneggiato con una sola mano. Lo stesso è collegato all'impianto di alimentazione elettrica e all'aria compressa, grazie al quale aspira le viti da avvitare.
  • CALANDRA
    Macchinario impiegato per la curvatura di lastre. Il macchinario, alimentato elettricamente, è composto da rulli a distanza regolabile.
  • CALANDRA MANUALE
    La calandra è una macchina manuale dotata di alberi in rotazione attorno al loro asse. La macchina serve a curvare le lastre di metallo fino a formare dei cilindri o dei coni. La distanza dai cilindri viene regolata in base allo spessore della lastra da curvare. Una volta inserita la lastra all’imbocco della macchina, si avvia la rotazione dei cilindri, agendo sull’apposita manopola, e la lastra viene trascinata dai cilindri in rotazione fino a curvarsi.
  • CALIBRATRICE
    Macchinario fisso utilizzato per la realizzazione di lastre e profilati dello spessore e ruvidità desiderata. Il macchinario presenta un piano dove vengono fatti scorrere per trazione i pezzi. All'interno del corpo centrale della macchina, la rotazione di organi determina l'asportazione di truciolo dal pezzo fino all'ottenimento delle caratteristiche. L'operatore deve caricare il pezzo su un lato del piano, lo accompagna fino a che non viene agganciato dal macchinario e trasportato fin sul lato opposto. Tutti gli organi sono inaccessibili al contatto.
  • CAMBIO DELL'OLIO DELLE AUTOVETTURE
    All'interno dei veicoli viene utilizzato olio lubrificante per ridurre l'usura dei pezzi meccanici a contatto. Nell'uso, però, l'olio si "sporca" con diversi inquinanti, quali ossidi di combustione. A lungo andare, gli inquinanti, riducono la capacità lubrificante dell'olio determinando una riduzione delle prestazioni del motore. Pertanto, si provvede alla sostituzione dell'olio stesso; prima di tutto si svuota l'impianto dell'olio dall'olio esausto contenuto. Quanto sopra, avviene sollevando il veicolo con i ponti sollevatori, quindi si posiziona la vasca di raccolta dell'olio sotto il punto di fuoriuscita e si rimuove il tappo. L'olio cade nella vasca dove viene raccolto. Svuotato l'impianto, si versa l'olio nuovo dove previsto dal costruttore.
  • Cambio lenzuola
    Il momento del cambio della biancheria nelle stanze degli ospiti è un momento in cui l’operatore entra in contatto con lenzuola e federe in cui ha dormito l’ospite, esponendolo al rischio di contagio.
  • CAMERE, SALA E PARTI COMUNI
    All'interno della struttura sono presenti camere, utilizzate dagli ospiti per il pernottamento, sale per la consumazione dei pasti e parti comuni.
  • CAMPIONAMENTI
    Attività svolte presso le aziende clienti per il prelievo di aria, acqua, terreni ecc. Le operazioni vengono svolte con strumenti specifici.
  • CANALJET
    Veicolo sul quale è installato impianto di aspirazione che permette la raccolta di liquidi che vengono raccolti all'interno del serbatoio montato sul mezzo stesso.
    Raggiunto il punto dell'intervento, il mezzo viene arrestato e messo in sicurezza con l'uso di cunei. L'area dell'intervento viene delimitata mediante birilli o bandella a bande bianche e rosse qualora si debba impedire l'accesso all'area qualora sia possibile il passaggio di persone e vi sia un rischio di caduta nei pozzetti. L'operatore, quindi, provvede all'apertura dei chiusini utilizzando appositi ganci e sollevando il chiusino per trascinarlo di lato. Dopodiché si accende il mezzo per poter alimentare il sistema di aspirazione e si posiziona la proboscide o il naspo per aspirare i liquidi dove previsto. Terminato l'intervento viene spento l'impianto e riposta la proboscide o naspo e si riposiziona dove previsto, quindi si richiude il chiusino e si raccolgono i birilli o gli altri sistemi di delimitazione. Una volta riempito il mezzo questo viene portato presso la discarica per il collegamento all'impianto di svuotamento.
  • CANNELLO A GAS BUTANO
    Attrezzo composto da una bombola di gas collegata ad un erogatore. L'operatore apre la valvola per regolare il flusso di gas, quindi accende la torcia.
  • CANNELLO OSSIACETILENICO
    Attrezzatura utilizzata per la saldatura, il taglio o il riscaldo di oggetti metallici. I diversi effetti sono ottenuti modulando l’intensità della fiamma. L’attrezzatura è composta da due bombole: una di ossigeno ed una di acetilene. L'afflusso dei due gas, provenienti da bombole collegate al cannello mediante tubi flessibili muniti di valvole di sicurezza, è regolato da rubinetti posti all'estremità dell'impugnatura, all'interno della quale i gas si miscelano nelle proporzioni richieste per poi passare attraverso la lancia e uscire dal beccuccio, intercambiabile per poter disporre dell'ugello con il calibro più adatto al tipo di fiamma voluto. In particolare, se viene aumentata la percentuale di ossigeno della miscela, la fiamma da riducente diventa prima neutra e poi ossidante, raggiungendo il massimo della temperatura. Nelle operazioni di taglio si utilizza una variante del cannello ossiacetilenico, rispetto al quale comprende un condotto supplementare per portare all'ugello un getto di ossigeno puro che può far raggiungere la temperatura necessaria a liquefare l'acciaio già riscaldato al calor rosso con la fiamma ossiacetilenica.
  • CANTIERE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi normalmente presenti all'interno di un cantiere edile, a prescindere dalle attività svolte. Eventuali situazioni specifiche, vengono considerate all'interno del PSC e recepite all'interno del POS aziendale.
  • CANTIERE STRADALE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposti i lavoratori che operano presso cantieri bordo strada, a prescindere dalla specifica mansione svolta.
  • CARICABATTERIE INDUSTRIALE
    Dispositivo utilizzato per ripristinare la carica delle batterie di carrelli elevatori, transpallet elettrici e motospazzatrici. Il dispositivo viene collegato all'alimentazione elettrica, generalmente a 220 V, e, a sua volta, viene collegato al mezzo mediante appositi dispositivi di collegamento. Una volta collegato al mezzo, si provvede all'accensione della presa, ruotando il comando da "0" a "1", quindi si accende anche il caricabatterie agendo sull'apposito comando; al termine della carica, si spegne il caricabatterie, lo si disalimenta agendo sulla presa, quindi si scollega dal mezzo.
  • CARICABATTERIE PER MEZZI
    Dispositivo utilizzato per ripristinare la carica delle batterie dei veicoli. Il dispositivo viene collegato all'alimentazione elettrica, generalmente a 388 V, e, a sua volta, viene collegato al mezzo mediante appositi dispositivi di collegamento. Al termine della carica, si spegne il caricabatterie, lo si disalimenta agendo sulla presa, quindi si scollega dalla batteria.
  • CARICABATTERIE PER PORTATILE
    Dispositivo utilizzato per ripristinare la carica delle batterie dei pc portatili. Il dispositivo viene collegato all'alimentazione elettrica a 220 V, e, a sua volta, viene collegato al portatile mediante appositi dispositivi di collegamento.
  • CARICAMENTO MANUALE DEI SILOS
    L'operazione prevede il versamento della materia prima dentro i silos. Il silos vuoto viene posizionato, usando un carrello elevatore, sotto la tramoggia di carico, in corrispondenza del foro. L'operatore, quindi, agendo su un telecomando, apre il cancelletto scorrevole per una parte del parapetto, quindi posiziona, sempre con l'uso del muletto, un bancale con i sacchi sul piano del soppalco. Dopo qualche secondo, il cancello si chiude e l'operatore, sale sul soppalco e provvede a scaricare la materia prima dai sacchi posizionandoli, uno alla volta, sulla tramoggia e aprendoli con l'uso di un cutter a lama retraibile. Scaricata la maggiora parte del contenuto del sacco, solleva il lato opposto al taglio e fa vibrare il sacco per farne scendere il contenuto rimasto all'interno. Terminato lo svuotamento, provvede a ripetere l'operazione con il sacco successivo.
  • CARICO E SCARICO AUTOBOTTI (AZIENDA CHIMICA)
    L'operazione comprende le attività di collegamento delle autobotti all'impianto dello stabilimento per il carico dell'autobotte con i prodotti finito o per riempire i serbatoi dello stabilimento prelevando il contenuto dell'autobotte.
    L'operazione prevede queste attività:
    1) il mezzo accede allo stabilimento attraverso il passo carraio e si porta sulla pesa. L'autista scende dal mezzo, scollega la motrice dal rimorchio e fa scendere i piedi di appoggio anteriori del rimorchio fino al sollevamento rispetto alla motrice. Dopodichè, fa avanzare la motrice per farla uscire dalla pesa e attende indicazione dal tecnico dell'azienda che registra il peso del veicolo all'ingresso;
    2) l'autista riposiziona la motrice con il punto di aggancio del rimorchio, quindi scende, collega la motrice al rimorchio e fa scendere i piedini fino a quando il rimorchio non è di nuovo in posizione e collegato alla motrice;
    3) l'autista, scortato da il tecnico dell'azienda, porta il mezzo fino al punto di carico o scarico a seconda dell'attività richiesta;
    4) l'autista procede al collegamento delle parti di competenza dei tubi flessibili e, in caso di scarico, al prelievo di un campione di prodotto per le analisi di accettazione. Analogamente, il tecnico dell'azienda procede al collegamento delle parti di competenza e al collegamento alle tubazioni del mezzo;
    5) il tecnico dell'azienda apre le valvole relative e inizia il processo di carico o scarico;
    6) al termine del processo, il tecnico dell'azienda provvede alla chiusura delle valvole, quindi vengono rimossi i tubi di collegamento;
    7) l'autista porta il mezzo sulla pesa e viene ripetuta la pesata per confermare le quantità caricate o scaricate.
  • CARICO E SCARICO IMPIANTO AUTOMATICO DI VERNICIATURA
    Si tratta di un impianto automatico di verniciatura di pezzi. L'operatore carica i pezzi in verticale ai ganci che si trovano montati su una catenaria. I pezzi vengono trasferiti lungo le fasi di verniciatura, fissaggio e asciugatura per tornare al punto di carico, dove vengono prelevati e posizionati nei carrelli per il trasferimento.
  • CARICO E SCARICO MACCHINE
    Le macchine presenti sono a funzionamento automatico. L'operatore provvede solo al carico dei semilavorati all'interno degli appositi caricatori mentre la macchina lavora. I pezzi, una volta lavorati, vengono scaricati all'esterno della macchina.
  • CARICO E SCARICO MACCHINE TAGLIATUBI DI CARTONE
    Macchina impiegata per il taglio dei tubi di cartone. L'operatore, carica il tubo nell'apposito alloggiamento, quindi avvia il ciclo che prevede, prima del taglio, l'abbassamento dello schermo di protezione. I pezzi tagliati cadono all'interno di un cassone opportunamente posizionato.
  • CARICO E SCARICO ROTATIVE TIPOGRAFICHE/PASSO PASSO
    Macchinari utilizzati per la stampa su etichette. I macchinari sono a funzionamento automatico e prevedono, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico delle bobine e di disinceppamento. L'operatore provvede, anche, al carico dell'inchiostro negli appositi alloggiamenti.
  • CARICO E SCARICO TAGLIAFOGLIETTI
    Macchina utilizzata per il taglio a misure del materiale stampato. La macchina è a funzionamento automatico e prevede che l'operatore provvede esclusivamente al carico della bobina di materiale da tagliare, oltre ad eventuali interventi di disinceppamento.
  • CARICO E SCARICO TIPOGRAFICA PIANA
    Macchinario utilizzato per la stampa. Il macchinario è a funzionamento automatico e prevede, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico e di disinceppamento. L'operatore provvede, anche, al carico dell'inchiostro negli appositi alloggiamenti.
  • CAROTATRICE
    La carotatrice è un utensile portatile alimentato elettricamente utilizzato per praticare fori di grosso diametro su pareti e altro materiale. La struttura è simile a quella di un trapano demolitore, ma la punta è sostituita con un accessorio cilindrico che ruota; la superficie trasversale del cilindro presenta dei denti che, ruotando, asportano il materiale praticando il foro.
  • CAROTATRICE PER LASTRE LAPIDEE
    Macchinario utilizzato per la foratura di lastre in materiale lapideo. La carotatrice funziona per discesa e rotazione di un'apposita punta, situata sulla parte inferiore del porta punta collegato, mediante braccio, al supporto del macchinario.
  • CARRELLO ELEVATORE A 6 FORCHE FRONTALI ELETTRICO
    Carrello elevatore impilatore munito di 6 forche per permettere la movimentazione contemporanea di 3 bancali. Il carrello viene utilizzato per movimentare bancali forcolabili ovvero dotati di appositi spazi alla base, nei quali inserire le forche per ottenere maggiore stabilità del carico. L’operatore si trova all’interno di una cabina sul lato opposto del montante rispetto alle forche.
  • CARRELLO ELEVATORE A FORCHE RETRATTILI
    Mezzo di sollevamento e trasporto carichi su pedane o cassoni forcolabili. Il mezzo è composto da una cabina con forche laterali rispetto alla posizione del conducente. Le forche si muovono in senso verticale e orizzontale, in quanto il portaforche trasla orizzontalmente.
  • CARRELLO ELEVATORE A FORCHE TRILATERALI
    Carrello elevatore impilatore munito di forche installate su struttura tale per cui le forche sono posizionate in maniera trasversale all'asse del mezzo sul quale il carico è situato a sbalzo rispetto alle ruote ed è equilibrato dalla massa del carrello stesso. Il carrello viene utilizzato per movimentare bancali forcolabili ovvero dotati di appositi spazi alla base, nei quali inserire le forche per ottenere maggiore stabilità del carico. L’operatore si trova all’interno di una cabina sul lato opposto del montante rispetto alle forche.
  • CARRELLO ELEVATORE FORCHE FRONTALI DIESEL
    Macchinario alimentato a gasolio utilizzato per la movimentazione di materiali su bancali o cassoni forcolabili. Il messo è dotato di due forche frontali, in posizione opposta rispetto alla cabina di manovra, dove siede l'operatore che comanda i movimenti con l'uso di leve e pulsanti.
  • CARRELLO ELEVATORE FORCHE FRONTALI ELETTRICO
    Carrello elevatore impilatore munito di forche sul quale il carico è situato a sbalzo rispetto alle ruote ed è equilibrato dalla massa del carrello stesso. Il carrello viene utilizzato per movimentare bancali forcolabili ovvero dotati di appositi spazi alla base, nei quali inserire le forche per ottenere maggiore stabilità del carico. L’operatore si trova all’interno di una cabina sul lato opposto del montante rispetto alle forche.
  • CARRELLO ELEVATORE FORCHE TELESCOPICHE
    Attrezzatura alimentata a combustibile liquido ed utilizzata per la movimentazione di carichi all'interno di aree di lavoro esterne. Il mezzo è composto da un corpo centrale dove è presente la cabina e il motore e da un portaforche a sviluppo telescopico.
  • CARRELLO MANUALE
    Carrelli manuali vengono utilizzati per trasportare il materiale all’interno delle aree di lavoro.
  • CARRELLO MANUALE A 2 CESTE
    Carrello manuale metallico, utilizzato per il trasporto di materiale sfuso. La struttura poggia su quattro rotelle pivotanti ed è composto da due ceste sovrapposte agganciate alla struttura verticale:
    L'operatore posiziona le ceste quindi inserisce all'interno il materiale da trasportare. Dopodichè, spinge il carrello fino al punto previsto per lo scarico del materiale.
  • CARRELLO MANUALE A 2 PIANI CON PIANO SUPERIORE REGOLABILE
    Carrello manuale metallico, utilizzato per il trasporto di materiale. La struttura poggia su quattro rotelle pivotanti ed è composto da due ripiani: il piano inferiore fisso e il piano superiore inclinabile e regolabile in altezza a seconda del materiale trasportato.
    L'operatore posiziona o ripiega il piano superiore quindi carica il carrello con il materiale da trasportare. Dopodichè, spinge il carrello fino al punto previsto per lo scarico del materiale.
  • CARRELLO MANUALE A GABBIA
    Carrello manuale metallico, utilizzato per il trasporto di materiale.
    La struttura poggia su quattro rotelle pivotanti ed è composto da un piano orizzontale e da due o tre paratie in griglia metallica.
    L'operatore posiziona il materiale all'interno della gabbia. Dopodichè, spinge il carrello fino al punto previsto per lo scarico del materiale.
  • CARRELLO MANUALE CON PIANO SOLLEVABILE A PANTOGRAFO
    Carrello manuale dotato di un piano di appoggio sollevabile mediante sistema a pantografo ad azionamento manuale. L'operatore regola il piano in modo da ottenere la migliore altezza possibile per ridurre lo spostamento dei carichi; per farlo, utilizza una leva posta su un lato del carrello: la leva, mediante il suo movimento, determina l'immissione di olio nel cilindro che determina il sollevamento del piano. Lo spostamento del carrello è totalmente manuale.
  • CARRELLO PER LE PULIZIE
    Carrello in plastica composto da una struttura su cui vengono posizionati due secchi, uno riempito di acqua e uno di acqua e detersivo. L'operatore usa il carrello per portare con sè i secchi per la pulizia dei pavimenti evitandone lo spostamento a mano.
  • CARRELLO PORTAVIVANDE RISCALDATO
    Carrello manuale dotato di un corpo riscaldato elettricamente e utilizzato per mantenere caldi i cibi durante il servizio. Il carrello viene collegato a prese interbloccate per ricaricare la batteria interna. Nel corpo centrale, sono presenti delle serpentine con all'interno delle resistenze elettriche utilizzate per riscaldare l'acqua all'interno del carrello. I vassoi metallici con il cibo, vengono appoggiati negli appositi alloggiamenti.
  • CARRO ATTREZZI
    Autocarro sul quale è stato montato un piano reclinabile ed un verricello. Una volta giunto sul posto, l'operatore parcheggia il mezzo, abbassa il piano reclinabile fino a farlo toccare il terreno, aggancia il veicolo con il verricello e carica il veicolo sul mezzo stesso, riposizionando il piano reclinabile.
  • CARROPONTE
    Mezzo di sollevamento e trasporto per carichi opportunamente imbracati. Il mezzo è composto da una struttura orizzontale che si muove lungo due rotaie per mezzo di vite senza fine o altro sistema di trazione. Sulla struttura, è montato un argano che permette il sollevamento del carico. Complessivamente, il mezzo permette il sollevamento di carichi e il loro trasferimento all’interno del locale relativamente all’area compresa tra le due rotaie.
    Il mezzo è comandato mediante pulsantiera collegata ai sistemi di movimentazione per mezzo di cavi contenuti in guaina.
  • CARROZZERIA
    All'interno della carrozzeria vengono svolte le attività di riparazione degli autoveicoli, dal tiro delle traversine, alla riparazione alla verniciatura.
  • CARTEGGIATRICE A DISCO
    Macchinario utilizzato per la levigatura di pezzi. La levigatura avviene per abrasione dovuta allo sfregamento, con la superficie del pezzo, della superficie abrasiva del disco che ruota su asse orizzontale. Il lavoratore, avviato il macchinario, avvicina il pezzo alla superficie del disco.
  • CARTEGGIATRICE A NASTRO
    Macchina utilizzata per levigare le superfici laterali di pezzi in diverso materiale. Il macchinario è composto da un nastro coperto da materiale abrasivo che, per mezzo di organi interni in rotazione, scorre tra due pulegge. Il lavoratore avvicina la superficie da levigare al nastro in movimento, fino all’ottenimento dell’effetto desiderato.
  • CELLA CLIMATICA
    Apparecchiature per sottoporre i materiali a stress termici mediante passaggi molto rapidi da alte a basse temperature e viceversa. I cicli avvengono all'interno della camera, chiusa ermeticamente, in maniera automatica. L'operatore provvede esclusivamente al caricamento e prelievo dei campioni.
  • CENTRIFUGA
    La centrifuga è una macchina impiegata per asciugare i pezzi precedentemente lavati. I pezzi vengono caricati nel cestello, quindi viene chiuso il portello ed assicurato mediante appositi dispositivi. Dopodiché si avvia il ciclo di asciugatura della durata di 15 minuti. Al termine del ciclo di asciugatura, una volta aperto il portello, il materiale viene prelevato e scaricato in apposite cassette.
  • Centro benessere
    All'interno del centro benessere, vi sono occasioni di potenziale contagio da contatto per le superfici e per inalazione a rischio aggravato per l'elevata umidità presente.
  • CENTRO DI LAVORO
    Il centro di lavoro è una macchina che svolge diverse operazioni sui pezzi in lavorazione: foratura, fresatura ecc. Il centro di lavoro viene programmato mediante terminale, quindi si carica il pezzo da lavorare e si avvia il ciclo. La macchina, a seconda delle operazioni programmate, preleva la singola punta, esegue l’operazione, quindi sostituisce la punta per eseguire l’operazione seguente. Al termine del ciclo di lavorazione, vengono aperti gli schermi e si può sostituire il pezzo lavorator con uno da lavorare.
  • CESOIA A GHIGLIOTTINA
    Macchina fissa composta da due lame (trance) di cui una mobile. Il sezionamento avviene quando la lama superiore, mobile, abbassandosi si contrappone con forza a quella inferiore (fissa) comprimendo e tranciando il materiale in lavorazione posto tra le due (cesoiamento). Il comando della macchina è manuale per mezzo di doppi pulsanti o comando a pedale.
  • CESOIA MANUALE
    Utensile u banco utilizzato per tagliare. Il pezzo viene posto in un apposito alloggiamento, quindi, abbassando la leva, si ha la discesa della lama.
  • CESTA PER MULETTI
    Accessorio che viene montato sulle forche dei carrelli elevatori per permettere di raggiungere posti sopraelevati.
  • CESTELLO
    Autocarro con, al posto del cassone, un cestello a sollevamento per mezzo di braccia. Il mezzo, alimentato a combustibile liquido, una volta raggiunto il punto di lavoro, si posiziona facendo scendere i quattro stabilizzatori. Dopoidiché, l'operatore accede al cestello e, mediante i comandi presenti sul cestello stesso, accede alle parti di interesse.
  • CHIODATRICE PNEUMATICA
    Utensile ad aria compressa utilizzato per inserire chiodi in strutture di legno. Attraverso la pressione dell'aria, il chiodo viene sparato sulla struttura infilandosi nel materiale.
  • COLLAUDO VISIVO DI PRODOTTI MINUTI
    L'attività di collaudo prevede il prelievo dei pezzi uno alla volta e il controllo visivo del loro stato e delle loro dimensioni. Il controllo può prevedere l'uso di strumenti di riscontro, lampade con lente ecc.
  • COLORAZIONE DEI VETRINI
    L'operazione di colorazione dei preparati ematici e/o batteriologici viene effettuata dal medico e/o dal biologo con l'utilizzo di prodotti specifici.
  • COMBINATA CARTEGGIATRICE A NASTRO E MOLA
    Macchinario combinato composto da una carteggiatrice a nastro e da una mola ad un disco.
  • COMPATTATORE DI FILM PLASTICO
    Macchinario fisso alimentato elettricamente e impiegato per ridurre la volumetria dei rifiuti di imballaggi quali film plastico. Il macchinario è composto da una struttura all'interno della quale vengono caricati i residui di film plastico; premendo un tasto, la parte superiore, spinta da un cilindro superiore che, in questo modo, va a comprimere il materiale affinché occupi meno spazio.
  • COMPATTATORE DI IMBALLAGGI IN CARTONE E PLASTICA
    Macchinario impiegato per ridurre la volumetria dei rifiuti di imballaggi quali carta, cartone e plastica. Il macchinario è composto da un area dove vengono inseriti i materiali da compattare; i rifiuti vengono caricati nella parte posteriore del macchinario, dove sono presenti due portelli collegati a microinterruttore. L'operatore apre i portelli, quindi butta all'interno della tramoggia di carico i materiali da imballo, dopodiché richiude i portelli e avvia il ciclo di compressione.
  • COMPRESSORE
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per indurre una pressione all'interno di tubazioni mediante insufflazione di aria. L'attrezzature presenta organi in movimento che, per mezzo della loro reciproca traslazione, inducono un aumento di pressione per spinta di aria all'interno. Il compressore può essere usato direttamente, collegando tubi flessibili, o essere utilizzato per alimentare un impianto di adduzione dell'aria compressa.
  • COMPRESSORE A VITE
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per indurre una pressione all'interno di tubazioni mediante insufflazione di aria. L'attrezzature presenta organi in movimento, ovvero una vite che, ruotando attorno all'asse, induce un aumento di pressione all'interno. Il compressore può essere usato direttamente, collegando tubi flessibili, o essere utilizzato per alimentare un impianto di adduzione dell'aria compressa.
  • COMUNITA' PER MINORI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i soli rischi correlabili al semplice stazionamento e transito all'interno degli ambienti di lavoro, a prescindere dalla specifica attività che il lavoratore andrà a svolgere al suo interno.
  • CONDUZIONE DI IMPIANTO DI DEPURAZIONE
    L'impianto di depurazione permette di ridurre l'inquinamento delle acque di scarico provenienti dalla produzione o dai tombini ad esso collegati. L'impianto è composto da vasche di sedimentazione e da un sistema di flocculazione per la sedimentazione e raccolta dei fanghi. Il liquidi, attraverso una centrifuga, viene separato dalla parte solida e, quest'ultima, scaricata in un apposito cassone per la raccolta. L'operatore attiva l'impianto quando necessario e ne controlla il regolare funzionamento mediante gli strumenti di controllo installati sull'impianto stesso. Periodicamente, si provvede al versamento della calce, del flocculante e degli altri prodotti necessari al corretto funzionamento dell'impianto.
  • CONFEZIONATRICE
    Macchinario automatico per il confezionamento dei prodotti con pellicola trasparente. I prodotti vengono caricati su un ripiano, quindi prelevati dal macchinario e fatti passare attraverso le diverse fasi: inserimento nella pellicola e riscaldo per ottenere l'adesione della pellicola al prodotto.
  • CONFEZIONATRICE PER VASCHETTE
    La confezionatrice è un macchinario automatico utilizzato per la chiusura ermetica delle vaschette con l'uso di pellicola trasparente saldata sul bordo della vaschetta. Il lavoratore provvede a caricare la vaschetta piena nell'apposito alloggiamento, quindi avvia il ciclo che prevede la posa di pellicola e la sua saldatura, mediante resistenza elettrica, dei bordi.
  • CONGELATORE
    Il congelatore viene utilizzato per la conservazione di cibi. L'attrezzatura è alimentata elettricamente mediante collegamento all'impianto, il più delle volte, per mezzo di prese interbloccate. La regolazione della temperatura avviene per mezzo di comandi, generalmente, esterni.
  • Consegna a domicilio
    La presenza di contatto con persone esterne all’azienda nelle attività di consegna a domicilio espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • Consegna merci
    La presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dall’organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • Consegna merci presso baie di carico
    L'accesso degli autisti provenienti dall'esterno, non sotto il diretto controllo dell'organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell'arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • Consegna merci presso punti vendita
    La presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dall’organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • CONTROLLO DEGLI ACCESSI
    Il controllo accessi prevede il presidio degli ingressi della struttura al fine di identificare coloro che chiedono di entrare, verificarne le generalità e contattare l'eventuale riferimento interno. L'attività viene svolta dalla postazione dotata di personal computer e monitor per il controllo delle aree videosorvegliate.
  • CONTROLLO DEI BAGNANTI
    Presso le strutture balneari, spiagge e piscine, sono presenti lavoratori che si occupano del controllo degli accessi, nonché del comportamento di coloro che si trovano all’interno dell’area di competenza. Periodicamente, il lavoratore provvede alla sostituzione dei bidoncini di prodotti utilizzati per il trattamento dell’acqua della piscina.
  • Controllo del certificato verde
    Per l'accesso ai luoghi di lavoro, è necessario possedere il certificato verde in corso di validità. L'azienda ha adottato una procedura operativa per effettuare il controllo in maniera sistematica e organizzata. La verifica viene fatta dal delegato/i al controllo, opportunamente nominato/i, con l'uso della APP Verifica C-19 installata su tablet o smartphone.
    Il lavoratore mostra al delegato al controllo il QR code che, inquadrato nella APP, indicherà il risultato del controllo stesso.
  • CONTROLLO NOTTURNO DEGLI OSPITI
    Alcuni lavoratori si occupano del controllo degli ospiti, minorenni, durante la notte. Non è prevista l'esecuzione di particolari attività
  • COPERTURE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui è esposto colui che accede alle coperture, a prescindere dalla tipologia di attività che va a svolgere.
  • Corrieri
    La presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dall’organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • CRIMPATRICE PNEUMATICA
    Attrezzatura pneumatica utilizzata per crimpare i cavi, ovvero per agganciare dei dispositivi alle estremità necessari al collegamento. L'operatore inserisce i cavi nell'apposito connettore, quindi inserisce l'insieme nella crimpatrice e attiva il pressore che provoca l'aggancio.
  • CROCKMETER MANUALE
    Strumento per la determinazione della solidità del colore allo sfregamento su tessuti, pelle, finta pelle, tappeti, filati etc.
    Indipendentemente dal materiale del provino, la prova di resistenza del colore allo sfregamento può essere eseguita sia a secco che a umido.
    Il test avviene come segue: viene strofinato il testimone di cotone contro il provino colorato per un numero di cicli predefinito, al termine del test il testimone di cotone viene rimosso e la quantità di colore trasferita su di esso viene confrontato con la Scala dei Grigi A03.
    L’apparecchio è dotato di due caviglie di sfregamento, una cilindrica con diametro e ed una rettangolare opzionale. Lo strumento è dotato di contapezzi digitale.
  • CROGIOLO DI STAGNATURA
    Attrezzatura da banco utilizzata per fondere lo stagno. L'operatore immerge l'estremità di un cavo all'interno di una vaschetta contenente disossidante, quindi nello stagno fuso.
  • CUCINA
    Le cucine sono situate all'interno di aree separate fisicamente dal resto della struttura. I locali, sono anch'essi suddivisi in base alla destinazione: preparazione ingredienti, cottura cibi, impiattamento, lavaggio stoviglie. I locali sono tutti piastrellati sul pavimento e sulle pareti fino ad una certa altezza. All'interno dei locali sono state installate le diverse macchine previste e disposti banchi da lavoro.
  • CUCITRICE
    Macchina utilizzata per la cucitura delle pagine per la realizzazione di giornali e libri. I fogli vengono appoggiati negli slot previsti. La macchina li preleva e li impila cucendoli. Quindi, una volta cuciti, vengono scaricati su transpallet che li solleva. Quindi l'operatore li sposta in luogo pronto per il carico/trasporto.
  • CURA DEI BOVINI
    L'attività comporta la messa in opera di tutti quegli interventi finalizzati al mantenimento in buono stato di salute dei bovini.
    Le attività principali sono:
    1) pulizia delle aree di passaggio e delle aree recintate;
    2) fornitura di fieno, paglia ed altri alimenti previsti;
    3) cura e pulizia dell'animale;
    4) controllo generale dello stato di salute;
    5) trasferimento dell'animale nelle diverse aree;
    6) mungitura.
  • CUTTER A LAMA AUTORETRAIBILE
    Attrezzatura manuale utilizzata per praticare tagli su materiali a scarsa resistenza quali carta e cartone. E' composta da una lama inserita all'interno della struttura con l'operatore la impugna. La lama è collegata ad un sistema a scorrimento a molla che provoca la retrazione della lama quando la stessa non è più aderente a un materiale e l'operatore non tiene estratta la lama premendo sull'apposito dispositivo.
  • CUTTER A LAMA RETRAIBILE
    Attrezzatura manuale utilizzata per praticare tagli su materiali a scarsa resistenza quali carta e cartone. E' composta da una lama inserita all'interno della struttura con l'operatore la impugna. La lama è collegata ad un sistema a scorrimento con cui è possibile estrarre o ritrarre la lama a seconda della necessità.
    Quando la lama si usura, è possibile rimuovere tacche della stessa usando un dispositivo montato sul manico della stessa.
  • CUTTER PER PACCHI
    Attrezzatura manuale utilizzata per tagliare imballaggi di materiale che ha bisogno di essere preservato. A differenza di un normale cutter a lama retraibile, questo presenta una lama a V che permette di tagliare l'imballaggio senza il rischio di tagliare il contenuto in quanto il materiale di imballaggio viene convogliato meccanicamente all'interno della V fino alla cuspide dove è presente un tratto tagliente che provvede al taglio del materiale.
    La lama è sostituibile svitando le viti di blocco e rimuovendo le protezioni alla lama.
  • DECESPUGLIATORE
    Macchina utilizzata per rifilare le siepi. Il taglio avviene per rotazione di due fili posti all'estremità della macchina e collegati a disco in rotazione. L'operatore comanda la macchina dalla barra opposta rispetto ai fili: la rotazione del disco avviene a seguito di pressione di una leva.
  • DENSIMETRO
    Strumento di analisi finalizzato alla valutazione della densità di un determinato materiale campione. L'attrezzatura è composta da una bilancia con sopra una teca, all'interno della quale si trova un becher che viene riempito con acqua demineralizzata. All'interno di questo viene inserito il materiale che viene miscelato grazie ad un agitatore.
  • DISINCEPPAMENTI E INTERVENTI CRITICI
    In caso di inceppamenti di lieve entità, nelle parti esterne delle macchine automatiche, dove quindi non è necessario intervenire su dispositivi di sicurezza, sono gli addetti stessi ad intervenire. Quando, invece, gli inceppamenti sono all'interno della macchina o sono di entità significativa, è necessario l'intervento dei manutentori. L'attività prevede la messa a riposo della macchina, l'intervento per rimuovere i disinceppamenti e la rimessa in funzione. L'attività può richiedere di intervenire all'interno del macchinario aprendo alcuni degli schermi e, in alcuni casi, escludendo alcuni sistemi di sicurezza. Tali attività devono essere svolte nel rispetto di specifiche procedure operative.
  • DISINFESTAZIONE / DERATIZZAZIONE
    L'attività può prevedere:
    1. posa di trappole avvelenate in base al piano predisposto. Le trappole sono composte da contenitori plastici all'interno del quale si trovano le esche avvelenate che, una volta ingerite dall'animale, ne provocano la morte, generalmente, all'esterno della trappola stessa. In questi casi, è prevista la raccolta dell'animale avvelenato;
    2. dispersione in aria di prodotti: qualora previsto, si disperde in aria prodotti chimici specifici atti ad avvelenare le specie oggetto dell'intervento;
    3. applicazione di prodotti su angoli e superfici.
  • DISSALDATORE PER SALDATURE A STAGNO
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per eliminare le saldature a stagno. L'operazione avviene per riscaldo del materiale di apporto e aspirazione del materiale una volta liquefatto. L'attrezzatura è composta da una base detta stazione collegata all'impianto di alimentazione e alla lancia dissaldatrice alla cui estremità si trova la punta scaldante e il foro di aspirazione. La lancia, di norma, si trova riposta all'interno dell'apposito alloggiamento nella stazione. All'occorrenza, l'operatore impugna la lancia e avvicina la punta al punto di saldatura da eliminare; per il calore emesso, il materiale di saldatura si fonde e viene aspirato per mezzo del sistema di aspirazione. Terminata la rimozione del punto di saldatura, la lancia viene riposta nell'apposito alloggiamento.
  • DOCENZA IN AULA
    All'interno di questa scheda vengono considerai i rischi a cui sono esposti gli operatori durante l'attività di docenza, senza considerare i rischi correlabili all'ambiente di lavoro, già considerati in altre schede. L'attività prevede lo svolgimento di lezioni frontali con i discenti iscritti ai singoli corsi di formazione. L'operatore comunica usando la voce e utilizzando attrezzature quali proiettore e personal computer per proiettare materiale visivo.
  • DUROMETRO
    Strumento di analisi finalizzato alla valutazione della durezza di un determinato materiale campione. Il campione viene sistemato sulla piattina di riscontro e sottoposto ad una pressione per movimento della parte superiore dello strumento che determina la penetrazione del materiale.
  • ELETTROSTORDITORE
    Attrezzatura a spalla, alimentata mediante motore a combustione, utilizzata per stordire i pesci all'interno di un corso d'acqua. L'attrezzatura è composta da un corpo principale, su supporto per spalle, su cui è montato il motore a combustione, che genera la corrente elettrica, e diversi componenti atti a regolare la corrente sprigionata (modulatore di controllo). L'operatore, aggancia allo strumento a spalla, la collana, che rappresenta il catodo e che l'operatore immerge in acqua, e il bastone al termine del quale c'è la rete per la raccolat dei pesci.
  • ELEVATORE DA CANTIERE
    Paranco utilizzato per sollevamento del materiale all'interno del cantiere.
  • EQUILIBRATRICE
    Attrezzatura elettrica impiegata per equilibrare le turbine al fine di permettere loro di ruotare in maniera efficace. Il macchinario è composto da un albero orizzontale asportabile dove viene inserita la turbina da equilibrare. Una volta collegata, il macchinario viene attivato e la turbina comincia a ruotare. L'operatore verifica la corretta rotazione e, se necessario, apporta mastice o metallo per riequilibrarla.
  • ERCOLINA
    Macchinario utilizzato per curvare tubi. Il tubo viene inserito tra i tre rotori, quindi si avvia il ciclo che prevede la lenta rotazione dei rotori che determinano la curvatura del pezzo.
  • ESCAVATORE
    Macchina utilizzata per tutte le operazioni di movimentazione terra, ovvero la rimozione di porzioni di terreno non particolarmente coerente, tale da consentirne una relativamente facile frantumazione. L'operatore comanda il mezzo all’interno della cabina.
  • ESTETICA
    Si riportano in questa scheda i rischi correlati al transito e allo stazionamento all'interno dell'ambiente di lavoro, a prescindere dall'attività svolta.
  • EVAPORATORE
    Attrezzatura composta da una base, riscaldata elettricamente, sopra la quale viene poggiato un apposito contenitore, al fondo del quale si deposita il liquido. A causa del riscaldamento, la parte più volatile si libera dal liquido.
  • FASCETTATRICE
    Macchinario per la fascettatura dei prodotti. Il materiale viene inserito nell'apposito alloggiamento dal quale viene prelevato in maniera automatica dal macchinario che lo fascetta al momento del passaggio nel punto di discesa del pressore.
  • FERRO DA STIRO
    Attrezzatura impiegata per stirare la biancheria dopo che questa è stata lavata.
  • FILETTATRICE ELETTRICA
    Macchina utensile alimetata elettricamente e impiegata per la realizzazione dei filetti, ovvero della sagomatura esterna di profilati atta a permettere l'avvitamento. Il macchinario presenta una punta che, mediante la rotazione della stessa o del pezzo, determina la realizzazione della scanalatura che forma il filetto.
  • FINESTRATRICE
    Macchinario automatico, alimentato elettricamente, utilizzato per la l'applicazione di una superficie trasparente all'interno di prodotti cartotecnici. Il macchinario è composto da un nastro lungo il quale vengono fatti scorrere i semilavorati; sul semilavorato viene applicata la pellicola trasparente in corrispondenza dell'apertura presente sul semilavorato; il macchinario, prima dell'applicazione della pellicola trasparente, provvede all'applicazione della colla a caldo lungo il perimetro esterno rispetto all'apertura.
    I lavoratori addetti alla macchina si occupano del carico dei semilavorati e allo scarico del materiale finito. Il carico prevede il prelievo dal bancale di un certo numero di pezzi e l'inserimento nell'apposito alloggiamento di carico dal quale la macchina preleva i pezzi per la lavorazione.
    A fine linee, un altro operatore, preleva i pezzi, effettua un controllo visivo e li inserisce nella scatola. A seconda del tipo di linea, la scatola può venire chiusa a mano, nastrata mediante nastratrice automatica o inviata tal quale.
    All'interno di questa scheda non vengono considerate le attività di attrezzaggio della linea propedeutiche alla produzione; i rischi connessi a questa attività vengono valutati nella specifica scheda.
  • FINITRICE
    Attrezzatura impiegata per spianare, costipare e lisciare il materiale della pavimentazione.
  • FOGGING TESTER
    La prova prevede che un campione di materiale, ad esempio PVC morbido, pelle o tessuto, venga portato a una temperatura definita in modo che i componenti volatili possano evaporare e condensare su una piastra di vetro raffreddata. Questa prova di fogging test accelera e simula il processo di evaporazione/condensazione che normalmente avviene, in tempi prolungati, all'interno delle automobili riscaldate direttamente dai raggi solari.
    Per ottenere il riscaldamento, si utilizza un bagno di olio siliconico fino a portare il campione a 80-100 °C. Le piastre superiori, invece, vengono portate a 18-25°C per determinare il delta di temperatura necessario.
  • FORATRICE ASOLATRICE
    La lavorazione consiste nella realizzazione di forature; in particolare, si possono eseguire superfici cilindriche e coniche, fori, alesature, sfacciature, filettature, ecc… Il moto rotatorio dell'alesatore aumenta il diametro del foro e lo porta pian piano al valore corretto, eventualmente variando la posizione dell'asse. Per alesare fori cilindrici e conici all'utensile viene impresso un moto di traslazione parallela all'asse.
  • FORNO AD INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
    Si tratta di un forno che sfrutta il funzionamento dell'effetto joule per fondere all'interno di un crogiolo alcuni tipi di metalli. Utilizzato anche in ambito odontotecnico per la creazione di scheletrati a base di leghe di cromo-cobalto-molibdeno.
  • FORNO A GAS
    Forno il cui riscaldo avviene per combustione di gas. All'interno del forno, vengono posizionati i cibi sistemandoli su appositi ripiani estraibili. La pulizia del forno viene effettuata applicando, per nebulizzazione, un prodotto chimico che, quindi, viene lasciato agire e poi rimosso mediante risciacquo o passaggio di straccio asciutto.
  • FORNO A LEGNA
    Il forno a legna è una attrezzatura utilizzata per cuocere principalmente le pizze. Le pizze, una volta preparate, vengo inserite nel forno tramite palette. Terminata la cottura, vengono prelevate e servite nei piatti da portata.
  • FORNO A MICROONDE
    L'attrezzatura è alimentata elettricamente e viene utilizzata per scaldare e scongelare le vivande tramite le vibrazioni molecolari
  • FORNO A MUFFOLA
    Forno ad elevatissima temperatura utilizzato per analisi di laboratori che richiedano l'essiccazione del campione.
  • FORNO ELETTRICO
    Il forno è un elettrodomestico utilizzato per riscaldare i cibi. Il riscaldamento dei cibi avviene per mezzo di una resistenza elettrica. I cibi vengono posizionati sui vari ripiani estraibili.
  • FORNO PER ESSICAZIONE
    Attrezzatura alimentata elettricamente e utilizzata per provocare l'essicazione di materiale.
  • FORNO PER INCELOPHANARE
    Macchinario usato per chiudere prodotti e semilavorati in un foglio di celophane trasparente attraverso l'azione di riscaldamento.
  • FOTOCOPIATRICE
    Macchinario da ufficio alimentato elettricamente e utilizzato per fotocopiare documenti su carta.
  • Fotocopiatrice e stampanti ad uso comune
    Alcune attrezzature vengono utilizzate da più persone all'interno dell'azienda determinando un rischio di contagio per contatto.
  • FOTOLITO
    Si riportano di seguito i rischi correlati al transito e stazionamento all’interno dei locali adibiti a fotolito. Al loro interno vengono svolte attività di carattere impiegatizio con l'uso di attrezzature munite di videoterminali. Non vengono considerati i rischi specifici legati all'attività svolta dal singolo operatore, riportati invece nelle schede di attività.
  • FRESA A MONTANTI MOBILI
    Macchina a controllo numerico per la lavorazione di pezzi. La macchina è composta da un corpo principale, dove trova posto il porta punta e il magazzino porta utensili. Il lavoratore, programma la macchina in base al disegno, quindi carica le punte necessarie all’interno dell’alloggiamento. Dopodiché, si provvede all’avvio del ciclo di lavorazione.
  • FRESA PER IL TAGLIO DI LASTRE LAPIDEE
    Macchinario utilizzato per il taglio delle lastre lapidee. Le lastre vengono sistemate su un banco da lavoro, situato all'interno del perimetro del macchinario. Dopodiché, si avvia il ciclo di taglio. Sulla lama viene spruzzata acqua, prelevata direttamente dall'impianto dell'edificio, per ottenere il raffreddamento della lama stessa.
  • FRESA TRADIZIONALE
    La fresatrice è una macchina che opera per asportazione di truciolo. Il moto di taglio è dato dall’utensile a taglienti multipli denominato fresa, mentre il moto di avanzamento è posseduto dalla tavola porta pezzo in lavorazione.
    Prima di iniziare il lavoro, l’operatore sceglie la punta più adatta all’attività da svolgere, la inserisce nel porta punta e chiude il mandrino con un apposito utensile manuale. Dopodiché si avvia la macchina per lo svolgimento dell’attività richiesta.
    Sull’utensile viene spruzzato automaticamente un prodotto lubrorefrigerante. Questo prodotto viene versato all’interno di un apposito serbatoio all’interno della macchina. Dal serbatoio, il liquido viene prelevato per mezzo di un sistema idraulico, fatto passare attraverso un filtro, quindi spruzzato sulla punta. Periodicamente, è necessario provvedere al rabbocco del lubrificante ed alla sostituzione del filtro dell’olio, accessibile sollevando uno sportellino.
  • FRESATRICE ORIZZONTALE
    Macchina fissa alimentata elettricamente ed utilizzata per la fresatura di superfici orizzontali. Il macchinario è composto da un motore laterale su cui è montato la punta di fresatura con albero orizzontale. Al centro, si trova il motore che determina la rotazione del pezzo. L'intera area di lavoro è protetta da schermo mobile collegato a microinterruttore.
  • FRESATRICE PER ASFALTO
    Macchinario mobile per la rimozione della parte superficiale della vecchia pavimentazione stradale al fine di avere una superficie piana su cui effettuare la nuova stesa e per evitare un innalzamento della superficie stradale. Vengono utilizzate macchine fresatrici dotate di corpi cilindrici rotanti nella cui superficie sono posti utensili da taglio. Mediante un nastro trasportatore montato sulla stessa macchina fresatrice il materiale asportato viene caricato su automezzi da trasporto. E' necessario un solo addetto alla macchina fresatrice e un operatore a terra che coordini le operazioni di carico dei camions trasportatori.
  • FRIGGITRICE
    La friggitrice è un'attrezzatura utilizzata per la cottura di patate ed altri alimenti. Il prodotto viene immerso all'interno dell'olio bollente e fatto cuocere per alcuni minuti. Una volta terminata la cottura, il cestello immerso nell'olio viene rimosso, posizionato sopra la vasca di cottura per la scolatura dell'olio ed il cibo impiattato.
  • FRIGORIFERO
    Il frigorifero viene utilizzato per la conservazione di cibi e bevande. L'attrezzatura è alimentata elettricamente mediante collegamento all'impianto, il più delle volte, per mezzo di prese interbloccate. La regolazione della temperatura avviene per mezzo di comandi, generalmente, esterni.
  • FRULLATORE
    Macchinario utilizzato per sminuzzare e frullare prodotti alimentari. L'operazione avviene per rotazione di lame poste alla base del contenitore nel quale vengono versati gli ingredienti.
  • Fumare all'esterno
    L'atto del fumare è di per sè una condizione di maggior rischio di contagio legato alla contaminazione delle mani e alla dispersione in aria di particelle che potrebbero essere inspirate.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario evitare l'assembramento in punti specifici.
  • FURGONCINO ELETTRICO
    Veicolo a motore elettrico composto da una cabina, dove trovano posto il conducente e gli eventuali passeggeri, e da uno spazio posteriore molto ampio destinato ad ospitare il materiale da trasferire. I lavoratori addetti alla conduzione si occupano del carico e scarico del materiale manualmente o con l'uso di carrelli manuali e alla guida. Qualsiasi intervento di manutenzione è demandato a officine specifiche. Anche in caso di guasto o foratura, il conducente provvede a chiamare il soccorso stradale.
  • FURGONE DIESEL
    Veicolo a motore composto da una cabina, dove trovano posto il conducente e gli eventuali passeggeri, e da uno spazio posteriore molto ampio destinato ad ospitare il materiale da trasferire. I lavoratori addetti alla conduzione si occupano del carico e scarico del materiale manualmente o con l'uso di carrelli manuali e alla guida. Quando necessario, gli operatori provvedono al rifornimento del carburante. Qualsiasi intervento di manutenzione è demandato a officine specifiche. Anche in caso di guasto o foratura, il conducente provvede a chiamare il soccorso stradale.
  • FUSTELLATRICE AUTOMATICA
    Macchinario utilizzato per la fustellatura di prodotti cartotecnici. Per fustellatura si intende il processo meccanico attraverso il quale si ha il taglio o la cordonatura di lastre di carta o cartone. La fustella è un componente, solitamente su piano in legno, sul quale viene posato un nastro metallico di taglio in modo da riportare il contorno del foglio ed eventuali linee di piegatura.
    La fustella, prelevata dall'archivio delle fustelle, viene inserita nella macchina, generalmente posandola su un piano estraibile; la fustella, quindi, viene inserita in macchina. Dopodichè, si provvede al carico dei semilavorati posti su bancale movimentato con carrelli elevatori o transpallet. Il macchinario preleva il singolo foglio che viene fustellato e scaricato su un'altra pedana. A seconda del tipo di fustella usata, si ha il taglio del materiale, la realizzazione delle linee di piegatura, oppure la predisposizione per una successiva sfridatura.
    Il macchinario ha un funzionamento meccanico che richiede esclusivamente attività di attrezzaggio, riparazione, lubrificazione ma non sono necessari prodotti chimici specifici.
  • FUSTELLATRICE MANUALE
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per ritagliare pezzi di materiale. Il materiale viene sistemato sul piano di lavoro, sotto il pressore. Dopodiché, l'operatore, agendo su doppi comandi, attiva la pressione del materiale. Rilasciati i comandi, ritira il materiale.
  • GASCROMATOGRAFO
    Strumento di analisi per la caratterizzazione dei materiali basata sull'analisi dei vapori derivanti dalla decomposizione del campione. Il materiale viene preparato ed inserito negli appositi contenitori dai quali viene prelevato dalla macchina e sottoposto ai processi di decomposizione e analisi dei vapori.
  • GENERATORE DI CORRENTE PORTATILE (GRUPPO ELETTROGENO)
    Dispositivo utilizzato per fornire alimentazione elettrica ad apparecchiature, generalmente portatili, in situazioni in cui non è possibile collegarsi alla rete di alimentazione. Il macchinario è costituito da un motore a scoppio, alimentato a carburante (miscela), accoppiato ad un generatore elettrico con tensioni di uscita generalmente di 220 Volt. L'attrezzatura, una volta posizionata in piano, viene riempita, attraverso l'apposita bocchetta, con il carburante liquido, trasportato in tanichette plastiche. Dopodichè, l'operatore tira a strappo l'apposita leva, fino all'accensione del motore. Le attrezzature vengono collegate mediante prese elettriche classiche o interbloccate.
  • GENERATORE DI ONDA
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per eseguire test su componenti elettronici e di collegamento. L'attrezzatura, collegata allo strumento da testare, impone alcune caratteristiche di tensione, per verificare il funzionamento del materiale in test.
  • GENERATORE DI OSSIGENO
    Macchinario utilizzato per aiutare la respirazione dell' animale durante le varie fasi dell' operazione e durante l' eventuale degenza dell' animale.
  • Gestione Rifiuti addetti raccolta e smaltimento
    Al momento non è noto il tempo di sopravvivenza in un rifiuto domestico/urbano dei coronavirus in generale,
    e del virus SARS-CoV-2 in particolare, ma sussiste una elevata percezione del rischio da parte della
    popolazione italiana ed anche tra gli operatori coinvolti nella raccolta dei rifiuti urbani.
    Gli operatori del settore dell’igiene ambientale (Raccolta e Smaltimento Rifiuti) sono soggetti a rischio da
    esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione, all’interno dell’abitacolo nell’ autoveicolo deputato alla raccolta, di aerosol depositato
    sulla superficie o all’interno delle condotte dell’impianto di aerazione (vedere nel dettaglio Scheda
    Autoveicoli aziendali);
    2. Contatto con residui sulle superfici dei bidoni di raccolta manipolati dal lavoratore;
    3. Contatto con residui sulle superfici dei sacchi contenenti i rifiuti manipolati dal lavoratore;
    4. Contatto con residui sulle superfici interne ed esterne all’ autoveicolo manipolate dal lavoratore
    (maniglie), (vedere nel dettaglio Scheda Autoveicoli aziendali).
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) All’ interno del veicolo per la raccolta rifiuti, quando nell’abitacolo sono presenti due addetti, vanno
    indossati i dispositivi di protezione individuale;
    b) Durante le operazioni di raccolta e smaltimento vanno indossati i dispositivi di protezione
    individuale;
    c) Mantenere la distanza di almeno 1/1,5 metri tra gli individui (colleghi e popolazione
    potenzialmente presente durante le operazioni di raccolta);
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Gestione Rifiuti conferimento in azienda
    Al momento non è noto il tempo di sopravvivenza in un rifiuto domestico/urbano dei coronavirus in generale,
    e del virus SARS-CoV-2 in particolare, ma sussiste una elevata percezione del rischio da parte della
    popolazione italiana ed anche tra gli operatori coinvolti nella raccolta dei rifiuti urbani.
    Lo smaltimento dei rifiuti prodotti in azienda, ed in particolare dei nuovi rifiuti prodotti dall’ emergenza in
    corso, determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione di aerosol depositato sulle superfici circostanti l’area di raccolta rifiuti;
    2. Contatto con residui sulle superfici dei bidoni di raccolta e delle aree circostanti;
    3. Contatto con residui sulle superfici dei sacchi stessi contenenti i rifiuti;
    4. Contatto con residui sulle superfici limitrofe alle aree di raccolta.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Quando si procede al conferimento dei rifiuti nelle aree adibite vanno indossati i dispositivi di
    protezione individuale;
    b) Mantenere la distanza di almeno 1/1,5 metri tra gli individui (colleghi presenti nei pressi delle aree
    di raccolta);
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • GETTO D’ARIA COMPRESSA
    Il getto d’aria compressa viene utilizzato, principalmente, per la pulizia dell’interno delle macchine, in occasione degli interventi di attrezzaggio o al termine dell’orario di lavoro.
  • GIOIELLERIA
    L'attività si svolge all'interno del punto vendita dove sono esposti i prodotti i vendita. Nel retro, è presente un laboratorio per l'esecuzione dei piccoli interventi di riparazione sui prodotti dei clienti.
  • GLOSSMETRO
    Il glossmetro è uno strumento per la misurazione della brillantezza mediante la riflessione della luce su una superficie. Tale valore si determina tramite la relazione della intensità della luce riflessa dal suo punto di impatto a una placca di riflessione interna.
    Lo strumento è portatile e viene, manipolandolo direttamente, poggiato sulla superficie da analizzare. Il risultato viene mostrato direttamente sul display.
  • GOMITOLATRICE
    Macchinario automatico impiegato per la realizzazione di gomitoli. Le focacce vengono caricate nell'apposito alloggiamento e il filo viene fatto passare negli spazi previsti. Dopodiché, si inserisce il filo nel braccio rotante e si avvia il ciclo. Terminato il ciclo, il gomitolo è formato e il lavoratore deve solo estrarlo ed inserire il corpo centrale in carta.
  • GOMMONE
    Il gommone è un mezzo nautico, utilizzato per muoversi lungo i corsi d'acqua e i laghi. Il mezzo si muove grazie alla rotazione di un'elica la cui rotazione è impressa da un motore a scoppio alimentato da combustibile liquido.
  • GRAFFATRICE PNEUMATICA
    Attrezzatura ad aria compressa utilizzata per applicare graffette per bloccare tra di loro diverse superfici. L'attrezzo viene impiegato, principalmente, su scatoloni per chiuderli dopo averli riempiti. L'operatore inserisce il pacco di graffette all'interno dell'alloggiamento previsto, tirando indietro il pressore e rilasciandolo non appena sono stati inseriti i pacchi. Dopodiché, è sufficiente posizionare la graffatrice sulla superficie e premere il pulsante all'interno dell'impugnatura, per ottenere l'applicazione della graffetta. L'attrezzo è collegato, mediante tubi flessibili, all'impianto dell'aria compressa.
  • GRATTUGIA ELETTRICA
    Macchina alimentata elettricamente in grado di sminuzzare formaggi e verdure.
  • GRU A RAGNO
    Accessorio montato su un mezzo, generalmente cassonato, e utilizzato per prelevare materiale da terra e sistemarlo sul mezzo o viceversa. L'accessorio è composto da una postazione di comando con sedile, alcuni bracci snodabili e un accessorio di presa alla fine dell'ultimo braccio. L'accessorio di presa è composto da alcuni elementi che si chiudono idraulicamente.
    In questa scheda, non vengono considerati i rischi connessi al mezzo sul quale è montato l'accessorio.
  • GRU DI CANTIERE
    Macchinario impiegato per il trasferimento del materiale all'interno del perimetro del cantiere. La gru viene installata all'inizio dell'attività di cantiere su basamento in cemento. Il controllo della gru avviene per mezzo di radiocomando.
  • GRU IDRAULICA (CAPRA)
    Dispositivo idraulico utilizzato per sollevare materiale. Il materiale viene imbragato ed agganciato all’estremità del braccio. Utilizzando un sistema manuale collegato all’impianto idraulico, si ha il sollevamento del carico. Il dispositivo è dotato di ruote per permettere lo spostamento.
  • GRU MOBILE ELETTRICA
    Mezzo mobile, alimentato elettricamente con batterie, ed utilizzato per il sollevamento e trasporto di carichi. Il mezzo si muove su ruote montate alla base del mezzo. Il sollevamento e trasporto del materiale avviene mediante una gru a braccio che viene comandata dal mezzo stesso.
    Il carico viene imbragato e quindi agganciato al gancio situato all'estremità del braccio. Il gancio è collegato al sistema di sollevamento meccanico mediante funi o catene. Il braccio è sollevabile ed allungabile per permettere lo spostamento del carico.
  • GRU MONTATA SU AUTOCARRO
    Autocarro sul quale è stata montata gru a braccio. Una volta giunto sul posto, l'operatore assicura il mezzo posizionando i piedini di appoggio che sollevano il mezzo, dopodiché manovra la gru dai comandi.
  • GRU SEMOVENTE
    Mezzo di sollevamento utilizzato per la movimentazione, per lo più, di lastre.
  • HDT VICAT
    Strumento di analisi finalizzato a determinare la temperatura di deflessione (HDT) e di rammollimento (Vicat) dei materiali. Il provino viene appoggiato alla base della punta, dopodichè, sull'asticella superiore alla punta, si aggiungo i pesi necessari. All'interno della macchina è presente un bagno di olio siliconico che viene portato a 100 °C.
  • HPLC
    Il macchinario, presente nel laboratorio di tossicologia, consente di effettuare esami CDT su campioni di sangue, di verificare il quantitativo di acidi ippurici nelle urine e di determinare il fenolo urinario. Il travaso di sangue e urine all'interno delle provette avviene sotto apposita cappa aspirante e prevede l'aggiunta di idrolizzante e di stabilizzante. Una volta terminata questa fase, la provetta viene processata all'interno di una stufa ed inserita nel macchinario HPLC che effettua le analisi in modo completamente automatico, prelevando i reagenti da appositi flaconi e scaricando in una tanica sigillata gli scarti di processo.
  • IDROPULITRICE
    Macchina su ruote che permette di lavare superfici mediante getto d’acqua, eventualmente riscaldato, in pressione. L’operatore maneggia una lancia, dotata di maniglia e pulsante per l’avvio del getto, collegata alla macchina mediante tubo flessibile. La macchina è alimentata elettricamente.
  • IMBUSTATRICE AUTOMATICA
    Macchinario fisso utilizzato per l'imbustamento di materiale predisposto dalle macchine di produzione. Il macchinario è alimentato elettricamente e prevede una zona di carico delle buste che vengono prelevate ed, al loro interno, viene inserito il contenuto in modo automatico ed eventualmente piegato. Quindi la macchina espelle le
    buste con il contenuto che vengono raccolte, chiuse, su un bancale pronte per essere predisposte per il trasferimento.
  • IMPACCHETTATRICE TRASFORMATORI N3
    Macchina fissa alimentata elettricamente in cui si inseriscono manualmente i lamierini e gli avvolgimenti, e meccanicamente viene formato un pacco di trasformatori.
  • IMPASTATRICE AUTOMATICA
    Apparecchiatura alimentata elettricamente, adatta per panifici e pasticcerie, composta da una vasca in acciaio inox con spirale anch'essa in acciaio inox, che può essere di due tipi: fissa o estraibile, in funzione delle modalità di svuotamento dell'impasto. Le impastatrici possono avere diverse capacità e dimensioni geometriche e sono posizionate ad un'altezza dal pavimento idonea a facilitare lo scarico delle materie prime da impastare.
  • IMPIANTI DI MISCELAZIONE POLVERI VERTICALE E CONFEZIONAMENTO AUTOMATICO
    L'impianto viene utilizzato per il riempimento di sacchi contenenti prodotti in polvere ed è composto da uno o più silos all'interno dei quali è presente il prodotto da confezionare. Il carico avviene mediante delle tramogge di carico mediante depressione: l'operatore preleva il big bag con il carrello elevatore inserendo le forche negli alloggiamenti agli angoli, quindi posiziona il big bag sopra la tramoggia di carico. Dopodiché, l'operatore, usando un cutter, taglia il fondo del big bag e del sacco in plastica al suo interno al fine di rovesciarne il contenuto nella tramoggia aspirata. Il prodotto viene quindi aspirato e portato, attraverso le tubazioni rigide e flessibili fino alla sommità dell'impianto per riempire il silos. Dopodiché, il prodotto viene prelevato in automatico da basso per riempire sacchi trasparenti fino al peso impostato; la confezionatrice sigilla a caldo i sacchi e, mediante un nastro trasportatore li trasferisce all'inscatolatrice. Periodicamente, l'operatore sostituisce la bobina di sacchetti in plastica e li aggancia al sistema automatico di prelievo.
  • IMPIANTO AUTOMATICO DI VERNICIATURA
    Impianto utilizzato per la verniciatura di materiale. L'impianto è composto da alcune camere mobili all'interno delle quali viene applicata automaticamente la vernice per mezzo di erogatori. I pezzi transitano attraverso le diverse fasi su catenaria agganciati a dei supporti.
  • IMPIANTO DI CARICAMENTO AUTOMATICO DELLE MATERIE PRIME
    L'impianto viene utilizzato per riempire i silos di materie prime partendo dai bancali di sacchi. L'operatore, dopo aver rimosso il film plastico attorno al materiale su pedana, utilizzando un carrello elevatore, deposita il bancale con i sacchi sul piano di carico della macchina.
    Il macchinario, automaticamente, preleva una fila di sacchi alla volta e, facendoli passare su alcune lame poste sopra la tramoggia, li taglia e ne fa cadere per gravità il contenuto che viene convogliato nel silos posto sotto alla tramoggia.
    Tra una materia e l'altra, un operatore sale su una postazione sopraelevata e, con aria compressa, spinge via i granuli di materiale precedente per impedire la contaminazione con il carico successivo.
  • IMPIANTO DI IMPREGNAZIONE
    Impianto utilizzato per impregnare con resina epossidica bicomponente, gli accenditori. L'operatore inserisce l'accenditore nell'impianto, quindi avvia la discesa della resina che si miscela e cade all'interno dell'accenditore per riempire le parti lasciate vuote.
  • IMPIANTO DI SABBIATURA A CALDO
    Impianto fisso utilizzato per sabbiare materiale metallico e rimuoverne eventuali residui superficiali. L'impianto è composto da una camera con un letto di sabbia che viene mantenuta in temperatura per aumentare l'effetto abrasivo mediante scioglimento del materiale da asportare (es. plastica). I pezzi vengono caricati in un cassone metallico che, mediante paranco, viene trasferito all'interno della camera; dopodiché, si provvede all'avvio del ciclo che prevede il sollevamento e ricircolo della sabbia calda fino alla completa rimozione dei residui sulla superficie dei pezzi.
  • IMPIANTO ROBOTIZZATO MOPF
    L'impianto è costituito da due robot e una macchina fissa. L'operatore posiziona il semilavorato nel suo alloggiamento, quindi tramite un consenso il primo robot prevale la lamiera e la posizione presso la macchina fissa che inserisce delle boccole. Successivamente, il secondo robot preleva il semilavorato e lo posiziona su un rullo trasportatore che lo trasporta in posizione scarico, dove verrà prelevato nuovamente dall'operatore per essere depositato nei contenitori metallici
  • IMPIANTO ROBOTIZZATO MOPF
    L'impianto è costituito da due robot e una macchina fissa. L'operatore posiziona il semilavorato nel suo alloggiamento, quindi tramite un consenso il primo robot prevale la lamiera e la posizione presso la macchina fissa che inserisce delle boccole. Successivamente, il secondo robot preleva il semilavorato e lo posiziona su un rullo trasportatore che lo trasporta in posizione scarico, dove verrà prelevato nuovamente dall'operatore per essere depositato nei contenitori metallici
  • IMPIANTO VERTICALE DI MISCELAZIONE E CONFEZIONAMENTO PER PRODOTTI IN POLVERE
    L'impianto viene utilizzato per il riempimento e chiusura di sacchi contenenti prodotti in polvere ed è composto da uno o più silos all'interno dei quali è presente il prodotto da confezionare. Il carico avviene mediante delle tramogge di carico mediante depressione: l'operatore preleva il big bag con il carrello elevatore inserendo le forche negli alloggiamenti agli angoli, quindi posiziona il big bag sopra la tramoggia di carico. Dopodiché, l'operatore, usando un cutter, taglia il fondo del big bag e del sacco in plastica al suo interno al fine di rovesciarne il contenuto nella tramoggia aspirata. Il prodotto viene quindi aspirato e portato, attraverso le tubazioni rigide e flessibili fino alla sommità dell'impianto per riempire il silos. Dopodiché, il prodotto viene prelevato in automatico da basso per riempire sacchi trasparenti fino al peso impostato; la confezionatrice sigilla a caldo i sacchi e, mediante un nastro trasportatore li trasferisce all'inscatolatrice. Periodicamente, l'operatore sostituisce la bobina di sacchetti in plastica e li aggancia al sistema automatico di prelievo.
  • Ingresso e uscita dalla scuola del personale
    L’ingresso a scuola è un momento potenzialmente critico legato all'affollamento di personale che potrebbe accedere nel medesimo orario di ingresso. A seconda delle caratteristiche dell’ingresso, il rischio può essere più meno elevato. Sono fattori di rischio:
    1. Ingresso passando attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Ingresso attraverso accessi di ridotta larghezza che possono creare congestione in prossimità del varco;
    3. Formazione di code all’interno dei locali chiusi anche a causa del controllo del certificato verde;
    4. Contatto con la timbratrice da parte dei diversi lavoratori.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Scaglionare gli orari di ingresso e uscita a orari diversi, per distribuire le persone in più fasce;
    b) Permettere accessi direttamente nei pressi delle aree di lavoro per evitare che tutti accedano dallo stesso varco;
    c) Separare i flussi tra reparti o funzioni diverse, per evitare la commistione;
    d) Sospendere la timbratura con sistemi meccanici ma prevedere sistemi automatici di rilevazione degli ingressi o usare solo sistemi contactless, che non richiedano di toccare superfici potenzialmente contaminate;
    e) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare
  • Ingresso e uscita degli studenti
    L’ingresso come l'uscita degli studenti è un momento piuttosto critico legato al potenziale affollamento all'esterno della struttura, nei locali di accesso, in particolare nei corridoi, in prossimità dei varchi ecc. A seconda delle caratteristiche dell’ingresso, il rischio può essere più meno elevato. Sono fattori di rischio:
    1. Ingresso passando attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Ingresso attraverso accessi di ridotta larghezza che possono creare congestione in prossimità del varco;
    3. Formazione di code all’interno dei locali chiusi;
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Scaglionare gli orari di ingresso e uscita a orari diversi, per distribuire le persone in più fasce;
    b) Permettere accessi differenziati e prossimi alle aule assegnate per evitare che tutti accedano dallo stesso varco;
    c) Separare i flussi tra le diverse classi, per evitare la commistione;
    e) Informare gli studenti e i genitori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare
  • Ingresso e uscita dei lavoratori dal punto vendita
    L’ingresso in azienda è un momento piuttosto critico legato al potenziale affollamento di lavoratori che potrebbero accedere in azienda nel medesimo orario di ingresso. A seconda delle caratteristiche dell’ingresso, il rischio può essere più meno elevato. Sono fattori di rischio:
    1. Ingresso passando attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Ingresso attraverso accessi di ridotta larghezza che possono creare congestione in prossimità del varco;
    3. Formazione di code all’interno dei locali chiusi;
    4. Contatto con la timbratrice da parte dei diversi lavoratori.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Scaglionare gli orari di ingresso e uscita a orari diversi, per distribuire le persone in più fasce;
    b) Permettere accessi direttamente nei pressi delle aree di lavoro per evitare che tutti accedano dallo stesso varco;
    c) Separare i flussi tra reparti o funzioni diverse, per evitare la commistione;
    d) Sospendere la timbratura con sistemi meccanici ma prevedere sistemi automatici di rilevazione degli ingressi o usare solo sistemi contactless, che non richiedano di toccare superfici potenzialmente contaminate;
    e) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare
  • Ingresso e uscita in azienda
    L’ingresso in azienda è un momento piuttosto critico legato al potenziale affollamento di lavoratori che potrebbero accedere in azienda nel medesimo orario di ingresso. A seconda delle caratteristiche dell’ingresso, il rischio può essere più meno elevato. Sono fattori di rischio:
    1. Ingresso passando attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Ingresso attraverso accessi di ridotta larghezza che possono creare congestione in prossimità del varco;
    3. Formazione di code all’interno dei locali chiusi;
    4. Contatto con la timbratrice da parte dei diversi lavoratori.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Scaglionare gli orari di ingresso e uscita a orari diversi, per distribuire le persone in più fasce;
    b) Permettere accessi direttamente nei pressi delle aree di lavoro per evitare che tutti accedano dallo stesso varco;
    c) Separare i flussi tra reparti o funzioni diverse, per evitare la commistione;
    d) Sospendere la timbratura con sistemi meccanici ma prevedere sistemi automatici di rilevazione degli ingressi o usare solo sistemi contactless, che non richiedano di toccare superfici potenzialmente contaminate;
    e) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare
  • INSACCATRICE AUTOMATICA
    Macchinario automatico, alimentato elettricamente, utilizzato per il riempimento di sacchi e la formatura di bancali. Il macchinario, per mezzo di un sistema di ventose, preleva il singolo sacco vuoto, dal pacco di sacchi caricati dall'operatore nell'apposito alloggiamento. Dopodiché, per mezzo di un sistema automatico di riempimento e pesatura, provvede a riempire il sacco con la polvere fino al raggiungimento del peso preimpostato. Una volta riempito, il sacco viene chiuso dal macchinario, mediante un sistema ad ultrasuoni; il sacco, cade su un nastro trasportatore e da questi prelevato da un robot preposto alla formatura del bancale nell'area adiacente lo stesso. Una volta terminato il bancale, un operatore, con l'uso di carrello elevatore a forche frontali, lo preleva e lo trasferisce nelle aree predisposte, in attesa della consegna. Rimangono manuali le operazioni di etichettatura dei sacchi e carico degli stessi nello specifico alloggiamento. L'attività non prevede l'uso di attrezzature di alcun genere.
  • INSACCATRICE MANUALE
    Macchinario, alimentato elettricamente, utilizzato per il riempimento di sacchi. L'operatore preleva il singolo sacco vuoto e lo inserisce nell'apposito alloggiamento. Dopodiché, per mezzo di un sistema automatico di riempimento e pesatura, provvede a riempire il sacco con la polvere fino al raggiungimento del peso preimpostato. Una volta riempito, il sacco viene chiuso manualmente dall'operatore e fatto cadere su un nastro trasportatore e da questi cade su un bancale nell'area adiacente. Una volta terminato il bancale, un operatore, con l'uso di carrello elevatore a forche frontali, lo preleva e lo trasferisce nelle aree predisposte, in attesa della consegna. Rimangono manuali le operazioni di etichettatura dei sacchi e carico degli stessi nello specifico alloggiamento. L'attività non prevede l'uso di attrezzature di alcun genere.
  • INSCATOLATRICE AUTOMATICA
    Macchinario fisso utilizzato per la formatura, riempimento e chiusura di scatoloni di cartone. Il macchinario è alimentato elettricamente e prevede una zona di carico del pacco di scatoloni da formare e una zona di scarico dove arrivano gli scatoloni formati; l'operatore si occupa sia del carico dei pacchi di scatoloni che dello scarico degli scatoloni formati che vengono trasferiti su bancale. Gli scatoloni vengono chiusi mediante nastro adesivo o colla a caldo.
  • INSCATOLATRICE AUTOMATICA CON PALLETTIZZATORE
    Macchinario fisso utilizzato per la formatura, riempimento e chiusura di scatoloni di cartone. Il macchinario è alimentato elettricamente e prevede una zona di carico del pacco di scatoloni da formare e una zona di scarico dove arrivano gli scatoloni formati; al termine della linea, è presente un impianto pallettizzatore che, per mezzo di un robot automatico, provvede alla formatura e filmatura dei bancali. L'operatore deve solo estrarre i bancali formati e caricare gli scatoloni da formare, la colla e i cilindri di film plastico.
  • INTAGLIATRICE PER PROVE DI RESILIENZA
    Strumento di analisi finalizzato alla valutazione della resilienza di un materiale. Il campione viene inserito nell'apposito alloggiamento e viene avviata la macchina di analisi che, mediante oscillazione verticale di una lama, determina il taglio del campione.
  • Interruzione del flusso di gas metano
    La presente procedura va attuata in tutti i casi di danni alle strutture, terremoti, incendi e atti dolosi, a seguito dei quali possono determinarsi rottura o lesioni alle tubazioni con fuoriuscita di gas che potrebbe innescarsi e dare luogo ad incendi.
  • Interruzione del funzionamento dei compressori e svuotamento dei serbatoi
    La presente procedura va attuata in tutti i casi in cui sia necessario ridurre la pressione all’interno delle tubazioni dell’aria compressa. Tale necessità deriva da eventuali incendi che, grazie al calore, potrebbero aumentare la pressione nei serbatoi o nelle tubazioni creando rischi di scoppio e/o proiezioni.
  • Interruzione dell'alimentazione idrica dal contatore
    La presente procedura va attuata in tutti i casi di danni alle strutture o terremoti, a seguito dei quali possono determinarsi rottura delle tubazioni con fuoriuscita di acqua che potrebbe determinare ulteriori danni o inneschi per contatto con punti in tensione.
  • Interruzione dell'alimentazione idrica dal locale pompe
    La presente procedura va attuata in tutti i casi di danni alle strutture o terremoti, a seguito dei quali possono determinarsi rottura delle tubazioni con fuoriuscita di acqua che potrebbe determinare ulteriori danni o inneschi per contatto con punti in tensione.
  • Interruzione generale dell'energia elettrica dai pulsanti remotizzati
    La presente procedura va attuata:
    1) in tutti i casi di incendio al fine di evitare il propagarsi dello stesso e, contestualmente, permette di intervenire sull’incendio con l’uso di acqua o schiuma;
    2) eventi naturali per evitare sovratensioni pericolose, contatto tra acqua e energia elettrica;
    3) danni alle strutture che potrebbero determinare danni all’impianto elettrico;
    4) emergenze chimiche per fuoriuscita di prodotti infiammabili.
    Va evidenziata la necessità di interrompere l’alimentazione il più possibile vicino alla cabina in quanto, interrompendo l’alimentazione in un qualsiasi punto dell’impianto, il tratto a monte rimane in tensione.
  • Interruzione generale dell'energia elettrica dal contatore
    La presente procedura va attuata:
    1) in tutti i casi di incendio al fine di evitare il propagarsi dello stesso e, contestualmente, permette di intervenire sull’incendio con l’uso di acqua o schiuma;
    2) eventi naturali per evitare sovratensioni pericolose, contatto tra acqua e energia elettrica;
    3) danni alle strutture che potrebbero determinare danni all’impianto elettrico;
    4) emergenze chimiche per fuoriuscita di prodotti infiammabili.
    Va evidenziata la necessità di interrompere l’alimentazione il più possibile vicino alla cabina in quanto, interrompendo l’alimentazione in un qualsiasi punto dell’impianto, il tratto a monte rimane in tensione.
  • Interruzione generale dell'energia elettrica dalla cabina di trasformazione
    La presente procedura va attuata:
    1) in tutti i casi di incendio al fine di evitare il propagarsi dello stesso e, contestualmente, permette di intervenire sull’incendio con l’uso di acqua o schiuma;
    2) eventi naturali per evitare sovratensioni pericolose, contatto tra acqua e energia elettrica;
    3) danni alle strutture che potrebbero determinare danni all’impianto elettrico;
    4) emergenze chimiche per fuoriuscita di prodotti infiammabili.
    Va evidenziata la necessità di interrompere l’alimentazione il più possibile vicino alla cabina in quanto, interrompendo l’alimentazione in un qualsiasi punto dell’impianto, il tratto a monte rimane in tensione.
  • Interruzione generale dell'energia elettrica dal quadro elettrico principale
    La presente procedura va attuata:
    1) in tutti i casi di incendio al fine di evitare il propagarsi dello stesso e, contestualmente, permette di intervenire sull’incendio con l’uso di acqua o schiuma;
    2) eventi naturali per evitare sovratensioni pericolose, contatto tra acqua e energia elettrica;
    3) danni alle strutture che potrebbero determinare danni all’impianto elettrico;
    4) emergenze chimiche per fuoriuscita di prodotti infiammabili.
    Va evidenziata la necessità di interrompere l’alimentazione il più possibile vicino alla cabina in quanto, interrompendo l’alimentazione in un qualsiasi punto dell’impianto, il tratto a monte rimane in tensione.
  • Interruzione parziale dell'energia elettrica dal quadro elettrico
    La presente procedura va attuata nei seguenti casi, quando la situazione di emergenza riguarda solo una parte della struttura e mantenere in tensione le restanti aree potrebbe essere utile a contenere i rischi per le persone e la struttura:
    1) in tutti i casi di incendio localizzato al fine di evitare il propagarsi dello stesso e, contestualmente, permette di intervenire sull’incendio con l’uso di acqua o schiuma, senza compromettere il funzionamento delle altre aree della struttura;
    2) danni alle strutture di un’area specifica che potrebbero determinare danni all’impianto elettrico;
    3) emergenze chimiche per fuoriuscita di prodotti infiammabili in situazioni contenute.
  • INTERVENTI DI MANUTENZIONE IN STRUTTURE CIVILI
    Rientrano in questa categoria gli interventi di minuta manutenzione tra cui incollaggio pezzi, sbloccaggio e lubrificazione. Questi interventi vengono effettuati con frequenza estremamente ridotta.
  • INTONACATRICE
    Strumento utilizzato per spruzzare intonaci tradizionali (su muratura, risanamento strutture rinforzate) e premiscelati, premiscelati tixotropici, prodotti impermeabilizzanti, prodotti rasanti e colorati, rivestimenti con vernici; per riempimento fughe; per iniezioni di consolidamento; per getti di betoncino.
  • Istruzioni per le manovre di rianimazione cardiopolmonare
    Questa procedura va attuata in caso di arresto cardiopolmonare in attesa dell'arrivo dei soccorsi. E' necessario comporre il 112 e farsi seguire in diretta da un operatore mediante il vivavoce del telefono.
  • Laboratorio chimico
    L’utilizzo e la permanenza in laboratorio determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o emessi da altri lavoratori presenti all'interno;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo banchi, strumenti di misura ecc.;
    3. Affollamento del locale.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso in laboratorio e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • LABORATORIO CHIMICO
    All'interno di quest'area operano i tecnici che si occupano di analizzare i prodotti mediante analisi chimiche; le attività richiedono l'uso di reagenti e di specifiche attrezzature di analisi. In questa scheda, vengono considerati i rischi legati al transito e stazionamento all'interno dei locali e non i rischi legati alle specifiche attività svolte, che verranno riportati nelle schede apposite.
  • LABORATORIO DI FALEGNAMERIA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento nei locali adibiti a laboratori di falegnameria.
  • LABORATORIO METROLOGICO
    All'interno di quest'area operano i tecnici che si occupano di analizzare i prodotti mediante analisi utilizzando i seguenti strumenti:
    - bilancia di precisione
    - piani di riscontro
    - multimetro
    - cronometro digitale
    - micrometro
    - cella climatica
    - proiettore di profili
    - microscopio elettronico
    - dinamometro
    - alimentatore

    In questa scheda, vengono considerati i rischi legati al transito e stazionamento all'interno dei locali.
  • LABORATORIO PER LE PROVE SUI MATERIALI
    All'interno di quest'area operano i tecnici che si occupano di effettuare le prove sui materiali; le attività richiedono l'uso di macchinari di prova e di alcuni reagenti, per prove specifiche. In questa scheda, vengono considerati i rischi legati al transito e stazionamento all'interno dei locali e non i rischi legati alle specifiche attività svolte, che verranno riportati nelle schede apposite.
  • LAMPADA FOTOPOLIMERIZZATRICE
    Permette l’attivazione del canforochinone contenuto nelle resine composite usate per le otturazioni e la ricostruzione delle protesi. I
    monomeri contenuti nelle resine vengono attivati da un fascio di luce blu di lunghezza d’onda specifica (tra 420 e 480 nm) e eagiscono trasformandosi in catene polimeriche che conferiscono durezza al materiale. La lampada può essere anche usata in fase diagnostica per valutare la presenza di carie nei settori anteriori (incisivi e canini) tramite la tecnica della transilluminazione. La parte cariata del dente apparirà di un colore diverso rispetto al resto dell’elemento.
  • LAMPADA SCIALITICA
    La lampada scialitica viene utilizzata in chirurgia per illuminare operatorio. Genera un fascio luminoso uniforme e proveniente da più punti, in modo da minimizzare la presenza di ombre.
  • LANCIA LAVAGGIO VEICOLI
    Macchina che permette di lavare veicoli mediante getto d’acqua, eventualmente riscaldato, in pressione. L’operatore maneggia una lancia, dotata di maniglia e pulsante per l’avvio del getto, collegata alla macchina mediante tubo flessibile. La macchina è alimentata elettricamente.
  • LANTERNA PER COLLAUDO
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per collaudare i prodotti. I vari prodotti vengono collegati alla lanterna per testarne la capacità di accensione e mantenimento. La lanterna è situata all'interno di una struttura chiusa montata su banco.
  • LAVABICCHIERI
    Attrezzatura alimentata elettricamente ed utilizzata per il lavaggio deI bicchieri. Questi, vengono inserite all'interno del macchinario, dopdiché viene avviato il ciclo di lavaggio. Il macchinario, provvede ad aspirare il detergente per stoviglie direttamente dal bidoncino, quindi lo miscela con acqua riscaldata da resistenze elettriche. Al termine del lavaggio, l'operatore apre il portello e ritira i bicchieri pulite.
  • LAVAGGIO DELLA BIANCHERIA
    Il lavaggio della biancheria avviene con l’uso di lavatrici automatiche a cui sono collegati i bidoncini di detersivo. La biancheria lavata, in alcuni casi, viene stirata. In caso di capi con piccoli guasti, si provvede alla loro sistemazione mediante cucitura.
  • LAVAGGIO DELLE STOVIGLIE
    Il lavaggio delle stoviglie avviene sia con l’uso di lavastoviglie automatiche, sia manualmente con l’uso di specifici detergenti.
  • LAVAGGIO, TAGLIO E PIEGA CAPELLI
    Una volta lavati i capelli, il cliente viene fatto accomodare sulla poltrona e il parrucchiere si occupa del taglio e della piega utilizzando forbici, phon o piastra per capelli.
  • LAVANDERIA
    All'interno del locale lavanderia sono presenti le lavatrici e asciugatrici, oltre a tutte le attrezzature necessarie per il lavaggio e stoccaggio della biancheria, quali ferri da stiro, mangano, macchina per cucire ecc. Sono presenti armadi e scaffali per lo stoccaggio della biancheria lavata.
  • LAVASCIUGA UOMO A TERRA
    Macchinario utilizzato per la pulizia dei pavimenti. La pulizia avviene per rotazione della spazzola alla base della macchina che viene imbevuta con il detersivo caricato all'interno del serbatoio. L'operatore la manovra impugnando le maniglie.
  • LAVASTOVIGLIE
    Attrezzatura alimentata elettricamente ed utilizzata per il lavaggio delle stoviglie. Queste, vengono inserite all'interno del macchinario, dopodiché viene avviato il ciclo di lavaggio. Il macchinario, provvede ad aspirare il detergente per stoviglie direttamente dal bidoncino, quindi lo miscela con acqua riscaldata da resistenze elettriche. Al termine del lavaggio, l'operatore apre il portello e ritira le stoviglie pulite.
  • LAVATRICE
    Macchinario utilizzato per il lavaggio della biancheria. Questa, viene caricata nell'apposito cestello, accessibile mediante aperture del portello anteriore. Una volta caricata la biancheria, si provvede a caricare il detersivo e eventuali additivi, quindi si attiva il ciclo selezionato.
  • LAVATRICE PER LAVAGGIO PEZZI CON SOLVENTE
    Macchinario automatico per il lavaggio dei pezzi. I pezzi vengono caricati all'interno del macchinario; prima dell'avvio del ciclo di lavaggio, si provvede alla chiusura del portello a tenuta stagna. Il macchinario è a ciclo chiuso e dotato di aspirazione.
  • LAVORI IN AREE ESTERNE CIRCOSTANTI
    Alcune attività posso richiedere l'esecuzione di attività prolungate all'esterno all'interno del perimetro aziendale. Questo, espone i lavoratori ad alcuni rischi che vengono valutati all'interno di questa scheda. Non sono, invece, considerati in questa scheda i rischi specifici correlati alla singola attività svolta (es. derivante dall'uso di attrezzature) che sono considerati nelle schede di dettaglio.
  • LAVORI PRESSO I CLIENTI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi comuni sempre presenti nello svolgimento di attività presso clienti. Si rimanda all'informativa sui rischi specifici che il committente deve fornire alle aziende appaltatrici.
  • LAVORO ALL'ESTERNO
    Parte dell’attività di lavoro vengono svolte all’esterno. In questa scheda vengono considerati i rischi non legati all’attività specifica svolta, ma quelli correlabili alle operazioni all’esterno.
  • LAVORO CON L'USO DEI CAVALLI
    Nello svolgimento della mansione i lavoratori utilizzano i cavalli per spostarsi all'interno delle aree di competenza.
  • LAVORO NOTTURNO
    Le attività su turni e, in particolare, sul turno notturno può esporre i lavoratori a rischi specifici.
  • LEGATRICE
    I fogli delle riviste stampate vengono caricate manualmente, ogni pagina in un suo scomparto, sulla macchina che li prende e li fa scorrere su un nastro che permette di unire i fogli con il corretto ordine. Quindi a loro volta vengono uniti per mezzo di una rilegatura e quindi sistemate automaticamente su un bancale.
  • LEGATRICE PER ROLATE
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per la legatura delle rolate. L'operatore posiziona la rolata sul piano di lavoro, quindi l'avvicina alla zona di legatura. Tramite comando a pedale, il macchinario lega la rolata con un apposito filo. L'operazione viene ripetuta nei diversi punti e direzioni previste.
  • LEVIGATRICE A NASTRO ORIENTABILE PER LAVORAZIONI SU RUOTA GOMMATA
    Macchine a nastro abrasivo orientabile con braccio telescopico adatte per operazioni di levigatura per elementi aventi forme irregolari curvati e sagomati, smerigliature e sbavature di finitura e pulitura, lavorazioni in genere che richiedano forte pressione su ruota gommata oppure grosse asportazioni.
  • LEVIGATRICE ELETTRICA
    Utensile portatile alimentato elettricamente che consente di eseguire attività di finitura su superfici. L'utensile è composto da un corpo centrale, all'interno del quale sono presenti gli organi che determinano il movimento della piastra inferiore su cui viene installata una superficie abrasiva che determina la levigatura della superficie. L'utensile viene impugnato sul lato opposto rispetto alla superficie abrasiva, appoggiato sulla superficie da levigare e azionato.
  • LEVIGATRICE ORBITALE
    Macchinario fisso alimentato elettricamente e impiegato per la levigatura di superfici metalliche. Il pezzo da levigare viene posizionato sul piano magnetico e bloccato. Dopodichè, si avvia il ciclo che determina il passaggio di un disco in materiale abrasivo.
  • Lezioni in palestra
    Durante le attività in palestra prevede una serie di attività che espongono le persone a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare gli utilizzatori degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno della palestra;
    b) Contingentare l’ingresso tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra le persone;
    d) Permettere agli utilizzatori di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno della palestra dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • Liberazione di persone bloccate nell’ascensore
    La presente procedura va attuata in tutti i casi in cui vi siano persone intrappolate all’interno dell’ascensore.
  • Locali ad uso comune in strutture residenziali
    All'interno della struttura sono presenti locali ad uso comune quali sale studio, locali in affitto ecc. L'accesso è permesso sia a persone che risiedono all'interno della struttura stessa o esterni che affittano i locali.
  • LOCALI CONDOMINIALI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui sono esposti i lavoratori nel transitare e permanere all'interno del condominio.
  • LOCALI DEL CLIENTE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi legati allo svolgimento di attività presso clienti. I rischi riportati in questa scheda sono quelli generalmente presenti all'interno di locali di lavoro. Si rimanda all'informativa sui rischi che il committente deve fornire alle aziende appaltatrici.
  • LOCALI DI SERVIZIO PISCINE
    Si considerano, in questa scheda, i rischi non correlabili all'attività svolta dal singolo lavoratore, ma tutti i rischi legati al transito ed allo stazionamento all'interno dei locali di servizio quali centrali termiche, locali filtri ecc..
  • LUCIDACOSTE
    Macchinario impiegato per il taglio delle superfici laterali delle lastre.
  • LUCIDATRICE
    Utensile portatile alimentato ad aria compressa che consente di eseguire attività di finitura su superfici. L'utensile è composto da un corpo centrale, all'interno del quale sono presenti gli organi che determinano la rotazione di un'estremità cui viene agganciato un disco che determina la lucidatura del pezzo. Il disco può essere in materiale diverso a seconda del livello di lucidatura. Sul disco, prima dell'intervento, viene applicato un prodotto lucidante. L'utensile viene impugnato con entrambe le mani.
  • LUCIDATRICE PER LENTI
    Macchinario fisso alimentato elettricamente, utilizzato per la lucidatura delle lenti di occhiali. La lente viene posizionata nell'apposito alloggiamento, quindi si abbassa lo schermo protettivo e si attiva il ciclo di lavoro, terminato il quale, è possibile prelevare il pezzo finito.
  • MACCHINA DEL CAFFE'
    Macchina elettrica per la preparazione del caffè. All'interno, l'acqua viene portata a ebollizione, quindi viene spinta attraverso il caffè estraendone l'aroma.
  • MACCHINA ELETTROEROSIONE/FORATRICE AD ELETTRODO
    L'azione di lavorazione si attua avvicinando un utensile (l'elettrodo) al materiale da lavorare (il pezzo), il tutto in un ambiente riempito da un dielettrico liquido. L'elettrodo viene alimentato con polarità positiva rispetto al pezzo, in quanto il materiale caricato negativamente subisce un'erosione superiore.

    Quando elettrodo e pezzo sono sufficientemente vicini, tra i due si innescano delle scariche che erodono il pezzo in modo complementare rispetto alla forma dell'elettrodo. La scelta del materiale dell'elettrodo e il controllo delle caratteristiche delle scariche permettono di ottenere che l'erosione dell'elettrodo (usura dell'utensile) sia molto minore dell'erosione del pezzo (lavorazione). Man mano che il pezzo viene eroso, l'elettrodo viene fatto avanzare, fino al completamento della lavorazione. Durante la lavorazione, l'elettrodo non entra mai in contatto con il pezzo; ciò creerebbe un cortocircuito invece delle scintille che sono la causa dell'erosione.
  • MACCHINA PER APPLICAZIONE DI COLLA
    Macchinari utilizzati per l'applicazione di colla su prodotti cartotecnici. I macchinari sono a funzionamento automatico e prevedono, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico, della carta dai bancali, e di disinceppamento. L'operatore provvede, anche, al collegamento del bidone o cubitainer di colla qual quale viene pescata direttamente dalla macchina.
  • MACCHINA PER CONFEZIONAMENTO CIBI
    Per conservare i cibi, questi vengono inseriti all'interno di una scodella in plastica, quindi viene appoggiata in un alloggiamento e inserita in una macchina dove fatto il vuoto e si provvede alla sigillatura con pellicola saldata sul bordo.
  • MACCHINA PER CUCIRE ELETTRICA
    Utensile alimentato elettricamente utilizzato per cucire tessuti. Il tessuto viene posizionato manualmente al di sotto dell'ago e la macchina viene azionata mediante pedale.
  • MACCHINA PER IL COLLAUDO AUTOMATICO
    Macchina utilizzata per il controllo dei prodotti. I prodotti da verificare vengono versati in appositi caricatori, dai quali defluiscono, uno alla volta, all'interno della macchina dove vengono sottoposti a controlli automatici da parte della macchina. I prodotti conformi vengono, quindi, scaricati all'interno di cassette all'esterno della macchina, mentre i prodotti non conformi vanno a finire in una cassetta nella arte inferiore della macchina.
  • MACCHINA PER IL MONTAGGIO AUTOMATICO
    Macchina utilizzata per l'assemblaggio dei prodotti. I componenti vengono versati in appositi caricatori, dai quali defluiscono, uno alla volta, all'interno della macchina dove vengono opportunamente assemblati. I prodotti, vengono, quindi, scaricati all'interno di cassette per il successivo confezionamento ed imballaggio.
    L'attività potrebbe comportare la necessità di effettuare interventi di disinceppamento quando alcuni pezzi od organi dovessero bloccarsi.
  • MACCHINA PER LA STESURA DEL COLLODIO
    Attrezzatura utilizzata per spargere il collodio sulle superfici e trasferire dal foglio alla ceramica le immagini. Il macchinario è dotato di una vaschetta all'interno della quale vengono posizionati i manufatti sui quali deve essere sparso il collodio ed il collodio stesso. Successivamente viene attivato un organo meccanico dotato di una spatola che dispone il prodotto chimico in maniera omogenea.
  • MACCHINA PER STAMPA OFFSET
    Macchinari utilizzati per la stampa. I macchinari sono a funzionamento automatico e prevedono, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico, della carta dai bancali, e di disinceppamento. L'operatore provvede, anche, al carico dell'inchiostro negli appositi alloggiamenti mediate l'uso di spatole. Lo scarico dei liquidi di lavaggio avviene in modo automatico attraverso una pompa erogatrice.
    La carta viene caricata nell'apposito alloggiamento direttamente mediante carrello elevatore o transpallet, compresa la pedana. La macchina, mediante ventose ad aria, preleva il singolo foglio per alimentare la macchina stessa. All'interno del processo vengono applicati di diversi colori in base alle matrici caricate in precedenza all'interno dei rulli. La vernice viene asciugata mediante lampade UV all'interno della macchina. All'uscita, i fogli vengono posizionati direttamente un un bancale a caricamento progressivo. Finito il bancale, l'operatore lo preleva e lo posizione nell'area per la successiva movimentazione.
    Le operazioni connesse alla macchina sono anche il cambio delle matrici: questo avviene aprendo gli alloggiamenti nei quali sono inseriti i cilindri, usando i paranchi presenti, questi vengono sollevati per essere sostituiti o per sostituire la matrice. Queste sono attività prettamente manuali.
    A fianco della linea, sono presenti cubitainer e bidoni di prodotti additivi che vengono pescati in automatico dalla macchina. Questi vengono sostituiti integralmente quando terminati.
  • MACCHINA PER STAMPA TIPOGRAFICA
    Macchinari utilizzati per la stampa. I macchinari sono a funzionamento automatico e prevedono, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico, della carta dai bancali, e di disinceppamento. L'operatore provvede, anche, al carico dell'inchiostro negli appositi alloggiamenti mediate l'uso di spatole. Lo scarico dei liquidi di lavaggio avviene in modo automatico attraverso una pompa erogatrice.
  • MACCHINA PER TAGLIO CAVI
    Macchinario utilizzato per il taglio a misura di cavi elettrici. Il macchinario è composto da un crpo centrale all'interno del quale sono presenti gli organi che provvedono al taglio del cavo. Sono presenti accessori al macchinario quali il supporto per la bobina di cavo. L'operatore inserisce la bobina nel portabobina usando un transpallet elettrico o manuale, inserendo l'albero di supporto nel foro centrale della bobina, quindi preleva l'estremità libera del cavo e la inserisce nel macchinario agganciandola agli organi di trascinamento. Dopodichè si provvede ad impostare i dati delle lunghezze di atglio e si avvia il ciclo. Terminato il taglio, si provvede ad unire i cavi in fasci raggruppati e sistemati all'interno delle cassette.
  • MACCHINA PER VUOTO
    Per conservare i cibi, questi vengono inseriti all'interno di un sacchetto, quindi viene fatto il vuoto e si provvede alla sigillatura del sacchetto stesso. Questo avviene con l'uso di apposito macchinario: il sacchetto, una volta riempito, viene inserito nell'apposito alloggiamento, quindi si abbassa il portello. All'interno, viene fatto il vuoto e, contestualmente, una resistenza determina la saldatura del bordo del sacchetto.
  • MACCHINA RADIOGENA TOMOGRAFICA
    Macchina utilizzata per l'analisi a raggi X di pezzi al fine di rilevare caratteristiche anche interne ai pezzi stessi. La macchina, mediante un sistema di emissione concentrata di raggi X, permette una visione completa delle parti interne dei pezzi. L'operatore predispone una sorta di appoggio per il pezzo, usando pezzi di polistirolo che vengono intagliati con un coltello al fine di permettere un posizionamento stabile del pezzo. Dopodichè, il piedistallo così creato viene posto sul punto di appoggio e viene posizionato il pezzo da analizzare; quindi, si chiude il portello anteriore che protegge la zona di lavoro, quindi avvia il funzionamento della macchina. La visione a raggi X compare sul PC installato presso una postazione a fianco della macchina.
    Quando non più necessario, si interrompe il funzionamento della macchina, quindi si fa scorrere il portello per prelevare il pezzo analizzato; se, durante il funzionamento della macchina, un operatore dovesse aprire il portello scorrevole, la macchina si arresta immediatamente grazie alla presenza di un microinterruttore installato sullo stesso.
    Qualsiasi intervento di riparazione o manutenzione viene svolto dall'azienda esterna mentre, gli operatori, si occupano della calibratura settimanale o mensile posizionando un apposito oggetto nella zona di lavoro.
  • MACCHINARIO PER CORRENTI DIADINAMICHE
    Il macchinario per le terapie con correnti diadinamiche utilizza onde a basa frequenza per terapie antalgiche.La terapia con correnti diadinamiche viene eseguita attraverso due elettrodi: uno attivo (in corrispondenza del maggior dolore) e l'altro messo nelle vicinanze.
Le correnti diadinamiche sono regolate in base alle sensazioni del paziente che segnala la soglia di percezione dello stimolo e della soglia del dolore.
  • MACCHINARIO TRATTAMENTO LASER
    Il macchinario per la terapia laser utilizza per scopo terapeutico sorgenti di luce laser che, penetrando i tessuti, provoca delle reazioni biochimiche sulla membrana cellulare e all'interno dei mitocondri del paziente. Il macchinario è composto da un corpo macchina centrale e da un braccio con una testina che emette il fascio di luce laser.
  • MACCHINA TAGLIACAVI
    La macchina tagliacavi viene utilizzata saltuariamente per tagliare cavi elettrici e avvolgerli su bobine.
  • MACINA CAFFE'
    Macchina alimentata elettricamente utilizzata per macinare il caffè in chicchi e poterlo dosare negli appositi contenitori destinati ad essere inseriti nella macchina del caffè.
  • MACINA PER RESIDUI DI PRODUZIONE
    Macchinario utilizzato per macinare i residui di plastica che escono dalle macchine per permetterne il recupero come materiale. La macina viene posizionata nei pressi della macchina e collegata, mediante scivoli o robot, alla macchina dalla quale deve ricevere il materiale di risulta. I pezzi, cadendo nella tramoggia, vengono convogliati in un punto dove vengono macinati per riscontro tra alcune braccia ruotanti e un piano di appoggio. Il materiale macinato, cade nella parte inferiore e viene convogliato come alimentazione delle macchine mediante un sistema pneumatico.
  • MAGAZZINO
    All'interno di ambienti di questo tipo, si provvede al semplice stoccaggio temporaneo di materiali destinati alla produzione o alla consegna. Nei locali possono operare mezzi di sollevamento e trasporto per facilitare le operazioni di movimentazione. In questa scheda, vengono considerati esclusivamente i rischi correlabili al solo stazionamento e transito all'interno di questi locali; i rischi correlabili alle attività svolte al loro interno sono riportati nelle specifiche schede di valutazione.
  • MAGAZZINO ANNESSO AL NEGOZIO
    L'area magazzino è situata allo stesso livello dell'area vendita ed è composta da un unico locale a pianta pressochè rettangolare. Il pavimento è in materiale cementizio e le pareti sono intonacate. All'interno del locale, sono stati realizzati dei locali più piccoli dove sono stati posti il WC, l'anti WC e un locale, denominato spogliatoio, utilizzato dai lavoratori per cambiarsi le scarpe e dove sono stati posti gli armadietti utilizzati per il deposito degli effetti personali.
    All'interno del magazzino è stata realizzata una postazione di lavoro per la registrazione dei dati di vendita e per la richiesta di altri prodotti. La postazione è composta da una scrivania su cui è stato sistemato un PC portatile e una stampante laser di piccole dimensioni.
  • MAGAZZINO DI LOGISTICA CON BAIE DI CARICO
    I magazzini di logistica sono ambienti, solitamente di ampia metratura, utilizzati per lo stoccaggio temporaneo di materiale. La disposizione del materiale avviene in aree definite, in parte su scaffalature metalliche. La movimentazione interna delle merci su bancali viene effettuata con l'uso di mezzi specifici che percorrono le corsie definite.
    Nel caso specifico, si tratta di magazzini con baie di carico. In questo caso, il piano del magazzino risulta sopraelevato rispetto allo spazio esterno utilizzato dai mezzi per avvicinarsi all'edificio. Il carico e scarico del materiale dagli automezzi avviene mediante passaggio diretto a livello con i mezzi. In assenza dell'automezzo, la baia di carico viene chiusa.
  • MAGLIO
    Macchinario alimentato elettricamente ed utilizzato per assemblaggio, piegatura o tranciatura di materiale metallico a freddo. Il macchinario prevede un punzone che, scendendo, attua un riscontro sul piano di appoggio del pezzo determinando una pressione tale da provocare la lavorazione richiesta. L'operatore cambia il punzone per la lavorazione, a seconda della tipologia di intervento da eseguire e materiale da lavorare.
  • MAGNETIZZATORE
    Macchina fissa alimentata elettricamente, in cui viene inserito il materiale da magnetizzare nell'apposito alloggiamento e collegato ai dispositivi appositi, avviando quindi il ciclo che ne determinerà la magnetizzazione.
  • MANETTONE PER LUCIDARE
    Macchinario per la lucidatura di superfici di lastre lapidee. Le lastre vengono posizionate sull'apposito piano, quindi levigate per mezzo di disco rotante montato sulla superficie inferiore della lucidatrice montata su braccio mobile.
  • MANOVRA, CONTROLLO E SCARICO DEI REATTORI DI PRODOTTI LIQUIDI
    I reattori sono composti da serbatoi agitati meccanicamente e riscaldati a vapore che passa all'interno della camicia esterna. Gli operatori, agendo sulle diverse valvole dell'impianto, ne determinano il riempimento nelle quantità previste. Dopodichè, si mantiene la miscela all'interno del reattore per il tempo previsto. In questa fase, gli operatori controllano l'andamento dei parametri e provvedono al prelievo di campioni.
    Terminato il tempo richiesto, si provvede allo scarico alla base dei reattori. Lo scarico può avvenire in due modi:
    1) manualmente: l'operatore, usando un carrello elevatore, trasferisce alla base del reattore una pedana di legno con sopra i bidoni da riempire, quindi, usando un tubo snodato, riempie manualmente il singolo bidone;
    2) automaticamente: l'operatore posiziona i bidoni sotto l'impianto di riempimento automatico composto da diverse bocche da cui fuoriesce il liquido.
    Terminato il riempimento, i bidoni vengono chiusi e portati a filmare, quando previsto.
  • Manutenzione del verde
    L’attività di manutenzione del verde viene svolta con l’utilizzo di utensili portatili manuali, alimentati elettricamente od ad aria compressa e l’utilizzo di scale. Questo, espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione, principalmente, delle superfici eventualmente indotta da altri lavoratori che hanno utilizzato le medesime attrezzature.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Destinazione dell’uso degli utensili ad una singola persona, se possibile;
    b) Vietare l’uso degli utensili a più persone contemporaneamente a meno di uso di dispositivi di protezione individuale;
    c) Provvedere alla pulizia e sanificazione delle attrezzature dopo ogni cambio di utilizzatore;
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • MARTELLO DEMOLITORE
    Con il termine martello demolitore si fa riferimento a macchine perforatrici a percussione portatili che lavorano alimentate, generalmente, dall'aria compressa. Viene utilizzato tra l'altro per la frantumazione di rocce o per lavori di perforazione del manto stradale.
  • MASCHIATRICE
    Macchinario alimentato elettricamente che, mediante la rotazione di una punta, determina la filettatura dei fori.
  • MASCHIATRICE ELETTRICA
    Macchina utensile alimentata elettricamente e impiegata per la realizzazione della maschiatura, ovvero della sagomatura esterna di profilati atta a permettere l'avvitamento. Il macchinario presenta una punta che, mediante la rotazione della stessa o del pezzo, determina la realizzazione della scanalatura che forma il filetto.
  • MASCHIATRICE PNEUMATICA
    Macchina utensile ad aria compressa e impiegata per la realizzazione della maschiatura, ovvero della sagomatura esterna di profilati atta a permettere l'avvitamento. Il macchinario presenta una punta che, mediante la rotazione della stessa o del pezzo, determina la realizzazione della scanalatura che forma il filetto.
  • MELT FLOW
    Strumento di analisi finalizzato a determinare il c.d. "melt flow index" ovvero l'indice di fluidità che rappresenta la viscosità di un polimero. L'attrezzatura è composta da una camera calda posta inferiormente; il materiale viene inserito all'interno del foro superiore della camera che, grazie ai suoi 250 °C, ne determina la fusione. Dopodiché, si posizionano degli stantuffi che vengono inseriti anch'essi nel foro superiore della camera; dalla parte inferiore, cade il materiale che viene spinto via dallo stantuffo: tanto maggiore è la massa di polimero che fuoriesce inferiormente, tanto maggiore è l'indice e minore la viscosità del materiale.
  • MEZZO PER LA RACCOLTA RIFIUTI CON CARICO A TERRA
    Veicolo propriamente attrezzato per la raccolta di rifiuti. A prescindere dalla dimensione, che può variare, questi mezzi sono veicoli dotati di sistema per il sollevamento e rovesciamento dei bidoni o dei cassonetti. L'operatore avvicina il mezzo ai bidoni o al cassonetto, quindi scende dal mezzo e provvede alla movimentazione dei cassonetti e dei bidoni e all'aggancio con i sistemi previsti. Dalla pulsantiera, l'operatore avvia il ciclo di sollevamento e rovesciamento del bidone o del cassonetto. Una volta svuotato, il bidone o il cassonetto vengono riportati a terra e riposizionati nell'area originale.
  • MEZZO PER LA RACCOLTA RIFIUTI CON CARICO AUTOMATICO
    Veicolo propriamente attrezzato per la raccolta di rifiuti. A prescindere dalla dimensione, che può variare, questi mezzi sono veicoli dotati di sistema per il sollevamento e rovesciamento dei bidoni o dei cassonetti. L'operatore avvicina il mezzo al cassonetto, quindi attiva il sistema che provvede all'aggancio e al rovesciamento dei cassonetti in automatico.
  • MICROSCOPIO
    Strumento di analisi utilizzato per migliorare la visione di oggetti e componenti eccessivamente piccoli per essere osservati ad occhio nudo. L'attrezzatura, alimentata elettricamente, è composta da lenti atte ad ingrandire il campione.
  • MICROSEGA
    Macchinario alimentato elettricamente e finalizzato al taglio di precisione di materiali. Il macchinario è composto da un corpo unico che, sulla destra, presenta la camera di taglio e sulla sinistra i motori segregati.
    L'oggetto da tagliare viene posizionato all'interno della camera sull'apposito piano, quindi si richiude il portello e avvia il ciclo di taglio.
  • MISCELATORE ORIZZONTALE PER POLVERI
    Macchinario utilizzato per miscelare diverse tipologie di materiale in polvere al fine di ottenere la miscela desiderata in base alla ricetta. Gli ingredienti vengono versati nella tramoggia di carico manualmente rovesciando i sacchi di prodotto su un setaccio. Una volta svuotato parte del sacco, l'operatore fa vibrare il setaccio per far scendere il prodotto bloccando eventuali corpi estranei. All'interno del corpo centrale della macchina, mediante una coclea, la polvere viene miscelata per un certo tempo. Periodicamente si provvede al controllo di qualità aprendo il portello superiore sulla camera di miscelazione, collegata a microinterruttore. Quando la miscela è pronta, si provvede al riempimento del sacco, inserito in uno scatolone preformato, sistemato sotto la bocca di scarico opposta rispetto alla tramoggia di carico. Lo scatolone viene posto su una bilancia e, agendo su una leva, si provvede all'apertura e chiusura della valvola fino al raggiungimento del peso desiderato. Una volta raggiunto il peso previsto, lo scatolone viene trasferito su una pedana vuota e chiuso mediante graffatrice pneumatica. Una volta svuotato il macchinario, questo viene spento, scollegato dall’alimentazione elettrica, agendo sull’interruttore della presa interbloccata cui è collegato, quindi si aspirano i residui di polvere nella tramoggia di carico e nel corpo centrale che possono essere rimasti, utilizzando un aspirapolvere carrellato.
  • MISCELATORE PORTATILE
    Attrezzatura portatile utilizzata per la miscelazione di prodotti. I prodotti vengono versati all'interno di contenitori quindi miscelati immergendo le braccia del miscelatore.
  • MISCELATORE VERTICALE PER LIQUIDI
    Macchinario impiegato per la miscelazione di prodotti liquidi e il loro versamento in cubitainer. L'impianto è composto da un corpo centrale che consta in un serbatoio all'interno del quale ruotano delle pale atte a miscelare il prodotto contenuto. L'operatore riempie il miscelatore di acqua, quindi, agendo sull'apposita valvola, avvia la fuoriuscita di vapore che riscalda l'acqua fino alla temperatura corretta; dopodiché, vengono verstai, nelle quantità necessarie, i prodotti liquidi. Il processo continua per un determinato tempo, dopodiché si provvede allo scarico, collegando il cubitainer di destinazione alla bocca di scarico alla base del miscelatore e aprendo la valvola di scarico. Una volta riempito il cubitainer si provvede all'etichettatura.
  • MISCELATORE VERTICALE PER POLVERI
    Macchinario impiegato per la miscelazione dei prodotti in polvere e il loro successivo insacchettamento. Il macchinario è composto dal miscelatore superiore installato su struttura metallica in modo da risultare sollevato dal pavimento del reparto; alla base del miscelatore è presente una tubatura dotata di valvola a comando manuale per lo svuotamento. L'attività prevede il carico delle polveri all'interno del miscelatore per mezzo di bocche di carico aprendo i portelli di chiusura e rovesciando il sacchetto di prodotto, dopo averlo aperto. Dopdodicé si avvia il miscelatore per un determinato tempo, passato il quale, si provvede all'insaccamento: l'operatore prima forma degli scatoloni di cartone, usando una pinzatrice per chiuderli, quindi inserisce al loro interno un sacchetto trasparente, quindi si posiziona lo scatolone sotto la bocca di scarico, sopra la bilancia; l'operatore, manovrando la manopola della valvola, riempie lo scatolone fino al peso previsto (20-25 kg.). Dopodiché, lo scatolone viene trasferito su pedana e nastrato con l'uso di nastratrice manuale.
  • Misura della temperatura con operatore
    Sebbene la misura della temperatura rappresenti una modalità di contenimento del rischio da contagio, mediante diagnosi tempestiva di eventuali persone sintomatiche, il processo può, esso stesso, rappresentare una potenziale via di contagio:
    a) Contagio tra l’operatore che misura la temperatura e il soggetto a cui viene misurata. Il rischio è determinato dalla vicinanza tra i due;
    b) Contagio tra le persone in coda per la rilevazione della temperatura, tanto più, se si forma affollamento all’interno di locali chiusi.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Indurre i lavoratori all’autodiagnosi a casa;
    b) Scaglionare gli orari di ingresso in azienda;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Misura della temperatura in autodiagnosi
    L'azienda ha deciso di effettuare la misura della temperatura in autodiagnosi, ovvero, mettendo a disposizione un termometro no contact per permettere a chiunque, passando, di misurarsi la febbre. Sebbene la misura della temperatura rappresenti una modalità di contenimento del rischio da contagio, mediante diagnosi tempestiva di eventuali persone sintomatiche, il processo può, esso stesso, rappresentare una potenziale via di contagio legato al contatto con il termometro messo a disposizione.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Indurre i lavoratori all’autodiagnosi a casa;
    b) Scaglionare gli orari di ingresso in azienda;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • MOLA CNC PER LENTI
    Macchinario automatico ad alimentazione elettrica, utilizzato per la molatura a misura delle lenti. L'operatore sistema la lente nell'apposito alloggiamento interno e chiude lo schermo della macchina. Attraverso i sistemi informatici collegati, si invia alla macchina le specifiche del pezzo da realizzare.
  • MOLA FISSA
    Macchina per la levigatura di pezzi composta da due dischi abrasivi che ruotano attorno all’asse grazie alla rotazione impressa loro da un albero. I dischi sono composti da materiale sabbioso avente pezzatura diversa a seconda delle necessità. In alcuni casi, uno dei dischi abrasivi è sostituito da una spazzola.
  • MOLA FISSA CON SPAZZOLE
    Macchinario del tutto simile alla mola fissa, con, al posto di uno o di entrambi i dischi abrasivi, di spazzole per lucidare.
  • MOLETTA PNEUMATICA LUCIDATRICE
    Utensile portatile alimentato ad aria compressa che consente di eseguire attività di finitura su superfici. L'utensile è composto da un corpo centrale, all'interno del quale sono presenti gli organi che determinano la rotazione di un'estremità cui viene agganciato un pezzo con superficie abrasiva, solitamente un disco di ridotte dimensioni.
  • MOLETTA RADIALE ELETTRICA
    Utensile portatile alimentato elettricamente che consente di eseguire attività di finitura. L'utensile è composto da un corpo centrale, all'interno del quale sono presenti gli organi che determinano la rotazione di un albero su cui viene innestato una punta o un disco di ridotte dimensioni con superficie abrasiva.
  • MONOSPAZZOLA
    Macchinario utilizzato per la pulizia dei pavimenti. La pulizia avviene per rotazione della spazzola alla base della macchina. L'operatore la manovra impugnando la maniglia.
  • Montacarichi
    L’uso del montacarichi determina alcuni rischi legati al contagio da contatto e, in presenza di più persone, anche per droplets e aerosol.
  • MONTAGGIO CARROZZERIE
    Attività con la funzione di rimontare sull'autovettura i pezzi che sono stati riparati separatamente o sostituiti completamente. In dettaglio, l'attività prevedele segenti operazioni: Iniezione dei prodotti antiruggine nelle parti scatolari - montaggio delle parti meccaniche - sgrassaggio delle sedi dei vetri - applicazione del primer e del mastice sigillante nelle sedi dei vetri . Montaggio vetri e accessori. In generale, vengono ripristinate le funzioni dei vari elementi dell'autovettura, che erano stati smontati per procedere alla riparazione dei lamierati, quali vetri, fari ed altri accessori con la posa in opera delle rispettive guarnizioni di tenuta. Nel caso di parti scatolate, si procede alla iniezione di prodotti antiruggine ed applicazione del primer e del sigillante.
  • MONTAGGIO E SMONTAGGIO PONTEGGI
    L'operazione prevede il montaggio di ponteggi presso cantieri edili e viene eseguita per lo più con l'uso di attrezzi manuali e, eventualmente avviatori elettrici.
  • MONTAGGIO E SMONTAGGIO SCAFFALI METALLICI
    L'operazione prevede il montaggio e/o lo smontaggio di scaffali metallici installati nel luogo di lavoro. L'attività viene effettuata utilizzando per lo più attrezzi manuali (cacciaviti, palanchini) e utensili elettrici portatili quali l'avvitatore a batteria o elettrico. Per l'ancoraggio a terra o parete degli scaffali, è possibile l'uso di trapano, anche tassellatore. I vari elementi dello scaffale vengono movimentati manualmente. A seconda dell'altezza dello scaffale, per accedere ai diversi punti in altezza può essere necessario l'uso di scale e/o cestelli. I rischi connessi alle attrezzature, comprese scale e cestelli, sono riportati nelle rispettive schede di valutazione.
  • MONTAGGIO E SMONTAGGIO STRUTTURE ESPOSITIVE
    Attività di montaggio di strutture destinate ad ospitare manifestazioni. L'attività viene svolta con l'uso di attrezzature manuali e piccoli utensili elettrici.
  • MONTAGGIO LENTI
    L'attività prevede il montaggio delle lenti nelle montature scelte. Per farlo, l'operatore utilizza appositi adesivi che applica sulla superficie laterale della lente, quindi posiziona la lente nella montatura.
  • MONTAGGIO/SMONTAGGIO RETI ANTIGRANDINE
    Nella stagione primaverile gli addetti si occupano dell'installazione delle reti antigrandine nei piazzali. Le reti, già fissate sulle strutture metalliche, vengono srotolate dagli operatori posti su piattaforme di lavoro elevabili e, successivamente, bloccate alle strutture metalliche.
  • MORSA DA BANCO
    Attrezzo manuale utilizzato per il fissaggio di pezzi da lavorare. La morsa viene ancorata a banchi per mezzo di appositi dispositivi. L'attrezzatura è composta da due parti: una fissa e una scorrevole su slitta; la parte scorrevole viene movimentata agendo su una leva che viene ruotata.
  • MORTASA A CATENA
    Macchinario alimentato elettricamente, utilizzato per praticare fori profilati in materiale quale legno. La realizzazione del foro avviene per discesa di una catena che, ruotando, asporta il materiale realizzando la profilatura rettangolare. L'operatore, posiziona il materiale e lo blocca, quindi avvia il macchinario che scende automaticamente fino all'altezza richiesta.
  • MOSCONE
    Il moscone è un natante a remi anche chiamato pattino, utilizzato per il controllo e soccorso dei bagnanti in mare. Il natante è mosso dal movimento manuale dei remi determinato dal conducente.
  • MOTOCOLTIVATORE
    Il motocoltivatore è una macchina agricola motorizzata per la lavorazione superficiale del terreno. Viene usato particolarmente per la lavorazione (fresatura) di piccoli appezzamenti di terreno nell'orticoltura e nel giardinaggio. L'attrezzatura è alimentata a carburante che viene rabboccato dall'operatore prima dell'inizio dell'utilizzo. L'avvio avviene mediante manopola che l'operatore tira a strappo. Una volta avviato, l'operatore comanda l'attrezzatura usando le maniglie presenti, dove si trovano anche i comandi.
  • MOTOFALCIATRICE UOMO A BORDO
    Mezzo alimentato a carburante utilizzato principalmente per la falciatura dell'erba. L'operatore conduce il mezzo rimanendo seduto sul sedile. Il mezzo è dotato di vari accessori installati nella parte inferiore. Il mezzo è dotato di ruote scanalate per permettere un transito in terreni dissestati.
  • MOTOPOMPA
    Macchinario alimentato a combustibile utilizzato per l'aspirazione e trasferimento di liquidi. L'aspirazione avviene grazie alla rotazione di organi che determinano sbalzi di pressione.
  • MOTOSEGA
    Attrezzatura portatile utilizzata per tagliare il legno. Il taglio avviene per asportazione determinato dalla rotazione di un nastro dentato.
  • MOTOSEGA ELETTRICA
    Attrezzatura portatile utilizzata per tagliare il legno. Il taglio avviene per asportazione determinato dalla rotazione di un nastro dentato.
  • MOTOSPAZZATRICE
    Macchina alimentata elettricamente, dotata di ruote per la movimentazione e di spazzole, posizionate inferiormente, per la pulizia dei pavimenti.
  • MOTOSPAZZATRICE UOMO A BORDO
    Macchina alimentata elettricamente, dotata di ruote per la movimentazione e di spazzole, posizionate inferiormente, per la pulizia dei pavimenti.
  • MOTOTRIVELLA
    Utensile alimentato a combustibile impiegato per realizzare fori nei terreni. Il foro viene realizzato mediante rotazione, attorno ad un asse centrale, di una vite senza fine montata sulla parte inferiore dell'utensile che viene impugnato dall'operatore.
  • MOTOVEICOLO
    I motoveicolo sono mezzi di trasporto su due ruote. Questi veicoli sono alimentati a combustibile liquido, benzina.
  • MOVIMENTAZIONE BARE
    Le bare, una volta chiuse, vengono trasferite a mano fino al veicolo e dal veicolo al luogo del funerale e, infine, della sepoltura. Le operazioni vengono svolte da quattro persone contemporaneamente, situate ai quattro angoli della bara.
  • MOVIMENTAZIONE CASSONETTI RIFIUTI
    L'operazione di movimentazione dei cassonetti della raccolta differenziata consiste nel trasporto dei cassonetti sul marciapiede di fronte all'edificio e il loro riposizionamento all'interno dell'edificio o dell'isola ecologica una volta avvenuta la raccolta da parte del servizio raccolta rifiuti comunale.
  • MOVIMENTAZIONE MANUALE MATERIALE
    Questa attività prevede di movimentare manualmente materiale di diverso come prodotti finiti, semilavorati, ecc.
  • Museo
    L'attività museale prevede la presenza di persone esterne, non controllate dall'organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata, esponendo di conseguenza i lavoratori al contagio.
  • NASTRATRICE MANUALE
    Utensile utilizzato per chiudere con nastro adesivo gli scatoloni. L'utensile viene manipolato dalla maniglia in gomma e contiene, al suo interno, un nastro adesivo. Su un lato è presente una superficie tagliente seghettata, utilizzata per troncare il nastro non necessario.
  • NAVICELLA
    Attrezzatura utilizzata per effettuare lavori in altezza lungo facciata. Il macchinario è composto da un cestello appeso, mediante funi, ad un sistema di argani che permettono la discesa e risalita del cestello stesso. Il corpo centrale della macchina si trova sul tetto dell'edificio e scorre lungo una rotaia installata; l'operatore accede al cestello, aggancia l'imbragatura nell'apoosito punto, quindi comanda il cestello sia per quanto concerne la traslazione orizzontale che quella verticale.
  • NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
    Si considerano, in questa scheda, i rischi non correlabili all'attività svolta dal singolo lavoratore, ma tutti i rischi legati al transito ed allo stazionamento all'interno dei locali.
  • NEGOZIO DI OTTICA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno dei locali adibit alla vendita, laboratorio e optometria.
  • OFFICINA
    L'officina è l'area utilizzata per gli interventi sugli autoveicoli. Le aree di lavoro sono individuate in base alle attrezzature installate (ponti sollevatori ecc.).
  • OLIATORE PNEUMATICO
    Attrezzatura alimentata ad aria compressa e utilizzata per erogare olio lubrificante. L'operatore, mediante manopola, attiva il getto d'aria che provoca la fuoriuscita di olio dall'ugello erogatore.
  • OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO DEI VAGONI
    I lavoratori salgono sui vagoni merci attraverso appositi accessi previsti lungo la banchina. Una volta saliti sul vagone, entrano nei veicoli per iniziare le operazioni di carico e scarico.
  • Organizzazione dei servizi per l'infanzia e adolescenza
    L'organizzazione della struttura, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i ragazzi che per i lavoratori nelle diverse situazioni. Particolare attenzione deve essere prestata ai bambini fra 0 e 6 anni
  • Organizzazione dei soggiorni per minori
    Durante la permanenza all'interno della struttura del soggiorno, vi sono molteplici situazioni di potenziale contagio tra gli utenti da gestire per contenere al massimo l'eventuale diffusione.
  • Organizzazione del bar
    L'organizzazione dell'attività del bar, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
  • Organizzazione della palestra
    L'organizzazione della palestra, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
  • Organizzazione della piscina coperta
    L'organizzazione della piscina, se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
  • Organizzazione dello stabilimento balneare
    L'organizzazione dell'attività dello stabilimento , se efficace, permette di contenere il rischio da contagio sia per i clienti che per i lavoratori nelle diverse situazioni.
    Per farlo, è opportuno ridurre al minimo le situazioni di possibile contagio, adottando processi di ingresso controllato e scaglionato all'interno dello stabilimento e mediante misure di pulizia e sanificazione. Di importanza cruciale, l'attuazione del distanziamento sociale.
  • OSCILLOSCOPIO
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per eseguire test su componenti elettronici e di collegamento. L'attrezzatura, collegata allo strumento da testare, misura il passaggio delle corrente e ne evidenzia graficamente le caratteristiche.
  • Pagamento in cassa
    L’attività in cassa espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti che si recano presso la postazione per il pagamento. La stessa operazione, rappresenta un potenziale rischio per i clienti stessi in caso di formazione di assembramenti di persone.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno del punto vendita;
    b) Ridurre l’assembramento al punto vendita;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Proteggere il lavoratore in cassa;
    e) Pulizia e disinfezione degli strumenti per il pagamento elettronico.
  • PALA CARICATRICE
    Mezzo da cantiere utilizzato per la movimentazione di materiale sciolto, per lo più terreno. Il materiale viene prelevato con l'uso di pala montata frontalmente al mezzo e comandata per mezzo di due braccia semoventi. Una volta caricato il materiale, questo può essere spostato e caricato su camion.
  • PALINATURA
    Attività che prevede l'inserimento di un palo in legno nel terreno, finalizzato alla realizzazione di una recinzione o di una delimitazione. L'operazione può avvenire mediante l'uso di una trivella, per la realizzazione del foro, quindi con l'uso di un martello si provvede ad incastrare il palo nel foro realizzato. In alcuni casi, risulta necessario utilizzare una campana, ovvero uno strumento composto da una testa pesante che, battendo sulla parte superiore del palo ne provoca l'inserimento nel terreno.
  • PARALLELOMETRO ODONTOTECNICO
    In campo dentale l’isoparallelometro è l’attrezzatura che viene utilizzata per la lavorazione di metalli o altri materiali impiegati nella produzione delle protesi. L’utensile impiegato per la lavorazione è la fresa che taglia e/o asporta il materiale. L’isoparallelometro deve lavorare in isodromia (dal greco isos=uguale e dromos=corsa) ossia deve essere in grado di percorrere traiettorie in modo uguale e quindi realizzare pareti parallele.
  • PARANCO A BANDIERA
    Il paranco è un apparecchio di sollevamento costituito da un motore elevatore e dalla relativa struttura di supporto. Il paranco a bandiera utilizza un supporto snodato che consente la rotazione dell’elevatore attorno ad un asse verticale, favorendone l’utilizzo in ambienti ristretti, per sollevare carichi di modeste entità.
  • PARRUCCHIERE
    Si riportano in questa scheda i rischi correlati al transito e allo stazionamento all'interno dell'ambiente di lavoro, a prescindere dall'attività svolta.
  • PC PORTATILE
    Personal computer composto da un unico blocco con tastiera e schermo. Le due parti sono pieghevoli per poter rendere l'oggetto trasportabile.
  • PEDANA RUOTABILE
    Attrezzatura fissa, alimentata elettricamente, utilizzata per far ruotare in maniera temporizzata il piano di lavoro e gli scatoloni sopra caricati in modo da determinare il riempimento di tutti gli scatoloni sopra posizionati, riducendo la necessità, da parte dell'operatore di dover sostituire gli scatoloni quando sono pieni.
  • PELAPATATE ELETTRICO
    Il pelapatate elettrico è un macchinario, alimentato elettricamente, che provvede a rimuovere dalle patate la buccia. Il tutto avviene in maniera automatica. L'operatore versa le patate all'interno della c.d. "pentola" all'interno della quale la superficie laterale è abrasiva. Mediante un flusso di acqua, si ha la rotazione delle patate che, a contatto con la superficie laterale, perdono la buccia.
  • PIALLATRICE FISSA
    Macchinario elettrico utilizzato per la levigatura di superfici di materiali. Il macchinario è composto da un piano orizzontale rettilineo, al centro del quale vi è uno spazio occupato da un albero che ruota su asse orizzontale. L'albero, avente superficie abrasiva, ruotando pialla la superficie del pezzo rivolta verso il basso. Il pezzo è mosso direttamente dall'operatore.
  • PIASTRA PER TOAST
    Macchina elettrica per la cottura dei toast e dei panini. Il macchinario è composto da due piastre tra le quali vengono inseriti i toast o i panini, quindi si abbassa la piastra superiore fino a toccare il cibo. La resistenza interna determina il riscaldo delle piastre e la cottura dei toast o dei panini.
  • PIATTAFORMA DI LAVORO ELEVABILE A PANTOGRAFO SENZA STABILIZZATORI
    Mezzo composto da una piattaforma delimitata mediante parapetto e accesso permesso in una specifica sezione dello stesso. Il mezzo, mobile mediante quattro ruote, permette il sollevamento della piattaforma mediante un sistema meccanico e idraulico.
  • PIAZZALE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui possono essere esposte le persone nel transitare e stazionare nelle aree esterne del piazzale, a prescindere dalla specifica attività di lavoro svolta.
  • PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE
    Rientrano in questa categoria gli interventi di minuta manutenzione tra cui incollaggio pezzi, sbloccaggio e lubrificazione. Questi interventi vengono effettuati con frequenza estremamente ridotta.
  • PIEGAFERRI A CESOIA COMBINATA
    Macchinario utilizzato per il taglio e la piegatura di ferri di armature
  • PIEGAINCOLLA
    Macchinario automatico, alimentato elettricamente, utilizzato per la piegatura e incollatura automatica di prodotti cartotecnici. Il macchinario è composto da un nastro lungo il quale vengono fatti scorrere i semilavorati; grazie a guide e supporti, opportunamente posizionati e regolati, il semilavorato viene piegato fino ad assumere la forma prevista. Alcune linee sono dotate anche di un sistema di riscaldo per determinare la fusione della colla applicata oppure di applicazione di colla a caldo, prelevata direttamente dai bidoni, e, mediante piegatura, l'incollatura di lembi.
    Le linee sono anche collegate all'impianto dell'aria compressa utilizzata per le operazioni di sollevamento mediante ventose ad aria.
    I lavoratori addetti alla macchina si occupano del carico dei semilavorati e allo scarico del materiale finito. Il carico prevede il prelievo dal bancale di un certo numero di pezzi e l'inserimento nell'apposito alloggiamento di carico dal quale la macchina preleva i pezzi per la lavorazione.
    A fine linee, un altro operatore, preleva i pezzi, effettua un controllo visivo e li inserisce nella scatola. A seconda del tipo di linea, la scatola può venire chiusa a mano, nastrata mediante nastratrice automatica o inviata tal quale.
    All'interno di questa scheda non vengono considerate le attività di attrezzaggio della linea propedeutiche alla produzione; i rischi connessi a questa attività vengono valutati nella specifica scheda.
  • PIEGATUBI
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per ottenere la curvatura di tubi metallici. Il macchinario presenta un piano di lavoro con la centro un cilindro; l'operatore posiziona il tubo rettilineo collegandolo alle guide, quindi attiva la macchina che, per rotazione del disco centrale, determina la deformazione a freddo del tubo.
  • PISCINA ESTERNA
    Si riportano in questa scheda i rischi correlabili allo stazionamento e transito nei pressi delle vasche, esterne, a prescindere dalle effettive attività svolte.
  • PISCINA INTERNA
    Si riportano in questa scheda i rischi correlabili allo stazionamento e transito nei pressi delle vasche, esterne, a prescindere dalle effettive attività svolte.
  • PISTOLA PER COLLA A CALDO
    Attrezzo alimentato elettricamente, che viene utilizzato per applicare la colla su superfici per il loro incollaggio. La colla, sotto forma di cilindro, viene inserita nella pistola che provvede al risaldo e alla fusione, quindi alla fuoriuscita dal beccuccio anteriore.
  • PISTOLA PER SILICONE PNEUMATICA
    Attrezzatura alimentata ad aria compressa per l'applicazione di silicone su superfici. All'interno dell'attrezzatura viene caricato il silicone in pasta o cartucce; l'applicazione avviene mediante erogatore comandato da leva.
  • PLANETARIA
    Macchinario utilizzato all'interno delle pasticcerie e panetterie, con la funzione di impastatrice, sbattitore e frusta per la preparazione di impasti e dolciumi. Più notoriamente considerata robot da cucina per eccellenza funziona elettricamente ed è costituita da un involucro in acciaio inox al cui termine si possono attaccare i diversi componenti per le diverse funzioni (frusta, impastatrice, ecc…)
  • PLASTIFICATRICE AUTOBOND
    Macchinari utilizzati per la plastificazione. I macchinari sono a funzionamento automatico e prevedono, da parte dei lavoratori, solo interventi di carico e scarico del materiale e di disinceppamento.
  • PLOTTER PER CORDONATURA E TAGLIO
    Macchinario fisso, alimentato elettricamente, utilizzato per la stampa e il taglio di prodotti cartotecnici. Il macchinario è composto da un piano di lavoro, sul quale viene posizionato il foglio, sul quale scorre una navicella collegata a braccia che ne determinano la traslazione sull'intera estensione del banco. Sulla testa vengono montati gli accessori per stampare o tagliare.
  • PLOTTER PER STAMPA E TAGLIO FOGLI
    Macchinario fisso, alimentato elettricamente, utilizzato per la stampa e il taglio di prodotti cartotecnici. Il macchinario è composto da un piano di lavoro, sul quale viene posizionato il foglio, sul quale scorre una navicella collegata a braccia che ne determinano la traslazione sull'intera estensione del banco. Sulla testa vengono montati gli accessori per stampare o tagliare.
  • PONTE SOLLEVATORE A PANTOGRAFO
    Ponte utilizzato per il sollevamento, dotato di braccia incrociate che, ruotando, attuano il sollevamento.
  • PONTE SOLLEVATORE DUE COLONNE
    Attrezzatura utilizzata pe il sollevamento dei veicoli, dotati di due colonne; ad ogni colonna sono collegate due braccia con, all'estremità, dei dispositivi su cui appoggiare il veicolo. Le braccia, sollevando il veicolo fino all'altezza desiderata.
  • PONTE SOLLEVATORE QUATTRO COLONNE
    Attrezzatura utilizzata pe ril sollevamento dei veicoli, dotata di quattro colonne a cui è collegato un piano. Il piano, su cui viene caricato il veicolo, viene sollevato fino all'altezza desiderata.
  • Postazione con videoterminale
    L’attività con l’uso attrezzature di munite di videoterminali richiedono il contatto manuale con le stesse esponendo i lavoratori al rischio di contagio, in particolar modo se le stesse attrezzature vengono utilizzate da persone diverse. Analogamente, la presenza di più persone all’interno di uno stesso locale, possono essere fonte di potenziale contagio.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) pulizia e sanificazione autonoma della propria postazione;
    b) rispetto delle distanze di sicurezza.
  • Postazione di call center
    L'attività di call center prevede lo stazionamento all'interno di open space dove sono sistemate le postazioni di lavoro, usando personal computer e le attrezzature collegate; il collegamento con gli utenti avviene mediante cuffie con microfono. Analogamente, la presenza di più persone all'interno di uno stesso locale, possono essere fonte di potenziale contagio.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) pulizia e sanificazione autonoma della propria postazione e uso personale delle cuffie;
    b) rispetto delle distanze di sicurezza.
  • PRELIEVO
    I prelevatori si occupano di effettuare i prelievi di sangue ai clienti del laboratorio.
  • PREPARAZIONE COCKTAIL
    I baristi si occupano della preparazione dei cocktail miscelando le bevande alcoliche ed analcoliche presenti presso il bar e le somministrano ai clienti del locale.
  • PREPARAZIONE DEI BANCALI
    La preparazione dei bancali prevede il prelievo di colli dalle linee, dagli scaffali o da altri bancali, per andare a formare bancali nuovi. I bancali vengono realizzati partendo da una pedana e sistemandoci sopra i colli in base alle dimensioni, forme e caratteristiche dei colli. Una volta terminato il bancale, questo può essere filmato; per i rischi connessi a questa attività si rimanda alla scheda specifica.
  • PREPARAZIONE DEI COLORI PER LA STAMPA
    L'attività prevede il prelievo dei bidoni di vernice dal magazzino e il trasferimento nel laboratorio colore. All'interno, si provvede a prelevare il quantitativo di colore necessario per ognuno e versarlo in un apposito contenitore in base alla ricetta. Dopodiché, si procede alla miscelazione con l'uso di miscelatore a colonna.
  • PRESSA MANUALE ORIZZONTALE
    Pressa ad azionamento manuale e sistema idraulico, utilizzata per assemblaggio di cuscinetti.
  • PRESSA PER PIANTAGGIO INSERTI
    Macchinario alimentato elettricamente ed utilizzato per piantaggio a freddo di inserti in lamiere. Il macchinario prevede un punzone che, scendendo, attua un riscontro sul piano di appoggio del pezzo determinando il piantaggio dell'inserto precedentemente posizionato. L'operatore posiziona l'inserto nella lamiera, nell'apposito alloggiamento predisposto, posiziona la lamiera in modo che il punzone sia verticale all'inserto, quindi allontana le mani e attiva la discesa del punzone con comando a pedale.
    Sul punzone, è presente sensore atto a individuare eventuali ostacoli (es. dita) arrestandone il funzionamento.
  • PRESSA PER STAMPAGGIO LAMIERE
    Macchinario utilizzato per lo stampaggio di materiale metallico, in particolare lamiere. Il macchinario è composto da due superfici, una fissa in basso e una mobile, superiore, che ha un movimento verticale. All'interno della macchina, sia in basso che in alto, vengono posizionati gli stampi realizzati in modo tale da imprimere una determinata forma al materiale interposto. L'operatore provvede a caricare, all'interno del macchinario, la lamiera in posizione orizzontale e avviare il ciclo che determina la discesa della parte superiore che, per riscontro con quella sottostante, determina la modellazione del materiale. Terminata l'operazione, si preleva il materiale e si ricomincia il ciclo.
  • PRESSA PER STAMPAGGIO PLASTICA A INIEZIONE
    Macchinario impiegato per la produzione di pezzi in plastica. Il macchinario viene alimentato con la plastica (sottoforma di granuli) che viene fusa per mezzo di riscaldamento elettrico, quindi viene iniettata in pressione all'interno di un apposito stampo composto da due elementi. Al termine dell'iniezione, un pezzo dello stampo si allontana e i pezzi realizzati cadono e fuoriescono dalla macchina.
  • PRESSA PIEGATRICE
    Macchina fissa composta da due lame, di cui la superiore mobile, in cui vengono inseriti dei pezzi atti a definire la piegatura che si intende ottenere. La piegatura avviene quando la lama superiore, abbassandosi si contrappone con forza a quella inferiore (fissa) comprimendo e deformando il materiale in lavorazione posto tra le due.
  • PRESSATUBI IDRAULICA
    Macchinario per la deformazione a freddo di tubi.
  • PRESSETTA IDRAULICA MANUALE
    Attrezzatura utilizzata per agganciare pezzi diversi mediante pressione. La macchina funziona per pressione ottenuta mediante olio all'interno di pistone; i pezzi da agganciare vengono posizionati su una base, quindi l'operatore, agendo su una leva, determina la discesa del punzone, provocando l’aggancio dei pezzi.
  • PRESSETTA PER ASSEMBLAGGIO
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per agganciare pezzi diversi mediante. La macchina funziona per pressione; i pezzi da agganciare vengono posizionati su una base, quindi si avvia il ciclo che, mediante discesa del punzone, provoca l’aggancio dei pezzi.
  • PROVA DI RUMOROSITÀ DEI VARIATORI E CORTOCIRCUITO BOBINE
    L'operazione serve a verificare alcuni parametri di funzionamento dei variatori e delle bobine. Questa viene seguita all'interno di un'apposita cabina di provainsonorizzata. Il materiale da testare viene portato all'interno su un apposito carrello. Una volta all'interno, le bobine vengono collegate al variatore dopodiché l'operatore esce dalla cabina e inizia l'alimentazione aumentando dall'esterno la tensione di alimentazione. Controllando l'aumento dell'amperaggio è possibile individuare eventuali condizioni di guasto. Arrivata alla tensione nominale, si procede alla misurazione del rumore emesso.
  • PULIZIA ANNUALE DELLE LINEE DI STAMPA
    Una volta l'anno, si procede alla pulizia profonda delle macchine per la stampa.
    L'attività, effettuata a macchina ferma e non alimentata, prevede questi interventi:
    1. pulizia dei rulli: si smontano e si sollevano in due ai lati degli stessi per spostarli su una pedana in legno tenuta con un carrello elevatore ad altezza della ringhiera. I cilindri vengono posizionati su rastrelliera e puliti singolarmente con straccio imbevuto di detergente. Se usurati, si sostituiscono i cuscinetti. Mentre un paio di operatori puliscono i rulli, vengono pulite le spalle che accolgono i rulli rimanendo all'esterno della macchina. Ad anni alterni, si procede anche alla sostituzione dei rulli, estraendoli e smontandoli per sostituirli e, in quel caso non si fa la pulizia. Si prepara una pedana con la sezione dei rulli, quindi si porta sul piano con i carrelli elevatori e a mano;
    2. pulizia delle pinze della macchina: si puliscono in base al tipo di sporcizia con acqua, prima, e detergente, dopo se necessario;
    3. pulizia delle calotte dei cilindri porta cauciu e porta lastre;
    4. pulizia dei cilindri di pressione da fuori macchina;
    5. pulizia del mettifoglio mediante soffiaggio oppure aspirazione della polvere. L'operatore deve entrare nella zona di carico;
    6. pulizia del gruppo di stampa: questi vengono puliti direttamente sulla macchina;
    7. pulizia del gruppo vernice per rimuovere la vernice secca;
    8. pulizia dell'uscita della macchina: si accede all'interno della macchina per aspirare le polveri di carta, antiscartino ecc. Questa attività viene fatta in collaborazione con la manutenzione;
    9. sostituzione o pulizia dei filtri della macchina: la pulizia viene fatta manualmente per sbattere e poi si soffia con aria compressa in esterno;
    10. pulizie generali esterne.
  • PULIZIA DEI LOCALI
    La pulizia dei locali viene eseguita con l’utilizzo di attrezzatura manuale quali scope e stracci e con l’uso di prodotti chimici specifici per la pulizia.
  • PULIZIA DEI LOCALI E DELLE CAMERE
    Durante la pulizia dei locali, non si possono escludere contatti con agenti biologici pericolosi, in particolare, nella pulizia dei servizi igienici e nella rimozione della biancheria.
    Tipologia di esposizione: esposizione potenziale
    Coltura: non prevista.
    Manipolazione: non prevista.
    Immagazzinamento: non previsto.
    Trasporto: non previsto.
    Eliminazione e trattamento dei rifiuti: durante lo svuotamento dei cestini delle camere non si può escludere il contatto con materiale infetto.
    Manutenzione e pulizia: non prevista.
  • Pulizia della propria postazione
    L’attività con attrezzature di lavoro che richiedono il contatto manuale con le stesse espone i lavoratori al rischio di contagio, in particolar modo se le stesse attrezzature vengono utilizzate da persone diverse.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Adozione di procedure di pulizia e sanificazione autonoma della propria postazione;
    b) Fornitura di adeguati DPI;
    c) Fornitura di adeguati prodotti per la pulizia e sanificazione autonoma.
  • Pulizia delle parti comuni
    L’azienda provvede alla pulizia delle aree comuni quali corridoi, scale, ascensori, ingressi. Questa attività potrebbe determinare l’esposizione a materiale contaminato, per lo più, rimasto sulle superfici. Non si escludono anche le altre vie di esposizione qualora, all'interno delle parti comuni, si dovessero formare assembramenti di persone.
  • Pulizia di appartamenti e camere
    L'azienda provvede alla pulizia degli alloggi o delle camere occupate dagli utenti. Questa attività, richiedendo l’accesso agli alloggi o delle camere degli utenti, espone l’operatore incaricato della pulizia, al rischio di entrare in contatto con materiale o ambiente contaminato.
  • PUNTATRICE VERTICALE
    Macchinario fisso utilizzato per la realizzazione di saldature puntuali in materiali metallici. Il macchinario è composto da due braccia, collegate ad una struttura verticale appoggiata a terra, all'estremità dei quali si trovano gli elettrodi della saldatura. L'operatore posiziona i materiali da unire, tra i due elettrodi, quindi avvia la macchina: le braccia, ruotando, si avvicinano fino a toccare il materiale. A questo punto si sprigiona l'arco che, mediante aumento della temperatura, determina la fusione e saldatura dei materiali nel solo punto di contatto. Dopodiché, le braccia si allargano e viene rimosso il materiale saldato. Periodicamente, si procede alla sostituzione dell'elettrodo mediante chiave; dopodichè si provvede alla limatura affinché gli stessi combacino tra di loro. Può anche capitare la necessità di dover sostituire il porta elettrodo.
  • PUNZONATRE MECCANICA PORTATILE
    Utensile montato su carrello, utilizzato per punzonare lamiere. Prima di tutto si pratica un foro della dimensione necessaria, quindi si monta la punta adatta al punzone e si attiva il meccanismo che determina lo schiacciamento del punzone e la foratura della lamiera nella forma desiderata.
  • PUNZONATRICE
    Macchina per la foratura di lastre. La macchina è a funzionamento automatico. Il lavoratore provvede al carico della lastra sul piano di appoggio che, quindi, viene automaticamente movimentata per essere punzonata.
  • RABBOCCATORE DI OLIO
    Attrezzatura utilizzata per rabboccare l'olio nelle macchine. E' composta da una bombola contenente l'olio. Attraverso un sistema di pompaggio manuale, si eroga l'olio al termine di un tubo. L'operatore inserisce l'estremità del tubo nel foro di versamento dell'olio e pompa l'olio fuori dalla bombola.
  • RACCOLTA DI RIFIUTI INGOMBRANTI
    L'operazione prevede il prelievo di rifiuti ingombranti, per lo più elettrodomestici, presso i clienti. L'operazione viene svolta con l'uso di carrello manuale e prevede il trasferimento dell'oggetto fin sulla pedana del mezzo.
  • RACCOLTA MANUALE DI CONTENITORI PER LA RACCOLTA DI PILE E FARMACI
    L'operazione prevede il prelievo, nei punti in cui sono stati posizionati, dei contenitori all'interno dei quali vengono gettati i farmaci scaduti e le pile esauste.
  • RACCOLTA MANUALE DI RIFIUTI NELLE AREE MERCATALI
    L'operazione prevede la separazione dei rifiuti e il posizionamento in cumuli o all'interno dei relativi cassonetti in base alla tipologia di materiale. L'attività è prettamente manuale.
  • RACCOLTA RIFIUTI A TERRA
    L'attività può essere scolta nei diversi contesti di lavoro e prevede attività manuali o con l'uso di attrezzi semplici. L'operazione riguarda la raccolta di rifiuti a terra che vengono inseriti all'interno di un sacchetto che viene, a sua volta, gettato sul mezzo o in un cassonetto. I rifiuti raccolti sono, per lo più, di piccola dimensione.
  • RAMPA MOBILE DI CARICO
    La rampa di carico è una macchina realizzata per permettere un sicuro e veloce carico e scarico dei container e di autoarticolati. Le caratteristiche progettuali e tecniche facilitano l'uso dea parte dell'operatore.
    La rampa si compone dei seguenti elementi:
    - piano di carico, inclinato, dotato di corrimano laterale e battiruota;
    - piedi telescopici anteriori per il posizionamento;
    - carrello fisso sulla rampa con ruote per la movimentazione;
    - cilindri idraulici per il sollevamento della parte anteriore della rampa;
    - pompa manuale idraulica per l'azionamento dei cilindri;
    - supporti fissi con perno su parte posteriore della rampa per la movimentazione;
    - catene di ancoraggio al mezzo.
  • RAMPA MOBILE DI CARICO
    La rampa di carico è una macchina realizzata per permettere un sicuro e veloce carico e scarico dei container e di autoarticolati. Le caratteristiche progettuali e tecniche facilitano l'uso dea parte dell'operatore.
    La rampa si compone dei seguenti elementi:
    - piano di carico, inclinato, dotato di corrimano laterale e battiruota;
    - piedi telescopici anteriori per il posizionamento;
    - carrello fisso sulla rampa con ruote per la movimentazione;
    - cilindri idraulici per il sollevamento della parte anteriore della rampa;
    - pompa manuale idraulica per l'azionamento dei cilindri;
    - supporti fissi con perno su parte posteriore della rampa per la movimentazione;
    - catene di ancoraggio al mezzo.
  • RAPPORTI CON I CLIENTI
    Il raffrontarsi con clienti può essere fonte di rischio sia psicologico che fisico.
  • RAPPORTI DIRETTI CON ESTERNI
    L’attività prevede il contatto diretto con esterni all’organizzazione quali:
    1. Clienti/visitatori;
    2. Fornitori di beni e servizi;
    3. Appaltatori.
    Tipologia di esposizione: esposizione potenziale
    Coltura: non prevista.
    Manipolazione: non prevista.
    Immagazzinamento: non previsto.
    Trasporto: non previsto.
    Eliminazione e trattamento dei rifiuti: non previsto.
    Manutenzione e pulizia: non prevista.
  • RAPPORTO CON CLIENTI E UTENTI
    il lavoratore interagisce, in presenza, con le persone che accedono ai luoghi di lavoro e che, potenzialmente, potrebbero portare malattie infettive.
    Tipologia di esposizione: esposizione potenziale
    Coltura: non prevista.
    Manipolazione: non prevista.
    Immagazzinamento: non previsto.
    Trasporto: non previsto.
    Eliminazione e trattamento dei rifiuti: non previsto.
    Manutenzione e pulizia: durante la pulizia e manutenzione dell’impianto idrico e di condizionamento dei locali il personale manutentivo può esporsi a questo rischio.
  • Reception
    Il presidio in reception, determina un rischio legato all'interazione con altri lavoratori che transitano dal locale o da esterni che vi accedono:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o emessi da altre persone che passano dall'area;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, banconi ecc.;
    3. Affollamento del locale.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all'area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • RECEPTION
    Si riportano di seguito i rischi correlati al transito e stazionamento all'interno delle aree adibite ad accoglienza clienti. Al loro interno vengono svolte attività di carattere impiegatizio con l'uso di attrezzature munite di videoterminali e viene curata l'accoglienza clienti. Non vengono considerati i rischi specifici legati all'attività svolta dal singolo operatore, riportati invece nelle schede di attività.
  • Refettorio
    L’utilizzo e la permanenza nel refettorio determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, pulsantiere, frigo e forno;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all'area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.;
  • REFETTORIO SCUOLA D'INFANZIA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi a cui sono esposti i lavoratori quando accedono, transitano o stazionano all'interno dell'area ristorazione della scuola d'infanzia. I rischi correlati alla specifica attività svolta sono riportati nella scheda relativa all'attività svolta.
    Il locale è unico ed è caratterizzato da pavimento omogeneo facilmente lavabile e pareti intonacate di colore chiaro. All'interno dell'area vengono posizionati i tavolini e le sedie dove trovano posto i bambini.
  • REGETTATRICE AUTOMATICA
    Macchina fissa alimentata elettricamente in cui il materiale sui bancali, una volta terminati, vengono assicurati utilizzando reggette, ovvero strisce in materiale plastico. Le reggette vengono chiuse attraverso una saldatura termica.
  • REGGETTATATRICE
    Il materiale sui bancali, una volta terminati, vengono assicurati utilizzando reggette, ovvero strisce in materiale plastico. Le reggette, vengono assicurate con l’uso di apposito attrezzo manuale o pneumatico che tende la reggia e unisce i due lembi.
  • REGISTRATORE DI CASSA
    Attrezzatura utilizzata per l'emissione di scontrini fiscali. L'attrezzatura è alimentata elettricamente mediante collegamento all'impianto. Gli scontrini vengono stampati su carta termica o tradizionale, mediante stampante interna o esterna.
  • REGISTRATORE DI CASSA CON LETTORE DI CODICE A BARRE DA TAVOLO
    Attrezzatura utilizzata per il calcolo del costo complessivo dei prodotti acquistati dal cliente. L'operatore alla cassa preleva l'oggetto e lo passa di fronte al lettore di codice a barre situato sul piano. Il lettore, se rileva un oggetto nelle vicinanze, si attiva e, mediante un laser, legge il codice a barre e invia al registratore i dati del prodotto. Dopo aver passato tutti gli oggetti, l'operatore preme il tasto di termine e il registratore emette lo scontrino con il costo complessivo.
  • REPARTO FINITURA IN AZIENDA CARTOTECNICA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno delle aree adibite alla finitura dei prodotti cartotecnici.
  • REPARTO FUSTELLATURA E PIEGA INCOLLA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno delle aree adibite alla fustellatura e alla piega incolla. All'interno dell'area si trovano le linee della piegaincolla, le aree per le lavorazioni manuali e le fustellatrici.
  • REPARTO LIQUIDI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili allo stazionamento, transito e lavoro nei locali del reparto in oggetto.
  • REPARTO MISCELAZIONE COLORANTI
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno del reparto di miscelazione dei coloranti, a prescindere dalla specifica attività svolta dalla persona.
  • REPARTO POLVERI
    All'interno del reparto polveri vengono svolte le attività di carico, scarico e controllo dell'impianto di miscelazione e confezionamento. In questa scheda, vengono riportati i rischi associati allo stazionamento nei locali a prescindere dalla specifica attività di lavoro svolta.
  • REPARTO PRODUTTIVO
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno delle aree adibite alla produzione.
  • REPARTO STAMPA
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlati al transito e stazionamento all'interno del reparto stampa.
  • RETTIFICA SENZA CENTRI
    Macchina automatica per la rettifica di superfici metalliche. I pezzi vengono caricati nell'apposito alloggiamento, quindi si attiva il ciclo di lavoro che prevede la lavorazione dei pezzi con l'utilizzo di apposite punte.
  • RIBALTATORE
    Macchinario fisso con organi a forza pneumatica che permette di ruotare i regolatori per poter svolgere le diverse attività di assemblaggio senza sforzi fisici eccessivi. L'operatore inserisce il regolatore all'interno dell'alloggiamento previsto, quindi, ruotando i volanti, determina la chiusura delle estremità e il blocco del pezzo, in modo da poterlo ruotare in sicurezza. La salita e la discesa del pezzo è attuata mediante impianto pneumatico comandato dal quadro.
  • Rientri temporanei in azienda
    In alcune situazioni, può essere necessario rientrare in azienda dalla sospensione o dal lavoro in smart working. Questo processo, se non correttamente gestito, potrebbe rappresentare un potenziale rischio di contagio portato dal lavoratore o al quale il lavoratore potenzialmente potrebbe esporsi. Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Scaglionare i giorni e orari di accesso in azienda, per ridurre il possibile contatto tra persone;
    b) Separare i flussi di chi accede temporaneamente all'azienda da chi vi opera stabilmente;
    d) Sospendere la timbratura con sistemi meccanici ma prevedere sistemi automatici di rilevazione degli ingressi o usare solo sistemi contactless, che non richiedano di toccare superfici potenzialmente contaminate;
    e) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare e, in particolare, di non abbandonare il locale prima di aver controllato la temperatura corporea e di non accedere all'azienda in presenza di sintomi influenzali.
  • RIMOZIONE MANUALE DEI RESIDUI DI PLASTICA DAI COMPONENTI
    Su alcuni componenti dei macchinari per lo stampaggio ad iniezione di plastica, si fermano dei residui di materiale a causa del raffreddamento. Questi residui, in occasione di cambi di produzione, devono essere rimossi al fine di evitare la contaminazione o imperfezioni nella successiva produzione.
    Per farlo, gli operatori riscaldano i residui sul materiale mediante termosoffiatore quindi si procede alla rimozione mediante cutter
  • RIMOZIONE PROTEZIONI E PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE SUI VEICOLI
    Sugli autoveicoli sono presenti elementi protettivi quali pellicole, ripari in gommapiuma, ecc... che gli operatori devono rimuovere prima del lavaggio o della vendita dei veicoli. Periodicamente gli operatori svolgono inoltre operazioni di controllo della pressione dei pneumatici, di inserimento di tappetini e componenti optional, alzata dei tergicristalli, ecc...
  • Ripristino dell’alimentazione elettrica
    La presente procedura va attuata in tutti i casi di interruzione involontaria dell’alimentazione elettrica.
  • Riunioni
    Lo svolgimento di riunioni in presenza comporta la convivenza di persone nello stesso ambiente, determinando potenziali assembramenti. Sono fattori di rischio:
    1. Ingresso passando attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Permanenza per tempi prolungati di persone in ambienti di ridotte dimensioni o con scarsa ventilazione;
    3. Formazione di code all’interno dei locali chiusi;
    4. Contatto con maniglie, sedie, tavoli, penne, fogli da parte dei diversi lavoratori.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Regolamentare gli accessi con un numero di persone proporzionale alle dimensioni delle sale;
    b) Garantire adeguata areazione dei locali;
    c) Garantire la presenza di soluzioni igienizzanti e favorire la frequente pulizia dei locali;
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • RIUNITO ODONTOIATRICO
    Il riunito rappresenta il cuore dello studio odontoiatrico, attorno al quale si svolge tutta l’attività del dentista. È costituito da una poltrona, su cui si accomoda il paziente, dotata di uno schienale reclinabile che, consentendo all’operatore il posizionamento del paziente in diverse posizioni, facilita l’esecuzione delle terapie. Intorno alla poltrona odontoiatrica si possono identificare delle
    aree o lati:
    - lato operatore ovvero Il lato in cui si posiziona l’odontoiatra: per gli operatori destrimani il lato destro (rispetto alla testa del paziente), per i mancini il sinistro.
    -lato assistente ovvero opposto al lato operatore, è quello in cui si posiziona l’assistente.
  • ROBOT DA CUCINA
    Macchina alimentata elettricamente utilizzata per impastare, amalgamare, tritare e sminuzzare gli ingredienti. Si compone di una base, una planetaria ed accessori quali ganci, fruste e sbattitori.
  • RUGOSIMETRO
    Strumento analitico per la determinazione della rugosità delle superfici. L'attrezzatura è composta da una base alimentata elettricamente a cui è collegato il sensore comporto da un corpo esterno collegato alla base mediante cavo; alla base del sensore è presente un sistema atto a rilevare la rugosità delle superfici.
  • RULLO COMPATTATORE
    Macchinario mobile utilizzato per la compattazione del battuto e del conglomerato bituminoso. L'effetto si ottiene per pressione esercitata dal rullo rotante. L'operatore staziona a bordo.
  • SABBIATRICE
    Macchinario fisso che, grazie all'azione dell'aria compressa, determina la lucidatura di superfici, ottenuta grazie ad oggetti metallici o in pietra che, passando sul materiale ne provoca la levigatura.
  • Sabbiatrice fissa
    Macchinario fisso utilizzato per la levigatura di pezzi metallici. Il macchinario si basa sulla proiezioni di particelle abrasive che, colpendo il pezzo, ne asportano parte della superficie determinandone una sostanziale levigatura. La proiezione avviene per mezzo di una pistola ad aria compressa. Sia il pezzo da lavorare che la pistola si trovano all'interno di una camera chiusa con un portello trasparente sulla parte superiore e due fori con guanti che permettono all'operatore di maneggiare il pezzo e la pistola d'aria pur restando all'esterno.
  • Sala registrazioni
    L’utilizzo e la permanenza nella sala per effettuare le registrazioni determina un rischio di esposizione a Coronavirus per:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo attrezzature e postazioni specifiche
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all'area e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica;
    Viene inoltre richiesto alle persone esterne all'azienda la condivisione dei comportamenti da tenere durante la permanenza in sede; la presenza di personale proveniente dall’esterno, non controllato dall’organizzazione aziendale e in contatto con molte persone diverse nell’arco della giornata espone i lavoratori al contagio. Inoltre, la necessità di manipolare oggetti precedentemente toccati da altri, espone coloro che ricevono tali oggetti al rischio.
  • SALA RISTORANTE
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi correlabili al transito e stazionamento all'interno delle aree adibite al servizio dei clienti.
  • SALDATORE LASER
    La Saldatura laser è una tecnica di saldatura usata per unire multipli pezzi di metallo con l'uso di un laser. Il raggio fornisce un sorgente concentrata di calore, che consente una saldatura sottile e profonda, e un alto rapporto di saldatura.
  • SALDATRICE AD ARCO
    Processo per l’unione di diverse parti metalliche ottenuta mediante la fusione di un metallo di apporto grazie l’elevata temperatura raggiunta per resistenza elettrica.
  • SALDATRICE A IDROGENO
    Macchina alimentata elettricamente e utilizzata per effettuare piccoli punti di saldatura. La miscela di idrogeno e ossigeno, che bruciando determina la saldatura, si genera dal macchinario per reazione chimica di potassa. Sulla superficie, il macchinario applica automaticamente un disossidante per garantire la buona riuscita della saldatura ed evitare l'ossidazione del materiale e la conseguente scarsa tenuta.
  • SALDATRICE A SCARICA CAPACITIVA
    Impianto per la saldatura di componenti. L'operatore posiziona la base e inserisce il pezzo da saldare nel punto di aggancio. L'operatore, quindi, abbassa il punzone che, al contatto con il materiale determina la scarica elettrica che provoca la saldatura dei pezzi.
  • SALDATRICE A STAGNO
    Saldatura impiegata nel campo dell’elettronica per la realizzazione, in particolare, di circuiti stampati. L’operatore, posiziona il componente sulla piastra in corrispondenza del punto di collegamento, quindi salda i collegamenti utilizzando lo stagno quale materiale d’apporto. Con l’uso di saldatrice, si ha la fusione dello stagno.
  • SALDATRICE TIG
    Attrezzatura alimentata elettricamente utilizzata per provocare la fusione di materiale metallico al fine di provocarne la giunzione. Questa specifica tipologia prevede che il materiale che fonde sia lo stesso delle parti da saldare e che l'elettrodo sia infusibile. La saldatura avviene in ambiente protetto per mezzo di gas inerte prelevato da una bombola collegata all'attrezzatura.
  • SALDATUBI IN PVC
    Attrezzatura impiegata per la saldatura di tubi in PVC. L'attrezzatura, alimentata elettricamente, è composta da un disco su supporto, riscaldato per mezzo di resistenza elettrica interna. Una volta raggiunta la temperatura prevista, l'operatore appoggia su un lato del disco la superficie del tubo da scaldare per rendere molle. Una volta eseguita l'operazione su entrambe le superfici di contatto, i tubi vengono affiancati e viene fatto raffreddare al fine di ottenere la saldatura.
  • SALDATURA AD ARCO
    Processo per l’unione di diverse parti metalliche ottenuta mediante la fusione di un metallo di apporto grazie l’elevata temperatura raggiunta per resistenza elettrica.
  • SCAFFALI COMPATTABILI ELETTRICI
    Gli scaffali compattabili sono sistemi di immagazzinamento che ci basano su scaffali montati su rotaie e movimentati mediante sistemi meccanici alimentati elettricamente e con comandi presenti sul lato esterno dello scaffale. In questo modo, all'interno del medesimo spazio è possibile installare più scaffali.
    Quando un lavoratore deve prelevare un oggetto all'interno del compattabile, agendo sui comandi, si provvede ad allargare l'accesso allo scaffale interessato. Prima di entrare, l'operatore deve bloccare la chiusura premendo sull'apposito comando.
  • SCAFFALI COMPATTABILI MANUALI
    Gli scaffali compattabili sono sistemi di immagazzinamento che ci basano su scaffali montati su rotaie e movimentati mediante rotazione di manopole montate sul lato esterno dello scaffale. In questo modo, all'interno del medesimo spazio è possibile installare più scaffali.
    Quando un lavoratore deve prelevare un oggetto all'interno del compattabile, agendo sulle leve, provvede ad allargare l'accesso allo scaffale interessato. Prima di entrare, l'operatore deve abbassare la leva orizzontale di sicurezza che impedisce ad un altro operatore di richiudere la corsia schiacciando l'operatore.
  • SCAFFALI METALLICI CARICATI MANUALMENTE
    Gli scaffali sono arredi utilizzati per lo stoccaggio di materiale, vengono posizionati nei luoghi di lavoro ed opportunamente ancorati a strutture fisse. Le caratteristiche degli scaffali determinano la portata massima dei singoli ripiani. I lavoratori posizionano i carichi nei diversi ripiani manualmente eventualmente utilizzando scale portatili per accedere meglio ai ripiani più alti.
  • SCALA A CASTELLO
    Scala mobile utilizzata per raggiungere postazioni ad altezza superiore a 2 metri. La scala presenta gradini invece dei pioli e risulta inclinata. Alla sommità è presente un piano con parapetto. La movimentazione avviene sollevando la scala da un lato, mentre sui montanti sotto la piattaforma sono presenti ruotine che ne facilitano la movimentazione.
  • SCALDA BRIOCHE
    L'attrezzatura alimentata elettricamente viene utilizzata per mantenere calde le brioches preparate la mattina.
  • SCALE A 3/5 GRADINI
    Scale portatili dotate di scalini con ampia pedata per raggiungere punti sopraelevati. Al termine della scala è normalmente presente una piccola piattaforma e un corrimano pieghevole.
  • SCALE A GRADINI
    Scale dotate di scalini per raggiungere punti sopraelevati. Al termine della scala è normalmente presente una piccola piattaforma.
  • SCALE A SGABELLO
    Sgabello in plastica dotato di ruote e usato come scala per raggiungere postazioni leggermente rialzate.
  • SCALE INTERNE
    Il transito sulle scale interne presenta dei rischi potenziali per i lavoratori.
  • SCALE PORTATILI
    Scale a doppio appoggio pieghevoli dotate di scalini per raggiungere punti sopraelevati. Le scale doppie generalmente non superano i 2 metri di altezza.
  • SCANALATRICE
    Utensile portatile alimentato elettricamente utilizzato per effettuare tagli su strutture in muratura e pietra. Il taglio avviene mediante rotazione del disco provocata dal motore elettrico presente nell'utensile. Il funzionamento dell'utensile viene comandato dalla maniglia.
  • SCOPA ELETTRICA
    Macchina manuale utilizzata per la pulizia dei pavimenti. L'operatore spinge l'attrezzatura che attraverso una spazzola rotante permette la pulizia delle superfici.
  • SEGA A GATTUCCIO
    Utensile portatile impiegato per praticare fori, in particolare su pareti, o per avvitare / svitare. L'utensile è dotato di impugnatura posteriore e di pulsante con il quale viene avviato il movimento rotorio della punta.
  • SEGA A NASTRO
    Macchina per il taglio di materiali a freddo. Il taglio avviene per scorrimento orizzontale del nastro dentato che ruota attorno a due volani di rinvio del nastro stesso. Mentre il taglio avviene per scorrimento orizzontale, la sega ruota attorno ad un perno in modo da abbassare la zona di taglio fino ad aver completamente troncato il pezzo in lavorazione.
  • SEGA A NASTRO VERTICALE
    Macchinario fisso, alimentato elettricamente, che viene utilizzato per tagliare materiali diversi. Il taglio avviene per rotazione di un nastro metallico dentato che ruota attorno a due volani allineati verticalmente. Il nastro è totalmente incluso all'interno di protezioni fisse, ad eccezione del tratto di lama utilizzato per il taglio, in corrispondenza del piano di appoggio dei pezzi. L'operatore, prima di avviare la macchina, regola l'altezza della protezione, all'estremità della quale è anche presente il dispositivo che impedisce un eccessiva oscillazione del nastro stesso.
  • SEGA A NASTRO VERTICALE PER CARNE
    Macchinario fisso, alimentato elettricamente, che viene utilizzato per tagliare la carne. Il taglio avviene per rotazione di un nastro metallico dentato che ruota attorno a due volani allineati verticalmente. Il nastro è totalmente incluso all'interno di protezioni fisse, ad eccezione del tratto di lama utilizzato per il taglio, in corrispondenza del piano di appoggio dei pezzi. L'operatore, prima di avviare la macchina, regola l'altezza della protezione, all'estremità della quale è anche presente il dispositivo che impedisce un eccessiva oscillazione del nastro stesso.
  • SEGA CIRCOLARE PORTATILE
    Utensile portatile impiegato per il taglio di materiale. Il taglio avviene per rotazione del disco.
  • SEGHETTO ALTERNATIVO
    Utensile portatile impiegato per tagliare, in particolare, lastre di legno. L'utensile è dotato di impugnatura posteriore e di pulsante con il quale viene avviato il movimento verticale della lama. La lama può essere sostituita inserendola nell’apposito alloggiamento e bloccata attraverso la chiusura di apposito dispositivo.
  • SEGHETTO ALTERNATIVO PNEUMATICO
    Utensile portatile pneumatico impiegato per tagliare lastre di legno o metallo. L'utensile è dotato di impugnatura posteriore e di pulsante con il quale viene avviato il movimento verticale della lama. La lama può essere sostituita inserendola nell’apposito alloggiamento e bloccata attraverso la chiusura di apposito dispositivo.
  • SELEZIONE E CONTROLLO DELLA FAUNA
    L'attività prevede il controllo della fauna sul territorio, il controllo dei selecontrollori, l'utilizzo di trappole e l'eventuale svisceramento degli animali catturati.
  • SEPPIATRICE
    Utensile portatile alimentato ad aria compressa che consente di eseguire attività di finitura su superfici metalliche. L'utensile è composto da un corpo centrale, all'interno del quale sono presenti gli organi che determinano la rotazione di un'estremità cui viene agganciato un disco abrasivo. Il disco può essere in materiale diverso a seconda del livello di abrasione. L'utensile viene impugnato con entrambe le mani ed è collegato ad un sistema di aspirazione al fine di ridurre l'emissione di polvere.
  • Servizi igienici
    L’utilizzo dei servizi igienici determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o accumulatosi nel passaggio di altri lavoratori;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie e pulsanti;
    3. Affollamento dei locali, specie se di piccole dimensioni.
  • Servizio ai tavoli
    Il servizio ai tavoli prevede una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno dell'area ristoro;
    b) Contingentare l’ingresso all'area ristorazione tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno del locale ristoro dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • SERVIZIO AI TAVOLI
    I lavoratori addetti alla sala si occupano di prelevare i cibi nell’area di scambio con la cucina, quindi li sistemano sui carrelli e li portano in sala da pranzo per consegnarli alle persone presenti.
  • SERVIZIO DELLA COLAZIONE
    Il servizio della colazione avviene mediante preparazione del buffet, dei tavoli e la loro pulizia al termine. I lavoratori, provvedono a predisporre sui tavoli le tazze, le posate e i tovaglioli; dopodiché vengono preparati alcuni espositori con i prodotti per i clienti. Tale fase avviene con l'uso di attrezzature manuali da cucina e attrezzature elettriche. I clienti, quindi si servono in autonomia, tranne che per le bevande calde che vengono preparate dai lavoratori e consegnate ai clienti al tavolo. Al termine del periodo di somministrazione della colazione, i lavoratori provvedono alla pulizia dell'area e dei tavoli, portando nell'area lavaggio le stoviglie utilizzate.
  • Servizio in palestra
    Il servizio in palestra prevede una serie di attività che espongono il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta dai clienti.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Informare i clienti dei divieti di accesso a persone sintomatiche, degli eventuali obblighi di utilizzo delle maschere e delle misure da rispettare all’interno della palestra;
    b) Contingentare l’ingresso all'area ristorazione tenendo conto delle dimensioni dei locali;
    c) Mantenere le distanze di sicurezza tra i clienti e tra i clienti e gli operatori;
    d) Permettere ai clienti di disinfettarsi le mani.
    Va posta attenzione al rischio di formazione di assembramenti all'esterno dovuto al contingentamento degli ingressi.
  • SFOGLIATRICE
    La sfogliatrice verticale presentata è una macchina studiata per consentire lavorazioni di laminazione di paste alimentari in ambienti di piccole dimensioni dove lo spazio di vitale importanza. Ha la capacità di avere dimensioni contenute durante la lavorazione e di diventare estremamente compatta durante il riposo. Due cilindri d'acciaio rettificato al cromo duro, con efficaci raschiatori facilmente smontabili, garantiscono perfette laminazioni, mentre le trasmissioni particolarmente potenti consentono di lavorare paste tenaci e dure. L'apertura e la chiusura dei cilindri è comandata da una maniglia di facile uso che presenta due registri, per il minimo spessore e per il massimo spessore. Questo consente l'uso della macchina come stendipizza in doppio passaggio, permette la laminazione di pizze in teglia o di piccole quantità di pasta sfoglia. Particolarmente efficace nella lavorazione della pasta fresca dove la velocità regolabile a mezzo inverter facilita grandemente le operazioni garantendo sfoglia di spessore finissimo e di grande regolarità. Particolare attenzione è stata messa nei sistemi anti-infortunistici e nei comandi perfettamente a normative vigenti, mentre la manutenzione ridotta alla sola pulizia e controllo periodico.
  • SFRIDATURA MANUALE DI PRODOTTI CARTOTECNICI
    L'attività di sfridatura prevede la rimozione delle parti eccedenti di prodotti cartotecnici: i pannelli vengono tagliati dalle fustellatrici ma gli operatori devono manualmente rimuovere la parte eccedente già tagliata dalla macchina. L'attività è prettamente manuale.
  • SILOS E COCLEA ELEVATRICE
    Sistema fisso di stoccaggio per farine ed altri materiali in polvere o granulati. Il sistema è composto da un contenitore sorretto da un sistema di supporto che lo mantiene in verticale. Abbinato al silos, è presente una coclea alimentata elettricamente con la quale si ottiene il versamento del materiale nel silos oppure lo scarico del materiale dal silos al mezzo.
  • SMERIGLIATRICE ANGOLARE ELETTRICA
    La smerigliatrice angolare a disco, detta anche flessibile, è un utensile portatile alimentato elettricamente che consente di eseguire diversi tipi di lavoro sui materiali più duri. Tagliare metalli o piastrelle, molare superfici, eliminare la ruggine, eliminare le sbavature delle saldature ma anche lucidare e livellare, sono i tipici impieghi della smerigliatrice. La sua funzione viene ottenuta per mezzo di un motorino elettrico che imprime un moto di rotazione al disco abrasivo bloccato all’utensile per mezzo di una flangia. Per ogni materiale e per ogni lavoro esiste il disco adatto sia per il materiale con cui il disco é costruito, sia per lo spessore del disco, i dischi da taglio sono più sottili dei dischi per levigare.
  • SMERIGLIATRICE ANGOLARE PNEUMATICA
    Utensile portatile alimentato ad aria compressa che consente di eseguire diversi tipi di lavoro sui materiali più duri. Tagliare metalli o piastrelle, molare superfici, eliminare la ruggine, eliminare le sbavature delle saldature ma anche lucidare e livellare, sono i tipici impieghi della smerigliatrice. La sua funzione viene ottenuta per mezzo di un motorino elettrico che imprime un moto di rotazione al disco abrasivo bloccato all’utensile per mezzo di una flangia. Per ogni materiale e per ogni lavoro esiste il disco adatto sia per il materiale con cui il disco é costruito, sia per lo spessore del disco, i dischi da taglio sono più sottili dei dischi per levigare.
  • SMERIGLIATRICE / SMUSSATRICE
    Macchinario fisso alimentatto elettricamente e composto da due parti: una carteggiatrice a nastro e una smussatrice. La carteggiatrice presenta un nastro con superficie in materiale abrasivo che, grazie alla rotazione di un albero, avanza in un verso e viene utilizzato per levigare superfici metalliche. La smussatrice, invece, presenta due piani inclinati e, nello spigolo tra le due, una ruota dentata che, mediante asportazione di truciolo, provoca la smussatura dell'angolo di eventuali profilati.
  • SMERIGLIATRICE SMUSSATRICE
    Macchinario alimentato elettricamente, composto da due parti. La smerigliatrice è una sorta di carteggiatrice a nastro, utilizzata per levigare utensili e altri pezzi metallici; presenta anche un profilato trasversale per appoggiare il materiale da lavorare. La smussatrice è composta da una struttura metallica a l dove viene appoggiato il materiale del quale vogliamo smussare l'angolo; in un punto della macchina è presente una punta fresatrice che determina, mediante asportazione di materiale, la smussatura dell'angolo.
  • SOFFIATORE A MANO
    Attrezzatura portatile alimentata a combustibile e utilizzata per soffiare materiale fine a terra.
  • SOFFIATORE A SPALLA
    Attrezzatura portatile alimentata a combustibile e utilizzata per soffiare materiale fine a terra. L'attrezzatura è composta da un supporto predisposto per essere indossato a spalle, dietro al quale è presente il motore a scoppio che determina l'emissione di aria attraverso un tubo flessibile che viene impugnato dall'operatore.
  • SOSTITUZIONE DI TONER ED INCHIOSTRO
    A seguito dell’utilizzo delle stampanti e dei fax, è necessario, periodicamente, sostituire il toner e l’inchiostro delle suddette attrezzature. Sia il toner che l’inchiostro si trovano contenuti all’interno di appositi contenitori, cartucce e cilindri, i quali vengono completamente sostituiti. L’operazione avviene in modo manuale.
  • SPANDIMENTO DELL'EMULSIONE DI BITUME
    Prima della posa del bitume, si provvede a spruzzare sulla superficie di posa, un'emulsione di bitume con funzione di collante tra i due strati di bitume: quello vecchio e quello nuovo.
  • SPARAGRAFFETTE PNEUMATICA
    Attrezzatura pneumatica impiegata per applicare graffette agli scatoloni. L'attrezzatura è composta da una pistola con comando a pulsante che viene caricata con graffette metalliche e collegata all'impianto dell'aria compressa. L'operatore appoggia la superficie inferiore della pistola al punto di giunzione di due superfici, quindi preme il pulsante che provoca l'emissione e la ripiegatura della graffetta.
  • SPAZZATRICE PER STRADE
    Veicolo utilizzato per la pulizia di strade e superfici grandi. Il veicolo è alimentato a combustibile liquido e dotato di spazzole per la pulizia delle superfici orizzontali.
  • SPELAFILI A COLTELLO
    Macchina fissa alimentata elettricamente, in cui si inserisce il cavo di rame smaltato per rimuovere la smaltatura.
  • SPELAFILI CON SPAZZOLE MECCANICHE
    Macchina fissa alimentata elettricamente munita di spazzole metalliche in grado di togliere lo smalto attorno ai cavi e alle piattine.
  • SPETTROFOTOMETRO
    Strumento di analisi impiegato per determinare le caratteristiche di un materiale campione rispetto alla luce. Il campione viene posizionato sulla piattina e appoggiato sul foro di collegamento alla camera nella quale vengono emessi e recepiti i raggi.
  • SPETTROFOTOMETRO IR DISPERSIVO
    Strumento di analisi per la caratterizzazione dei materiali. Il campione viene posizionato su una lente e sottoposto a raggi luminosi. Dall'analisi delle bande risultanti si ottiene la caratterizzazione della superficie.
  • SPIAGGIA
    Si riportano in questa scheda i rischi correlabili allo stazionamento e transito in spiaggia a prescindere dalle effettive attività svolte.
  • SPOGLIATOI E SALE PISCINE
    All'interno delle strutture sono presenti aree comuni tra cui sale, spogliatoi e WC.
  • Spogliatoio
    I locali spogliatoio vengono utilizzati dai lavoratori per cambiarsi i vestiti. Sono individuabili due situazioni:
    a) Cambio di indumenti in attività insudicianti o pericolose: in questo caso, il cambio è necessario per evitare la contaminazione dei vestiti privati e per portare in esterno eventuali inquinanti;
    b) Cambio di indumenti in attività non insudicianti: in questo caso, il cambio può avvenire anche presso il proprio domicilio.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Indurre chi può a cambiarsi direttamente presso il proprio domicilio per ridurre il carico sullo spogliatoio in azienda;
    b) Scaglionare gli orari di fruizione per distribuire le persone in più fasce;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • SQUADRAMODELLI
    Le squadramodelli sono apparecchi dotati di dischi o di nastri abrasivi che vengono utilizzati per eseguire la rifinitura (squadratura) delle basi dei modelli. Le squadramodelli possono lavorare ad acqua, oppure a secco. In questo caso, l’apparecchio è dotato di un’elettrovalvola e di un rubinetto per la regolazione del flusso. Inoltre, per evitare infiltrazioni di acqua nel motore, devono essere presenti dispositivi di sicurezza, quali guarnizioni e anelli di tenuta.
  • SQUADRATRICE / SEGATRICE
    Macchinario multifunzione utilizzato per fresare superfici e tagliare profilati. All'interno del macchinario, alimentato elettricamente, sono presenti i diversi organi di lavorazione comandati dal quadro di controllo. L'operatore, una volta impostato la funzione da utilizzare, sistema il pezzo da lavorare e avvia il funzionamento del macchinario.
  • STACCAPUNTI PNEUMATICA
    Utensile utilizzato per praticare fori nei punti di giuntura di pezzi uniti per mezzo di puntatura. L'utensile è dotato di punta che, mediante rotazione ed avanzamento, determina la foratura dei pezzi.
  • STALLA
    All'interno di questa scheda vengono riportati i rischi correlati al transito e stazionamento all'interno di una stalla, a prescindere dall'attività svolta al suo interno dall'operatore.
  • STAMPANTE A GETTO D'INCHIOSTRO
    Stampante da ufficio, alimentata elettricamente, con la quale è possibile procedere alla stampa su fogli di carta. All'interno del macchinario opera una o più testine che applicano sul foglio l'inchiostro. L'operatore ha il compito di alimentare i fogli bianchi e prelevare i fogli stampati; occasionalmente, con frequenza dipendente dall'entità dell'utilizzo, si procede alla sostituzione delle cartucce di inchiostro prelevando la cartuccia esaurita
  • STAMPANTE LASER
    Stampante da ufficio, alimentata elettricamente, con la quale è possibile procedere alla stampa su fogli di carta. All'interno del macchinario opera un laser che traccia sul foglio le parti da imprimere a cui aderisce il toner magnetizzato. Dopo l'applicazione del toner, il foglio passa in un trattamento di fissaggio e viene espulso. L'operatore ha il compito di alimentare i fogli bianchi e prelevare i fogli stampati; occasionalmente, con frequenza dipendente dall'entità dell'utilizzo, si procede alla sostituzione della cartuccia di toner prelevando la cartuccia esaurita
  • STAMPANTE SUBLIMATICA
    Macchinario utilizzato per imprimere, attraverso il calore, grafiche su manufatti in ceramica.
  • STAMPIGLIATRICE
    Macchinario automatico, alimentato elettricamente, utilizzato per la stampigliatura di prodotti cartotecnici. Questi prodotti presentano una fascia colora omogenea; il prodotto viene fatto passare su una stampigliatrice a laser che, rimuovendo parte della fascia colorata, ne determina la trasformazione in un codice a barre.
    I lavoratori addetti alla macchina si occupano del carico dei semilavorati e allo scarico del materiale finito. Il carico prevede il prelievo dal bancale di un certo numero di pezzi e l'inserimento nell'apposito alloggiamento di carico dal quale la macchina preleva i pezzi per la lavorazione.
    A fine linee, un altro operatore, preleva i pezzi, effettua un controllo visivo e li inserisce nella scatola. A seconda del tipo di linea, la scatola può venire chiusa a mano, nastrata mediante nastratrice automatica o inviata tal quale.
    All'interno di questa scheda non vengono considerate le attività di attrezzaggio della linea propedeutiche alla produzione; i rischi connessi a questa attività vengono valutati nella specifica scheda.
  • STAZIONAMENTO E TRANSITO NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: UFFICIO
    All'interno dei locali di lavoro sono present rischi di esposizione ad agenti biologici come in qualsiasi ambiente di vita. In particolare, il rischio è correlabile a mancata manutenzione di impianti di aerazione, condizionamento e riscaldamento e dell'impianto idrico. Analogamente, la contaminazione delle superfici ed eventuale scarsa pulizia, possono determinare una potenziale esposizione al rischio.
    Tipologia di esposizione: esposizione potenziale
    Coltura: non prevista.
    Manipolazione: non prevista.
    Immagazzinamento: non previsto.
    Trasporto: non previsto.
    Eliminazione e trattamento dei rifiuti: non previsto.
    Manutenzione e pulizia: durante la pulizia e manutenzione dell’impianto idrico e di condizionamento dei locali il personale manutentivo può esporsi a questo rischio.
  • STRUMENTO PER CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE (DSC)
    Strumento di analisi finalizzato a determinare la temperatura di fusione di un materiale. Il materiale viene inserito nella camera che viene chiusa con il portellino automatico superiore. La macchina è alimentata con azoto e corrente elettrica.
  • STRUMENTO PER TERMOGRAVIMETRIA (TGA)
    Strumento di analisi finalizzato a caratterizzare il materiale mediante analisi termiche. Attraverso il riscaldamento del materiale si ha la riduzione del peso e, quindi, l'analisi della quantità di materiale in base alla temperatura di ebollizione. I fumi vengono convogliati in una seconda macchina per la caratterizzazione.
  • SUPERMERCATO
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi n cui sono esposti i lavoratori nel transitare e permanere all'interno del supermercato.
  • TAGLIAERBA ELETTRICO
    Macchina utilizzata per tagliare l'erba. Il taglio avviene per rotazione di lame poste sul lato inferiore della macchina, dotata di ruote. L'operatore comanda la macchina dalla barra: la rotazione delle lame avviene a seguito di pressione di una leva, mentre l'avanzamento è a spinta.
  • TAGLIANASTRO
    Macchinario alimentato elettricamente e utilizzato per tagliare nastro. Il macchinario, montato su banco è composto da un rocchetto atto a contenere la bobina di nastro e da un corpo centrale che taglia il nastro dopo averlo fatto scorrere per una determinata lunghezza. I pezzi di nastro tagliati cadono, per mezzo di uno scivolo, in un apposito contenitore.
  • TAGLIAPIASTRELLE
    Macchinario impiegato per il taglio delle piastrelle presso i cantieri. La macchina ha funzionamento simile ad una sega a disco. La piastrella da tagliare viene posizionata sul piano e sistemata con l'uso di appositi distanziali. Dopodiché, si provvede al taglio del materiale.
  • TAGLIASFALTO
    Macchinario impiegato per il taglio dell’asfalto al fine di effettuare attività di scavo. Il macchinario è dotato di disco dentato che ruotando determina il taglio dell’asfalto; il disco è montato sulla parte inferiore della macchina che avanza spinta dall'operatore.
  • TAGLIASIEPI
    Attrezzatura a gasolio utilizzata per tagliare la sommità delle siepi. L'operazione avviene per traslazione di lame che sezionano i rami.
  • TAGLIA SPELA CAVI
    Macchina fissa alimentata elettricamente in grado di tagliare e spelare cavi. I cavi vengono inseriti nell'apposito alloggiamento ed attraverso un computer collegato alla macchina il cavo viene marcato, tagliato e poi spelato nelle estremità facendo in modo di non intaccare la guaina protettiva per non rovinare il cavo.
  • TAGLIERINA
    Attrezzatura manuale utilizzata per tagliare fogli di carta a misura. La taglierina è composta da un corpo centrale con lama collegata ad una leva. L'operatore, posiziona la carta sul piano di lavoro, sistemando il punto di taglio in corrispondenza della lama, quindi, maneggiando la maniglia, abbassa la lama e provoca il taglio della canalina.
  • TAGLIERINA INDUSTRIALE PER PRODOTTI CARTOTECNICI
    Macchina fissa composta da un piano e da una lama a discesa. Il sezionamento avviene quando la lama abbassandosi si contrappone con forza al piano di appoggio tranciando il materiale. Il comando della macchina è manuale per mezzo di doppi pulsanti o comando a pedale.
    L'operatore posiziona la mazzetta di carta sul piano di lavoro, in prossimità del punto di inserimento, quindi imposta la profondità del taglio e appoggia la carta al dispositivo di riscontro. Dopodichè, premendo i pulsanti o il pedale, determina la discesa della lama e il taglio del materiale.
  • TAGLIERINA PER CANALINE DI CABLAGGIO
    Attrezzatura manuale utilizzata per tranciare canaline che dovranno contenere cavi di alimentazione e collegamento. La taglierina è composta da un corpo centrale con lama collegata ad una leva. L'operatore, posiziona la canalina, sistemando il punto di taglio in corrispondenza della lama, quindi, maneggiando la maniglia, abbassa la lama e provoca il taglio della canalina.
  • TAGLIO AL PLASMA CON PANTOGRAFO
    Il taglio al plasma è un’operazione che avviene mediante generazione di calore ad elevata intensità che provoca la fusione del metallo ed il suo taglio. Il calore viene prodotto mediante combustione di acetilene ed ossigeno. Il tutto viene eseguito automaticamente dalla macchina a controllo numerico.
    L’operazione viene eseguita sistemando le lastre da tagliare sul piano di lavoro, quindi impostando la macchina con le caratteristiche del pezzo da ricavare dalla lastra. Il terminale di taglio, è situato su una struttura che corre trasversalmente alla lastra e, contestualmente, il ponte su cui questa struttura è agganciata, può traslare longitudinalmente. In questo modo si ha la possibilità di realizzare qualsiasi figura piana. Una volta terminato il taglio, l’operatore preleva il pezzo utilizzando un gancio.
  • TAGLIO AL PLASMA PORTATILE
    Attrezzatura elettrica utilizzata per il taglio di metallo.
  • TAGLIO LASER
    Il taglio al laser è un macchinario composto da una camera delimitata all'interno della quale si trova il piano utilizzato per il taglio di cartoni. Il taglio avviene in maniera del tutto automatica in base ai dati inserito all'interno del sistema informatico collegato alla macchina stessa. L'operatore deve caricare i dati e posizionare la carta da tagliare. Avviato il ciclo, il macchinario provvede ad effettuare i tagli previsti per la realizzazione dei prodotti. Al termine del ciclo di taglio, l'operatore preleva i pezzi.
  • TAVOLA ROTANTE PER SALDATURA
    Attrezzatura fissa alimentata elettricamente, utilizzata per sollevare materiale e permetterne la lavorazione in maniera più ergonomicamente corretta. La tavola presenta un sistema di sollevamento idraulico ad azionamento elettrico che provoca il sollevamento de piano di lavoro a cui viene ancorato il pezzo da lavorare. L'operatore comanda la tavola mediante comandi a presenti sulla macchina stessa o tramite comando a pedale.
  • TECAR
    Il tecar è un macchinario per la termoterapia, dotato di una testina impugnata dall'operatore con la quale è possibile svolgere massaggi ai pazienti.
  • Telefono cellulare
    La manipolazione del cellulare, così come l'uso avvicinandolo al viso, possono essere condizioni di potenziale contagio qualora la superficie dello stesso fosse contaminata.
  • TELEFONO CELLULARE
    Attrezzatura portatile alimentata elettricamente, per mezzo di batteria ricaricabile interna, utilizzata per comunicare. Lo strumento permette anche di leggere e inviare email.
  • TENS
    Il tens (transcutaneous electrical nerve stimulation) è un macchinario fisioterapico di elettrostimolazione nervosa per la terapia del dolore dotato di elettrodi installati su spugnette, posizionati e bloccati con delle fascette di velcro e posizionati sul paziente. Il macchinario viene utilizzato all'interno di appositi box localizzati nell'area fisioterapia.
  • TERMOFORMATRICE
    Macchinario automatico o semiautomatico, alimentato elettricamente, utilizzato per la formatura e incollatura automatica di prodotti cartotecnici. Il macchinario è composto da un'isola delimitata all'interno della quale sono presenti componenti grazie ai quali il semilavorato viene deformato fino ad assumere la forma prevista. Alcune isole sono dotate anche di un sistema di riscaldo per determinare la fusione della colla applicata oppure di applicazione di colla a caldo, prelevata direttamente dai bidoni, e, mediante piegatura, l'incollatura di lembi.
    Le isole sono anche collegate all'impianto dell'aria compressa utilizzata per le operazioni di sollevamento mediante ventose ad aria.
    I lavoratori addetti alla macchina si occupano del carico dei semilavorati e allo scarico del materiale finito. Sono individuabili due situazioni:
    1. termoformatrice automatica: in questo caso, l'operatore preleva un certo numero di pezzi e li inserisce nell'apposito alloggiamento di carico dal quale la macchina preleva i pezzi per la lavorazione. Anche lo scarico avviene in un apposito alloggiamento dal quale vengono prelevati i pezzi per il confezionamento;
    2. termoformatrice manuale: in questo caso, l'operatore carica il singolo pezzo nell'apposito alloggiamento, già all'interno della macchina. Terminato il ciclo, preleva il pezzo finito. Questa tipologia, solitamente, prevede una serie di passaggi gestiti tramite un piano che ruota sull'asse centrale fino al ritorno in corrispondenza dell'operatore.
    All'interno di questa scheda non vengono considerate le attività di attrezzaggio della linea propedeutiche alla produzione; i rischi connessi a questa attività vengono valutati nella specifica scheda.
  • TERMOSOFFIATORE
    Utensile impiegato per riscaldare e asciugare; l'utensile, alimentato elettricamente, emette getti d'aria calda.
  • TERRITORIO
    I lavoratori operano all'esterno in aree boschive dove si occupano delle attività di controllo e gestione del territorio.
  • TEST DELLA NEBBIA SALINA
    Apparecchiatura per sottoporre i campioni a prove di resistenza a vapori ad alto tenore di salinità. All'interno dell'apparecchiatura viene caricato il sale che viene miscelato automaticamente con acqua che viene quindi nebulizzato all'interno della camera nella quale viene sistemato il campione da testare.
    L'operatore provvede esclusivamente al carico e scarico del materiale campione e al rabbocco, quando necessario, del sale.
  • TEST DI INFIAMMABILITA' A CAMERA APERTA
    Si tratta di una prova di laboratorio volta a determinare la capacità di un materiale di prendere fuoco. Il campione viene posto su una superficie orizzontale o verticale e viene accesa una fiamma ad una estremità del piano di appoggio e si misura il tempo di sviluppo al resto del materiale. Il tutto avviene sotto cappa o all'interno di una camera chiusa. L'attrezzatura viene posta sotto cappa di aspirazione.
  • TEST DI INFIAMMABILITA' A CAMERA CHIUSA
    Si tratta di una prova di laboratorio volta a determinare la capacità di un materiale di prendere fuoco. Il campione viene posto su una superficie orizzontale o verticale e viene accesa una fiamma ad una estremità del piano di appoggio e si misura il tempo di sviluppo al resto del materiale. Il tutto avviene sotto cappa o all'interno di una camera chiusa.
  • TORNIO PARALLELO
    La lavorazione fondamentale al tornio parallelo consiste nella realizzazione di solidi di rivoluzione, cioè di superfici in cui tutte le sezioni perpendicolari all'asse principale hanno forma circolare; in particolare, si possono eseguire superfici cilindriche e coniche, fori, alesature, sfacciature, filettature, torniture sferiche, a sagoma ecc. Nel tornio parallelo il moto principale o di lavoro è rotatorio ed è posseduto dal pezzo, che è fatto ruotare dall'albero principale della macchina (mandrino).
  • TRABATTELLO SU RUOTE
    Sistema per l'accesso a punti in posizione elevata. A differenza del ponteggio, il trabattello è un sistema avente caratteristiche ben definite. Alla base, sono installate ruote che permettono piccoli movimenti e appositi dispositivi che, rialzando le ruote rispetto al piano di appoggio, garantiscono adeguata stabilità. Il montaggio avviene nel rispetto di quanto riportato nel manuale di uso e manutenzione dell'attrezzatura.
  • Transito dei pedoni
    All'interno di questa scheda vengono considerati i rischi e le precauzioni collegate ai trasferimenti di persone all'interno dell’azienda. Sono fattori di potenziale rischio:
    1. Passaggi attraverso locali chiusi di ridotta volumetria o scarsamente aerati;
    2. Passaggi attraverso accessi di ridotta larghezza che possono creare congestione in prossimità del varco o aumentare il rischio di avvicinamento tra persone;
    3. Transito nei pressi di postazioni di lavoro.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Ridurre al minimo i trasferimenti all'interno delle diverse aree dell’azienda;
    b) Permettere accessi direttamente nei pressi delle aree di lavoro per ridurre i percorsi interni;
    c) Separare i flussi tra reparti o funzioni diverse, per evitare la commistione;
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • TRANSPALLET ELETTRICO
    Mezzo di sollevamento alimentato elettricamente. Il trasporto delle pedane avviene inserendo le forche negli alloggiamenti previsti delle pedane e sollevando le forche fino a che il bancale non si stacca da terra.
  • TRANSPALLET ELETTRICO COMMISSIONATORE FORCHE POSTERIORI
    Mezzo di sollevamento alimentato elettricamente. Il trasporto delle pedane avviene inserendo le forche negli alloggiamenti previsti delle pedane e sollevando le forche fino a che il bancale non si stacca da terra. L'operatore si sistema in uno spazio all'interno del corpo macchina, e manovra il mezzo stando in piedi. Le forche, durante la marcia, si trovano posteriormente rispetto all'operatore.
  • TRANSPALLET ELETTRICO CON PEDANINA
    Mezzo di sollevamento alimentato elettricamente. Il trasporto delle pedane avviene inserendo le forche negli alloggiamenti previsti delle pedane e sollevando le forche fino a che il bancale non si stacca da terra. L'operatore si sistema sulla pedanina posta sotto il timone, e manovra il mezzo stando in piedi.
  • TRANSPALLET MANUALE
    Mezzo di sollevamento manuale dotato di impianto idraulico per il sollevamento verticale delle forche. Il trasporto delle pedane avviene inserendo le forche negli alloggiamenti previsti delle pedane e sollevando le forche fino a che il bancale non si stacca da terra.
  • TRANSPALLET MANUALE CON SOLLEVATORE ELETTRICO
    Attrezzatura alimentata elettricamente, utilizzata per il trasferimento di materiale sistemato su bancali. La traslazione avviene manualmente tirando o spingendo il mezzo mediante l'apposita maniglia con freni. Il sollevamento, che supera anche i 2 metri, avviene, invece, attarverso un sistema meccnaico e idraulico ad alimentazione elettrica. L'alimentazione è garantita da una batteria interna che viene regolarmente caricata.
  • TRANSPALLET MANUALE CON SOLLEVATORE IDRAULICO
    Attrezzatura utilizzata per il trasferimento di materiale sistemato su bancali. La traslazione avviene manualmente tirando o spingendo il mezzo mediante l'apposita maniglia con freni. Il sollevamento, che supera anche i 2 metri, avviene, invece, attraverso un sistema idraulico. L'alimentazione è garantita da una batteria interna che viene regolarmente caricata.
  • TRAPANO A BATTERIA
    Utensile portatile impiegato per praticare fori, in particolare su pareti, o per avvitare / svitare. L'utensile è dotato di impugnatura posteriore e di pulsante con il quale viene avviato il movimento rotorio della punta.
  • TRAPANO A COLONNA
    Il trapano a colonna è un utensile per lavorazioni metalliche, alimentato elettricamente. Il macchinario è composto da un corpo centrale dove scorre la punto in senso verticale, verso il piano di appoggio dei pezzi, dove si trova anche il bloccapezzo. Il macchinario serve alla realizzazione di fori su componenti metallici.
  • TRAPANO DEMOLITORE
    Il trapano demolitore è un'attrezzatura portatile, alimentata elettricamente, che mediante percussione provoca la distruzione di materiale, per lo più di muratura.
  • TRAPANO ELETTRICO
    Attrezzatura alimentata elettricamente ed utilizzata per praticare fori in materiali diversi. L'operatore sceglie la punta adatta a seconda della tipologia di materiale da forare e in base alla larghezza del foro da praticare; la punta viene inserita nel porta punta e si provvede al serraggio del mandrino, anche con l'ausilio di apposito attrezzo allegato per imprimere la forza necessaria a bloccare la punta.
  • TRAPANO FRESA
    Il trapano fresa è una variante della fresa caratterizzata da un braccio lungo al termine del quale si trova il porta punta. La fresa è una macchina che opera per asportazione di truciolo. Il moto di taglio è dato dall’utensile a taglienti multipli denominato fresa, mentre il moto di avanzamento è posseduto dalla tavola porta pezzo in lavorazione.
    Prima di iniziare il lavoro, l’operatore sceglie la punta più adatta all’attività da svolgere, la inserisce nel porta punta e chiude il mandrino con un apposito utensile manuale. Dopodiché si avvia la macchina per lo svolgimento dell’attività richiesta.
    Sull’utensile viene spruzzato automaticamente un prodotto lubrorefrigerante. Questo prodotto viene versato all’interno di un apposito serbatoio all’interno della macchina. Dal serbatoio, il liquido viene prelevato per mezzo di un sistema idraulico, fatto passare attraverso un filtro, quindi spruzzato sulla punta. Periodicamente, è necessario provvedere al rabbocco del lubrificante ed alla sostituzione del filtro dell’olio, accessibile sollevando uno sportellino.
  • TRAPANO PNEUMATICO
    Utensile ad aria compressa utilizzato per praticare fori mediante rotazione della punta.
  • TRAPANO TASSELLATORE
    Utensile alimentato elettricamente indicato per la realizzazione di fori su strutture murarie ad elevata resistenza. A differenza del normale trapano, possiede maggiore potenza.
  • TRASPORTO DELLE VALIGE
    Il trasporto delle valige prevede il prelievo delle stesse e il trasferimento nelle aree previste. A seconda della tipologia di valigia, può essere necessario mantenerle sollevate sempre oppure farle scorrere sul piano quando possibile.
  • TRATTAMENTI DEI CAPELLI
    Il trattamento dei capelli prevede le seguenti attività: lavaggio, taglio, asciugatura, tinta. Le attività vengono svolte, per lo più, con l'uso di semplici attrezzi manuali quali rasoi e forbici. L'asciugatura e la piega avviene con l'uso di phone e piastra. Infine, la tinta viene eseguita con l'utilizzo di appositi prodotti che vengono prima miscelati sotto cappa aspirante, quindi vengono applicati sui capelli dei clienti.
  • TRATTORE
    Mezzo alimentato a carburante utilizzato per i lavori agricoli. L'operatore conduce il mezzo dalla cabina e vi collega i vari accessori necessari mediante albero e giunto cardanico. Il mezzo è dotato di ruote grandi e scanalate per permettere un transito in terreni dissestati e ha una cabina che protegge l'operatore in caso di rovesciamento del mezzo.
  • TRATTORINO RASAERBA
    Mezzo di ridotte dimensioni, alimentato a carburante utilizzato per i lavori agricoli. L'operatore conduce il mezzo sul sedile e vi collega i vari accessori necessari agganciandoli nella parte inferiore del mezzo o collegandoli mediante gancio traino.
  • TRITACARNE
    Elettrodomestico multifunzione utilizzato per tritare e grattugiare. Il macchinario è dotato di orgeni in movimento che determinano la rotazione di parti zigrinate e forate che determinano l'asportazione di pezzi di ridotta dimensione. Una volta utilizzata, la macchina viene arrestata e viene smontata per pulire le parti venute a contatto con i cibi.
  • TRONCATRICE A DISCO
    La troncatrice a disco è una macchina utilizzata per il taglio di materiale. Il taglio avviene per rotazione di un disco dentato che viene abbassato fino al completo taglio del pezzo.
  • Ufficio
    L’utilizzo e la permanenza in ufficio determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all'interno dell’ambiente di aerosol eventualmente depositato sulle superfici o emessi da altri lavoratori presenti all'interno;
    2. Contatto con superfici toccate dagli altri lavoratori, in particolar modo maniglie, scrivanie, personal computer, telefoni;
    3. Affollamento del locale.
    Al fine di contenere il rischio, è necessario ridurre al minimo l’afflusso contemporaneo all'ufficio e provvedere alla pulizia e sanificazione periodica.
  • UFFICIO
    Si riportano di seguito i rischi correlati al transito e stazionamento all’interno dei locali adibiti ad ufficio. Al loro interno vengono svolte attività di carattere impiegatizio con l'uso di attrezzature munite di videoterminali. Non vengono considerati i rischi specifici legati all'attività svolta dal singolo operatore, riportati invece nelle schede di attività.
  • Uso autoveicolo aziendale
    L’uso dell’autoveicolo aziendale, per motivi di servizio, determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’abitacolo di aerosol depositato sulla superficie o all’interno delle condotte dell’impianto di aerazione;
    2. Contatto con residui sulle superfici interne ed esterne manipolate dal lavoratore.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Destinazione dell’uso del veicolo ad una singola persona se possibile;
    b) Vietare l’uso del veicolo a più persone contemporaneamente a meno di uso di dispositivi di protezione individuale;
    c) Provvedere alla pulizia e sanificazione dell’interno veicolo dopo ogni cambio di utilizzatore;
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Uso del defibrillatore automatico
    Questa procedura va attuata in caso di arresto cardiopolmonare, in attesa dell'arrivo dei soccorsi. L'operazione deve avvenire sotto il coordinamento di un operatore della centrale operativa collegato via telefono in modalità vivavoce.
  • Uso del trasporto pubblico locale
    L’uso del trasporto pubblico locale, per motivi di servizio o per recarsi al lavoro, determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno del mezzo di aerosol depositato sulla superficie o all’interno delle condotte dell’impianto di aerazione;
    2. Contatto con residui sulle superfici interne ed esterne manipolate dalle persone.
  • Uso di palmare
    La manipolazione del palmare, possono essere condizioni di potenziale contagio qualora la superficie dello stesso fosse contaminata.
  • Utilizzo attrezzature di lavoro
    L’attività lavorativa svolta tramite l’utilizzo di utensili portatili manuali, alimentati elettricamente od ad aria compressa, l’utilizzo di scale, attrezzature di sollevamento quali transpallet o carriponte espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta da altri lavoratori che hanno utilizzato le medesime attrezzature.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Destinazione dell’uso degli utensili ad una singola persona, se possibile;
    b) Vietare l’uso degli utensili a più persone contemporaneamente a meno di uso di dispositivi di protezione individuale;
    c) Provvedere alla pulizia e sanificazione delle attrezzature dopo ogni cambio di utilizzatore;
    d) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Utilizzo carrello elevatore
    Gli operatori utilizzano il carrello elevatore per trasferire il materiale. L’operatore manovra il carrello stando seduto all’interno della cabina. E’ previsto l’accesso al magazzino e ad altri reparti aziendali.
    L’uso del carrello elevatore, determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
    1. Dispersione all’interno dell’abitacolo di aerosol depositato sulla superficie;
    2. Contatto con residui sulle superfici interne ed esterne manipolate dal lavoratore (maniglie, volante, leveraggi, forche).
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Destinazione dell’uso del carrello ad una singola persona se possibile;
    b) Provvedere alla pulizia e sanificazione del mezzo dopo ogni cambio di utilizzatore;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Utilizzo dei DPI anticontagio: guanti protettivi
    L'uso dei DPI è misura essenziale al contenimento dei rischi collegati al possibile contagio. Tuttavia l'uso non corretto determina un rischio maggiore legato ad un erroneo senso di sicurezza. La stessa operazione di indossare e rimuovere i DPI, rappresenta una potenziale sorgente di rischio.
  • Utilizzo dei DPI anticontagio: mascherine protettive
    L'uso dei DPI è misura essenziale al contenimento dei rischi collegati al possibile contagio. Tuttavia l'uso non corretto determina un rischio maggiore legato ad un erroneo senso di sicurezza. La stessa operazione di indossare e rimuovere i DPI, rappresenta una potenziale sorgente di rischio.
  • Utilizzo dei DPI anticontagio: tuta completa o camice monouso
    L'uso dei DPI è misura essenziale al contenimento dei rischi collegati al possibile contagio. Tuttavia l'uso non corretto determina un rischio maggiore legato ad un erroneo senso di sicurezza. La stessa operazione di indossare e rimuovere i DPI, rappresenta una potenziale sorgente di rischio.
  • Utilizzo del magazzino automatico
    L’attività lavorativa svolta tramite l’utilizzo del magazzino automatico espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta da altri lavoratori che hanno utilizzato lo stesso impianto.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Assegnare, se possibile, l’uso dell'impianto ad una sola persona o più persone contemporaneamente purché vengano utilizzati dispositivi di protezione individuale;
    b) Provvedere alla pulizia e sanificazione dopo ogni cambio di utilizzatore;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Utilizzo di transpallet
    Gli operatori utilizzano i transpallet per trasferire il materiale. L’operatore manovra il tramnspallet da terra o su pedana. E’ previsto l’accesso al magazzino e ad altri reparti aziendali.
    L’uso del transpallet, determina un rischio di esposizione a Coronavirus per contatto con residui sulle superfici manipolate dal lavoratore (maniglie, volante, leveraggi, forche).
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Destinazione dell’uso del transpallet ad una singola persona se possibile;
    b) Provvedere alla pulizia e sanificazione del transpallet dopo ogni cambio di utilizzatore;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • Utilizzo macchine e impianti di produzione
    L’attività lavorativa svolta tramite l’utilizzo di macchinari e impianti di produzione fissi espone il lavoratore a rischio di infezione per contaminazione dell’aria o delle superfici eventualmente indotta da altri lavoratori che hanno utilizzato le medesime macchine e impianti.
    Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
    a) Assegnare, se possibile, l’uso di macchinari ad una sola persona o più persone contemporaneamente purché vengano utilizzati dispositivi di protezione individuale;
    b) Provvedere alla pulizia e sanificazione dopo ogni cambio di utilizzatore;
    c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
  • VENDITA IN NEGOZIO
    Rischi correlabili alle normali attività di assistenza clienti e loro servizio.
  • VERNICIATUBI
    Macchinario impiegato per la verniciatura delle superfici dei tubi per il ponteggio. La vernice viene versata nell'apposito alloggiamento, quindi si caricano i tubi all'estremità. Dopodiché, il tubo avanza automaticamente e la vernice viene applicata automaticamente.
  • VERNICIATURA A PENNELLO
    Operazione che prevede l'applicazione di vernice direttamente sulla superficie da coprire, utilizzando un pennello. Prima dell'applicazione, la vernice viene miscelata con appositi solventi.
  • VERNICIATURA A RULLO
    Sistema per l'applicazione di vernici su superfici. L'operatore provvede alla miscelazione delle vernici e dei diluenti, quindi imbeve il rullo e lo passa sulla superficie da tinteggiare.
  • VERNICIATURA A SPRUZZO CON DILUENTI ALLA NITRO
    Applicazione di vernice su superfici, ottenuta per mezzo di getto d'aria compressa, miscelato con vernice.
  • VERNICIATURA A SPRUZZO CON VERNICI AD ACQUA
    Applicazione di vernice su superfici, ottenuta per mezzo di getto d'aria compressa, miscelato con vernice.
  • VERNICIATURA OPERE IN FERRO
    Trattasi della verniciatura di opere in ferro, previa accurata carteggiatura e spolveratura, applicazione di fondo antiruggine e di smalti sintetici o a base di ossido di ferro, eseguita a pennello. In particolare si prevede: Pulitura ed eventuale spazzolatura eseguita con spazzola d'acciaio, Stuccatura e levigatura del sottofondo (se necessari, Mano di antiruggi, Due mani a finire di smalto sintetico od ossido di ferro, Pulizia e movimentazione dei residui
  • VERNICIATURA OPERE IN LEGNO
    Trattasi della verniciatura di opere in legno, come tettoie ed infissi, previa raschiatura, stuccatura, carteggiatura e spolveratura, applicazione di fondo protettivo e ancorante e a finire verniciatura con smalto sintetico lucido o satinato, eseguita a pennello.
  • Vestizione e svestizione
    in attività a rischio alto, in cui è necessario indossare sopra i propri abiti (o gli abiti da lavoro definiti dall’azienda) i dpi monouso, deve essere definita una modalità di vestizione e svestizione precisa. Questa procedura è propedeutica all’effettuazione di attività quali assistenza alle persone, attività di pulizie o altre che espongano l’operatore al rischio COVID-19.
  • VIBROCOSTIPATORE
    Macchinario impiegato per la costipazione di materiale al fine di renderlo maggiormente stabile. Il macchinario è dotato di piastra vibrante posizionata alla base, la cui vibrazione determina la costipazione del terreno.
  • VOLTAPILA
    Macchinario alimentato elettricamente utilizzato per rivoltare la pila di carta e sostituire le pedane originali con quelle previste per la logistica interna.
    L'operatore posiziona, all'interno dell'apposito alloggiamento, il bancale comprensivo della pedana, quindi rimuove il film plastico e attiva la macchina che, avvicinando i due piani, comprime il bancale. Dopodiché, si procede alla vibrazione per allineare i fogli e al rovesciamento del bancale per la sostituzione della pedana in legno con la pedana in plastica, prevista per la logistica interna allo stabilimento.
  • XENOTEST
    Apparecchiature per sottoporre i materiali ad invecchiamento per esposizione ad agenti atmosferici. Il macchinario è composto da una cella chiusa all'interno della quale viene posto il campione che, secondo dei cicli predefiniti, viene sottoposto a getti d'acqua demineralizzata, raggi ultravioletti. L'intero processo è automatico e viene realizzato dal macchinario comandato esternamente. L'operatore provvede esclusivamente al carico e scarico dei campioni.

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